Flyboard, il jet pack ad acqua
Analizziamo un dispositivo che consente la propulsione in aria e sott’acqua
Chi non ha mai sognato di sfrecciare a tutta velocità, sospeso a mezz’aria sull’acqua? Ora è possibile grazie al Flyboard , un dispositivo collegato ad una moto d’acqua, che consente la propulsione in aria e sott’acqua.
Il Flyboard è un dispositivo collegato a una moto d’acqua e necessita di adeguate istruzioni e attrezzature di sicurezza prima di poter utilizzare il prodotto con successo e in modo efficiente. La PWC (Personal Watercraft) è alimentata da oltre 100 cavalli di potenza e segue il pilota, permettendone la libertà di movimento, anche sott’acqua. La spinta che viene dalla PWC è gestita tramite un adattatore a 180 gradi (che consente al pilota di deviare e controllare il dispositivo in qualsiasi movimento desiderato) che prosegue in un tubo di 4 pollici di diametro e circa 55 metri di lunghezza e dispone di funzionalità capaci di portare il pilota al di sopra o al di sotto del livello dell’acqua di ben 35 piedi.
Il pilota che si trova sul Flyboard è in completo controllo di navigazione, mentre l’acceleratore è controllato dal responsabile della PWC. Il pilota sul Flyboard è assicurato da attacchi simili a quelli di una wakeboard ed è spinto da getti d’acqua sotto siti sotto il dispositivo.
Esistono due versioni del Flyboard: il Flyboard Standard Kit e il Flyboard Kit Pro Rider. Il primo è una tavola con stabilizzatori a mano (progetto originale). Il secondo, invece, è revisto di stabilizzatori automatici.
L’alimentazione del dispositivo è controllata da una valvola a farfalla sul PWC. L’apparecchiatura può essere utilizzata in due modi: quello primario richiede due persone, una per controllare il gas del PWC che regola la potenza e l’altezza del pilota. La modalità secondaria si basa su un accessorio chiamato kit di gestione elettronica (EMK), che consente al pilota di controllare l’acceleratore della moto d’acqua.