L’85% di voi avrà aperto quest’articolo per via delle emozioni che il motore Wankel, nella sua originalità, vi ha suscitato. Chiaramente è impensabile supporre che tutti conoscano il propulsore ideato e sviluppato nel 1951 dall’inventore tedesco Felix Wankel, da cui prende il nome.
Per chi non conoscesse questa leggenda a combustione interna: date un’occhiata al nostro articolo in merito.
Capirete bene, quindi, le genialità e le difficoltà di produzione di questo innovativo propulsore. La diffusione di questo motore è limitata agli anni ’60, ’70.
Ad oggi, nel mondo, esistono solo piccole aziende specializzate sulla lavorazione dei componenti e sulla produzione del motore Wankel. L’applicazione è limitata tendenzialmente all’ambito navale e all’aviazione. Vengono sfruttati per via della facilità con cui possono essere raggiunte potenze elevate, sfruttando il semplice accoppiamento tra più rotori del Wankel.
L’ultimo esemplare dotato di tale tecnologia è la Coupé giapponese di casa Mazda: la RX-8 (2003), uscita di produzione a causa delle norme anti-inquinamento.
La storia si fa sempre più triste per gli amanti di questo motore; fino all’8 novembre 2015 in occasione del Tokyo Motor Show.
Il punto interrogativo nel titolo sta ad indicare una vera e propria mancata conferma ufficiale. La casa giapponese Mazda non vuole sbilanciarsi troppo e ha deciso di non rivelare molto a riguardo; lasciando tutti in trepida attesa.
Il punto interrogativo riguarda anche l’applicazione che avrà il Wankel nelle future automobili della casa giapponese. Ci sono due idee principali: La soluzione ibrida/elettrica e la soluzione turbo-compressa.
I vertici della Mazda recentemente hanno dato il via libera alla realizzazione della nuova vettura sportiva della futura generazione RX. Per assicurare continuità alla famiglia delle RX, la Mazda avrebbe deciso di chiamarla RX-9.
Anche la data prevista per la presentazione risulta essere un’incognita: Dovrebbe aggirarsi attorno alla fine del 2019, in corrispondenza con il centenario Mazda.
Mazda dopo la bella e discussa, specie per i consumi esorbitanti, RX-8 ci riprova con un propulsore nuovo e tecnologicamente avanzato. In casa Mazda si è studiato a lungo il modo per risolvere (in parte) i difetti del Wankel aumentandone l’efficienza termica e diminuendo i consumi. L’evoluzione porterà a questo:
Il design della nuova vettura dovrebbe somigliare molto alla bellissima e futuristica RX-Vision presentata al Motor Show di Tokyo nel 2015.
Il motore dovrebbe essere un 1,6 litri, con due rotori accoppiato ad un turbocompressore per una potenza erogata di circa 400 cavalli.
Il peso si aggira intorno ai 1300 kg e le stime garantiscono tanta velocità e divertimento alla guida.
Inoltre il sistema di accensione dovrebbe essere il nuovissimo HCCi, sviluppato in casa Mazda come diretta evoluzione del sistema SkyActiv.
Il sistema HCCi, che approfondiremo in seguito, permette l’accensione della miscela nella camera di combustione attraverso la compressione della benzina e non come siamo soliti pensare, mediante candela. Sì, una vera e propria rivoluzione del concetto di motore ad accensione comandata. I tecnici fanno sapere più coppia e minori consumi in città; speriamo che queste diventino realtà concrete e non solo parole.
Il prezzo dovrebbe partire dagli 85mila euro.
Mazda vorrebbe introdursi nel settore delle auto a bassissime emissioni con una super sportiva: la vettura in questione RX-9.
Non è chiaro però che tipo di soluzione sta studiando Mazda: Elettrica pura (e quindi niente Wankel), ibrida Plug-in o elettrica con Range Extender (con il definitivo ritorno Wankel).
Range Extender indica una soluzione molto comune: un piccolo motore tradizionale utilizzato come generatore per la ricarica delle batterie, quando occorre, aumentandone l’autonomia.
Ed è stato proprio il capo della sezione R&D, Kiyoshi Fujiwara a confermare che Mazda sta studiando questa soluzione. Le prospettive sono interessanti: in questo caso però il propulsore non svilupperà certamente i 400 CV promessi, al contrario sarà un piccolo propulsore di taglia medio-bassa. La natura del Wankel sarebbe ideale per l’adozione range extender.
Il perchè?
Facendolo girare a regimi bassi e controllati, in quanto la funzione è “limitata” alla generazione di corrente, si andrebbero ad eliminare tutti i difetti come: l’eccessivo consumo di olio e carburante e il rendimento termico basso a lungo termine.