Sospensioni, Ferrari e DS: L’elettromagnetismo is the Way!
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Ferrari e DS condividono lo stesso entusiasmo nell’adozione dell’elettromagnetismo nei dispositivi meccanici legati alle sospensioni. Il principio fisico alla base è lo stesso, tuttavia l’adozione che le due case costruttrici ne fanno è completamente differente. Parleremo di SCM (Sospensioni a Controllo Magnetoreologico) per Ferrari e di BSS (Bose Suspension System) per quanto riguarda DS.
Entrambe le soluzioni garantiscono sicuramente maggior “handling“, una guida più divertente e confortevole; anche in situazioni estreme e ad alto carico di sollecitazioni.
Il tutto è assicurato da una netta riduzione del rollio, che per definizione è l’oscillazione che un qualsiasi tipo di veicolo riscontra intorno al proprio asse longitudinale, anche detto asse di rollio.
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• Sospensioni a Controllo Magnetoreologico (SCM):
• Analisi tecnica delle sospensioni SCM:
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Il sistema è caratterizzato da due magneti in direzione opposta che interagiscono con un fluido particolare, il quale, arricchito con particelle meccaniche, è in grado di modificare la sua viscosità in un delta di tempo molto piccolo. Questo tipo di sospensione garantisce un tempo di risposta alla sollecitazione ben cinque volte più veloce.
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Le particelle di fluido degli ammortizzatori possono modificare le proprie caratteristiche dinamiche, come la viscosità, reagendo ad un campo magnetico controllato elettronicamente tramite centralina. E’ quest’ultima a fornire i dati necessari a mettere in circolo una corrente con determinato amperaggio e voltaggio, tale da indurre un campo magnetico nei due magneti posti all’estremità della sospensione, andando a modificare la viscosità del fluido.
Ciò comporta una reazione più o meno morbida degli ammortizzatori.
Il vantaggio, come già detto, sta nella rapidità di risposta e variazione continua nell’assetto degli ammortizzatori.
• Il Bose Suspension System (BSS):
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DS, marchio Premium del gruppo francese Citroen, adotterà, a partire dal 2018, sistemi di sospensione elettromagnetici. L’innovazione ha origine nel 1980 con l’azienda americana Bose. Lo sviluppo di questa tecnologia raggiunge il culmine negli ultimi anni con l’avvento dell’e-mobility e dell’assidua ricerca nella sostituzione della meccanica classica con l’elettro-meccanica ( o Meccatronica).
• Come funziona?
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Il sistema è chiamato per l’appunto Bose Suspension System ed è composto da un piccolo motore ad induzione elettromagnetica posto su ogni ruota. Mediante energia elettrica inviata al motore elettromagnetico si può controllare l’intensità di repulsione magnetica tra i magneti posti all’interno del sistema; e di conseguenza controllare la rigidezza e lo smorzamento delle sospensioni.
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Il sistema può svilupparsi e contrarsi come un cuscino a seconda dell’esigenza richiesta dal terreno e dai dati forniti dalla centralina. Il funzionamento è simile a quello dei treni a levitazione magnetica, precedentemente trattati in un nostro articolo.
I benefici?
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Sicuramente maggior comfort alla guida, compostezza e assoluta indipendenza del sistema dai vincoli imposti dall’asfalto.
Il “corpo-vettura” e ruote non sono collegate meccanicamente come nel caso convenzionale, bensì tramite un collegamento di reciprocità ad intercapedine magnetica; è il magnetismo a spingere le due componenti rigide precedentemente nominate a muoversi reciprocamente.
I difetti potrebbero essere legati al costo elevato di tale tecnologia, nonché l’impossibilità nel poter installare tale sistema su ogni tipologia di automobile, indipendentemente dalla sua età.
DS non è l’unica a pensare al futuro. Anche le tedesche, come Audi e Mercedes, hanno iniziato un’intensa fase di sviluppo per l’adozione delle Fully Active Suspension.
Altri approfondimenti a 360° legati al mondo delle sospensioni potete trovali sulla nostra pagina Web:
==> https://vehicle.closeupengineering.it/?s=Sospensioni
Che sia l’inizio di una nuova era per le sospensioni? Staremo a vedere!