La manutenzione del fluido freni è un’operazione da eseguire spesso per evitare che la sua mancanza provochi problemi più seri alla vettura. Infatti, quando il suo livello scende sotto quello minimo, posso sorgere problemi sia di sicurezza che di usura dell’impianto.
Il liquido freni (comunemente ed erroneamente noto come “olio dei freni”) è una componente importante per tutti i veicoli dotati di impianto frenante idraulico. Talvolta, però, questo fluido viene dimenticato e non viene controllato con la dovuta attenzione. Ma a che serve precisamente il fluido freni? Vediamolo insieme!
Durante una frenata con l’autovettura, quello che succede si può riassumere in pochi passaggi. L’apposito pedale aziona il comando di frenata. Successivamente la pressione esercitata sul pedale viene trasmessa alla pompa dei freni. Dalla pompa, il liquido passa all’ABS che funge da centralina di controllo della frenata. La centralina quindi, in base alla situazione, trasmette la pressione da applicare sui cilindretti o pinze dei freni, generando con le pastiglie l’attrito necessario ad arrestare la corsa del veicolo. Il liquido dei freni, quindi, è uno speciale fluido incomprimibile con cui viene riempito l’impianto frenante della nostra autovettura. Sicuramente anche l’acqua è un fluido, ma questa cambia stato raggiungendo una determinata temperatura, e l’acqua allo stato gassoso è comprimibile.
L’impianto frenante è sigillato, ma spesso capita che il fluido scenda di livello. Questo è dovuto a due particolari problemi:
È molto importante controllare regolarmente il livello del fluido e allo stesso tempo controllare anche il livello di umidità all’interno del liquido. Infatti, se nell’impianto è presente anche una piccola quantità di acqua, questa riduce il punto di ebollizione del liquido e soprattutto può causare la formazione di pericolose bolle d’aria nel circuito. Per effettuare questa verifica, è necessario un tester apposito che si può acquistare anche sui più famosi siti ecommerce. Basterà cercare “tester fluido freni” e troverete questi strumenti che indicano attraverso dei led la percentuale di umidità nel liquido.
Se la percentuale di umidità è abbastanza elevata (superiore al 3,7%), il fluido è da sostituire per ripristinare la corretta temperatura di ebollizione del liquido. Le case automobilistiche, comunque, consigliano di sostituirlo almeno ogni due anni, oppure ad intervalli di 60.000-80.000 km. Il prodotto più diffuso è quello contrassegnato dalla sigla DoT (Department of Transportation) e sul tappo del contenitore trasparente è sempre indicato il fluido corretto per quell’impianto (DoT 4, DoT 5, DoT 5.1…).
Se l’impianto funziona correttamente, il livello non dovrebbe abbassarsi. Nel caso sia necessario un rabocco (quando il fluido scende sotto il livello minimo) è bene utilizzare lo stesso fluido utilizzato in precendenza. Il livello dovrà essere sempre compreso tra le scritte “MIN” e “MAX” e, come già detto in precedenza, se il livello del liquido scende nonostante il rabocco bisogna far controllare l’impianto in officina per evitare spiacevoli inconvenienti sia per l’impianto stesso che per la sicurezza della vettura.