Autoveicoli

Il diesel? È ancora vivo e sarà più “pulito”

Si avvicina il 2020, data clouo per tutte le auto di nuova immatricolazione. Infatti, queste avranno dei parametri più restrittivi sulle emissioni, in particolare di ossido d’azoto (NOx). La soglia massima sarà di 120 mg/km, e metterà in crisi soprattutto i motori diesel, capaci di ottenere, però, emissioni irrisorie di particolato già dai tempi delle normative Euro5.

I motori diesel, infatti, avranno bisogno di enormi cambiamenti per poter rispettare le nuove normative e molte case si sono dette pronte ad abbandonare questa tecnologia per puntare esclusivamente su motorizzazioni benzina, ibride o elettriche. Non ultimo l’AD di FCA, Sergio Marchionne, ha annunciato che dal 2021 il marchio Jeep non produrrà più veicoli diesel. La Boscg, però, ha annunciato poche settimane fa un nuovo sistema capace di abbattere le emissioni per questi motori. La casa tedesca garantisce sull’efficienza del sistema, basato principalmente su componenti già disponibili per i maggiori costruttori di autoveicoli. Vediamo insieme i dettagli e le caratteristiche di questa nuova tecnologia.

La casa tedesca assicura grandi risultati

Ph: Bosch.com

Le aspettative della Bosch sono molto elevate e assicura che la nuova tecnologia sarà implementata sulle nuove vetture nel giro di 2-3 anni. I tempi però stringono e difficilmente sarà pronta per aiutare le case a rispettare i limiti del 2020. Dall’altra parte ci sono comunque dei risultati molto incoraggianti. La vettura di prova è stata una Volksvagen Golf GTD che ha emesso soltanto 13 mg/km di ossidi d’azoto. Il sistema sfrutta il catalizzatore SCR, dotato di AdBlue, agente chimico (urea) già molto usato per abbattere gli stessi NOx. Bosch, inoltre, assicura anche un impatto sui consumi che dovrebbero avere una leggera riduzione. A livello economico, il nuovo sistema non dovrebbe avere un grande impatto perchè il costo sarà simile ad un normale sistema SCR.

La valvola EGR e le temperature

Ph: Bosch.com

Nello specifico, il nuovo sistema ideato da Bosch ottimizza il già esistente sistema EGR attraverso una modifica che consente alla valvola di lavorare sempre a temperature vicine ai 200°C. A queste temperature, infatti, i gas vengono trattati in maniera ideale, ma difficilmente si riescono a raggungere durante l’uso quotidiano del veicolo. Inoltre, ci sarà un piccolo aggiornamento per il turbo, che deve essere in grado di rispondere più velocemente alle sollecitazioni del motore. In questo modo, avviene un ricircolo migliore dei gas di scarico che vengono trattati molto più rapidamente anche quando il motore non raggiunge sollecitazioni importanti.

Il destino del diesel sembra segnato. Bosch, perchè solo ora?

Ph: Bosch.com

Poichè la nuova soluzione ideata da Bosch sfrutta soprattutto componentistica già esistente, perchè questo sistema nasce solo ora? La casa tedesca ha deciso di rispondere anche a questa domanda, specificando che la nuova generazione di test su strada ha dato l’impulso per la creazione di una nuova tecnologia. Infatti, i test RDE dei veicoli nel traffico stradale con sistema portatile PEMS sono disponibili solo dal 2013. Solo negli ultimi 4-5 anni, quindi, si è potuto capire dove intervenire per ridurre questa tipologia di emissioni. I test su strada hanno dato l’input, poi sicuramente l’avvicinarsi della nuova normativa europea ha fatto il resto.