Per studiare la variazione di configurazione di un veicolo, è di fondamentale importanza capire il comportamento delle sospensioni; per quanto riguarda un motociclo in accelerazione si può impiegare il rapporto di tiro catena per capire, in prima approssimazione, il comportamento della sospensione posteriore.
Valuto l’equilibrio dei singoli sottosistemi (considerati schematicamente) costituenti il motociclo:
1) Ruota anteriore: trascurando la sua inerzia angolare, tale ruota è in equilibrio sotto l’azione della reazione del suolo;
2) Ruota posteriore + trasmissione a catena: siano c il raggio esterno ruota, a il raggio della corona, 0 il centro ruota, T il tiro-catena, F la componente orizzontale della reazione a terra e Z la componente verticale della reazione a terra;
Adesso vado a considerare la ruota posteriore con il forcellone (schematizzato con un’asta rigida):
1) Individuo la retta del trasferimento di carico: essa è la retta d’azione della risultante tra F e Z; passa per il punto di contatto a terra della ruota posteriore e per l’intersezione della quota del baricentro con la verticale del centro ruota anteriore;
2) Individuo retta del tiro catena: trovo l’intersezione (*) tra il prolungamento della retta d’azione del tiro catena e della linea del forcellone; traccio la retta pasante per il punto a terra della ruota posteriore e per l’intersezione (*);
Vi abbiamo mostrato come con semplici equilibri di forze e momenti, uniti a considerazioni geometriche, si possa effettuare un’analisi preliminare sul comportamento della sospensione posteriore di un motociclo in accelerazione.