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La Dallara Stradale: prima auto omologata per la strada di casa Dallara

Si chiama Dallara “Stradale” ma di stradale ha ben poco; il suo habitat naturale è la pista, è lì che dà il meglio di sé e se ne apprezzano pienamente tutte le qualità.

Stiamo parlando della prima ed unica auto omologata per la strada della casa di Varano;  essa è pensata per dare emozioni a tutti gli appassionati al di fuori della pista, e conserva l’anima di una vettura da competizione.

In occasione dei suoi ottanta anni l’ingegner Dallara ha deciso di mettere su un team di venti ingegneri e cinque meccanici e farsi un “regalo”; un’auto stradale in cui riversare tutti gli anni di esperienza e le conoscenze acquisite nel mondo delle corse.

La sua versione base si presenta come una barchetta senza portiere, ma ne sono state pensate molte varianti: la versione track prevede un kit aerodinamico composto da ala posteriore e deflettori nel sottoscocca; la roadster ha il parabrezza e la versione Targa il t-frame; la GT ha il tettuccio chiuso e i particolarissimi sportelli ad ala di gabbiano caratterizzano la coupè.

All’interno dell’abitacolo la parola d’ordine è “ESSENZIALITÀ”: i sedili e le cinture di sicurezza a quattro punti sono fissi, il pilota una volta scavalcata la fiancata deve regolare la distanza dei pedali e l’altezza del volante; la posizione di guida è unica: la seduta è in basso e i piedi sono in alto, come su una vera e propria monoposto e i comandi sono quasi tutti al volante.

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Caratteristiche tecniche:

Per tutte le versioni la lunghezza della vettura è 4158 mm, la larghezza è di 1875 mm e l’altezza è di appena 1041 mm.

Molte componenti dell’auto sono realizzate in materiali compositi, leggeri e resistenti, grazie a questi è stato possibile ridurre il peso a soli 874 kg. Le forme estreme e rastremate sono il risultato di numerosi e accurati studi in galleria del vento: alla velocità massima il carico aerodinamico, generato da carrozzeria, fondo ed ala posteriore, raggiunge l’incredibile valore di 820 kg (più del doppio di qualsiasi altra supercar!).

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Alla propulsione del veicolo, ci pensa il quattro cilindri turbo da 2.3 litri Ford EcoBoost, montato anche dalla Mustang; l’impiego di un turbo  e di un intercooler più evoluti lo hanno reso più potente ed efficiente: i cavalli passano da 317 a 400. La coppia massima è di 500 Nm a 5000 giri e il rapporto peso/potenza di 2.1 kg/cv. Il differenziale è autobloccante e il cambio di serie è manuale.

Il basso peso unito al potente motore, generano accelerazioni sbalorditive, consentendo lo 0-100 km/h in appena 3.25 s e una velocità massima di 280 km/h. il telaio è costituito da una monoscocca in carbonio, realizzata con le stesse tecnologie impiegate in formula 1; le sospensioni sono a bracci a doppi triangoli sovrapposti, anche questi derivati dal mondo delle corse.

Con questi numeri l’esperienza di guida non può che essere unica; l’auto risulta leggera, maneggevole e scattante. Grazie alle sospensioni e al grande carico aerodinamico l’aderenza è superlativa; l’auto aderisce con forza all’asfalto e in curva si riescono a raggiungere i 2G di accelerazione laterale mentre con le altre supercar non si oltrepassa l’1.4 G.

Articolo a cura di Riccardo Cudia.