Jessi Combs è morta a 39 anni mentre tentava di battere il proprio record di velocità a bordo di un’auto. Era ritenuta “la donna più veloce del mondo su quattro ruote” dopo che era stata in grado di raggiungere i 640 km/h nel 2013, senza però poter vedere convalidato il risultato.
L’incidente è avvenuto nel deserto di Alvord, in Oregon. Jessi Combs era alla guida del North American Eagle, un progetto di auto a propulsione che mira a sfidare il record precedente di 1227 km/h ottenuto anni fa dalla ThrustSSC. Si tratta di una collaborazione di ingegneri, meccanici e piloti (come la stessa Jessi Combs) canadesi e americani.
Si sta ancora indagando sulle cause che hanno portato all’incidente mortale, infatti:
Le cause dell’incidente, avvenuto sul letto di un lago secco, restano sconosciute e sono oggetto ora di una inchiesta.
Ha così riferito lo sceriffo locale.
D’altra parte, a quelle velocità, un minimo errore di assetto, manovra, o anche soltanto del terreno dissestato, possono rivelarsi fatali, compromettendo la stabilità del veicolo e quindi l’integrità strutturale stessa.
Jessi Combs si laurea al Wyoming Technical College presentando una tesi sulla fabbricazione automobilistica. Successivamente riesce a crescere come pilota partecipando a diverse gare e competizioni. Esperta costruttrice di vetture, era anche nota per essere stata ospite e conduttrice di trasmissioni legate al settore automobilistico.
La sua famiglia la ricorda così:
Il sorriso luminoso, la positività e la sua caparbietà nel realizzare i propri sogni hanno ispirato tutti coloro che l’hanno incontrata. Il suo spirito era contagioso ed è stata un modello per le ragazze e le donne di tutto il mondo
in base a quanto dichiarato a ESPN.
Scriveva così in uno dei suoi ultimi post Instagram: