La Porsche 911 serie 991, penultima generazione della celebre sportiva della casa di Zuffenhausen, dopo una carriera durata otto anni ha ceduto il testimone alla nuova serie 992. In realtà la sua produzione si è protratta per un ulteriore anno ed è cessata del tutto solo lo scorso 20 Dicembre, quando dalla catena di montaggio è uscito l’ultimo esemplare, non uno qualsiasi ma uno molto speciale. Si tratta infatti di una Speedster, una variante mai banale della 911 che, anche nel caso di questa generazione 991, è stata l’ultima versione prima di lasciare il posto alla sua sostituta.
La Porsche 911 serie 991 ha iniziato la sua carriera nel 2012, anche se era stata presentata al pubblico già nel settembre del 2011 al salone di Francoforte. Rispetto alla 997 che andava a sostituire, presentava diverse migliorie, a partire da una riduzione media del peso pari a 45 kg. Ciò è stato possibile grazie all’utilizzo massiccio di alluminio, acciaio e materiali compositi. Si andava così a compensare un aumento delle dimensioni: 5 cm in più di lunghezza e 10 cm in più di passo, dovuti alla nuova piattaforma.
La linea non subì stravolgimenti, rimanendo inconfodibilmente 911, ma si fece un po’ più slanciata e moderna.
Il PDCC è una delle novità introdotte da Porsche con la 991. Di cosa si tratta? È un sistema di controllo del rollio attivo che nella fase di curvatura limita il movimento laterale della vettura, in collaborazione con il PASM (Porsche Active Suspension Management). Si ottiene questo risultato grazie all’adozione di barre anti-rollio attive dotate di motori idraulici girevoli posti sugli assi anteriore e posteriore.
Questo sistema applica una forza stabilizzatrice che varia continuamente in funzione di due parametri, l’angolo di sterzata e l’accelerazione laterale. Ciò conferisce alla vettura una maggiore agilità, una reattività dello sterzo migliore e una migliore gestione dei trasferimenti di carico. Questi ultimi si traducevano soprattutto nelle vecchie generazioni di 911 in un alleggerimento dell’avantreno. Questo comportamento è dovuto al posizionamento del motore boxer oltre l’asse delle ruote posteriori. Ciò comporta una maggiore spinta in accelerazione ma un comportamento sovrasterzante in curva. Tecnicamente il motore in questa posizione esercita una maggiore spinta verticale sull’asse posteriore, e di conseguenza una maggiore forza sui pneumatici. E il PDCC riesce appunto a limitare questo comportamento.
Un’altra novità introdotta con la serie 991, e riproposta anche sulla nuova 992, è il cambio manuale a 7 velocità. È stato sviluppato dalla ZF con un obiettivo preciso: migliorare i consumi. Il settimo rapporto consente infatti di viaggiare a velocità di crociera con il motore che gira molto basso. Un ulteriore accorgimento per abbassare i consumi è il sistema Start&Stop, integrato con la trasmissione.
Nei suoi otto anni di onorata carriera la 991 è stata prodotta in 233.540 unità, diventando la generazione più di successo della 911.
Non sono mancate le versioni speciali. Parliamo delle più significative: