Toyota GR Yaris – La Toyota ci ha preso gusto: dopo la Yaris grmn, ecco che arriva una nuova piccola hot hatch, la GR Yaris, che ne costituisce l’erede. L’evento scelto per la presentazione è il Salone di Tokyo, che si sta svolgendo in questi giorni.
GR (Gazoo Racing) è il reparto sportivo della Casa giapponese, che ha sviluppato questa piccola bomba sulla base della Yaris di quarta generazione (presentata nell’ottobre del 2019). Balza subito all’occhio il fatto che questa versione pepata non dispone delle porte posteriori, a differenza delle versioni più tranquille, e questo è solo uno dei tanti cambiamenti apportati dal team GR.
L’eliminazione delle porte posteriori ha stravolto il look di questa compatta, che acquista già così una bella dose di cattiveria. I tecnici della GR hanno anche abbassato il tetto (che è in fibra di carbonio) di 9,1 cm, allargato vistosamente le carreggiate e ingigantito i passaruota. Sotto questi trovano posto pneumatici da 225/40ZR18, in luogo di quelli da 17 pollici presenti nella precedente GRMN.
Cambiano le misure rispetto alla Yaris standard: la lunghezza è di 400 cm (quasi 6 cm in più), mentre la larghezza è stata incrementata di 5,5 cm, arrivando quindi a 180,5 cm.
Il frontale è stato ridisegnato: spicca la nuova calandra a tutta larghezza, con a lato due prese d’aria (finte) nelle quali sono integrati i fendinebbia.
Nella parte posteriore possiamo notare il lunotto inclinato di dimensioni piuttosto ridotte, i fanali uniti da una striscia orizzontale nera (soluzione che ultimamente va piuttosto di moda), e il doppio scarico integrato nel diffusore. Dalla vista di tre quarti spiccano i nuovi passaruota e le carreggiate allargate. Tutto contribuisce ad allargare visivamente la vettura, dando l’impressione che sia ben piantata a terra, proprio come una macchina da rally.
Il peso della GR Yaris è piuttosto contenuto, pari a 1280 kg. Questo è stato possibile grazie all’uso di materiali leggeri: la fibra di carbonio per il tetto, l’alluminio per porte, cofano anteriore e portello posteriore.
Nel fattore peso e nella sua distribuzione gioca un ruolo importante anche il motore, montato in posizione trasversale: è un 3 cilindri turbo (con cuscinetti single-scroll) benzina a iniezione diretta da 1.6 litri in grado di erogare 261 CV e 360 Nm di coppia, il cui nome in codice è G16E-GTS. La versione dedicata al mercato interno giapponese è leggermente più spinta: i cavalli sono 272 e la coppia massima è di 370 Nm. Il propulsore è stato posizionato più in basso di 21 mm e spostato verso il centro, così da migliorare la distribuzione dei pesi.
Questa unità motrice presenta delle soluzioni strettamente derivanti dalle corse, quali il raffreddamento del pistone a getto d’olio multiplo, valvole di scarico di grande diametro e luci di aspirazione parzialmente lavorate.
Questo 3 cilindri, sviluppato in maniera apposita per questo modello, diventa per il momento il motore più potente montato su un auto stradale con tale frazionamento.
Il rapporto peso/potenza risulta particolarmente buono ed è pari a 4,9 kg/CV.
Il cambio è un manuale a 6 marce iMT (intelligent Manual Trasmission) opportunamente modificato per gestire le alte prestazioni del 3 cilindri.
Gazoo Racing ha optato per una trazione integrale denominata GR-4, sviluppata facendo tesoro dell’esperienza accumulata in tre anni di partecipazione al WRC. Si tratta di un sistema di trazione 4×4 gestito da una frizione multidisco a controllo elettronico che si occupa della ripartizione della coppia tra asse anteriore e asse posteriore. Il guidatore può scegliere tre settaggi di base: Normal (60:40), Track (50:50), Sport (30:70).
Per la ripartizione della coppia tra le ruote di ogni asse sono previste due opzioni: per la First Edition è previsto un differenziale torsen all’anteriore e un LSD (differenziale a slittamento limitato) al posteriore; per la First Edition Performance si è invece optato per un doppio Torsen all’avantreno e al retrotreno.
Anche le sospensioni sono state oggetto di modifiche, in particolare al posteriore abbiamo adesso una soluzione a ruote indipendenti al posto del ponte torcente. Invece all’anteriore troviamo un sistema McPherson.
L’adozione della trazione integrale e la modifica delle sospensioni sono state rese possibili dall’adozione di una piattaforma dedicata, che risulta essere la combinazione di due piattaforme: per la parte anteriore la TNGA-B (che farà il suo debutto proprio con la Yaris quarta serie) e per la parte posteriore la TNGA-C.
Le prestazioni di questa Super Hot Hatch sono ovviamente molto elevate per il segmento di appartenenza: la velocità massima è limitata elettronicamente a 230 km/h, mentre lo scatto 0-100 km/h viene coperto in 5,5 secondi.
L’impianto frenante è adeguato per simili prestazioni, e prevede dischi anteriori da 356 mm con pinze a quattro pistoncini e dischi posteriori da 297 mm con pinze a due pistoncini. Tutti e quattro i dischi sono autoventilanti.
La Toyota GR Yaris è già ordinabile in Giappone. Il cliente può scegliere tra due allestimenti: RZ First Edition (32.563 euro) e RZ High-Performance First Edition (37.497 euro). Per il nostro mercato bisognerà attendere presumibilmente la fine dell’anno.