La Dakar si conferma una corsa estremamente pericolosa per i piloti che vi partecipano e in certi casi mortali. Questo è purtroppo il caso di Paulo Gonçalves, deceduto questa mattina all’età di 40 anni.
L’incidente occorso al pilota portoghese è avvenuto durante la settima tappa (che va da Riyad a Wadi Al Dawasir), al chilometro numero 276.
Dopo la caduta il centauro è andato in arresto cardiaco. Il primo soccorritore di Gonçalves è stato l’australiano Toby Price, fino a quel momento leader della corsa (è scivolato poi al settimo posto). I tentativi dei soccorritori, arrivati alle 10:16, per rianimarlo sono stati vani. Trasportato all’ospedale di Laya, si è solo potuto ufficializzarne il decesso.
Paulo Gonçalves da Esposende era uno dei veterani della Dakar, avendo all’attivo ben 13 partecipazioni, di cui la prima fu nel 2006. Ha colto il suo migliore piazzamento, un secondo posto, nel 2015 dietro solamente a Marc Coma (un altro veterano del raid). In questa edizione occupava la 46ª posizione fino alla sesta tappa.
Quello occorso al lusitano Gonçalves è solo l’ultimo dei tanti incidenti mortali della storia della corsa creata da Thierry Sabine e che si disputa dal 1979 (quella 2020 è l’edizione numero 38). L’ultimo incidente mortale avvenne nel 2015, e a farne le spese fu il pilota polacco Michal Hernik, sempre con la moto. Gli incidenti mortali dal 1979 sono stati in tutto 29, e di questi ben 20 hanno coinvolto motociclisti.
In seguito al fatto, gli organizzatori hanno preso la decisione di annullare l’ottava tappa per moto e quad, dato che gli equipaggi sono rimasti comprensibilmente scossi per quanto accaduto.
Questo è quanto si legge nel comunicato ufficiale:
Il decesso di Paulo Gonçalves durante l’odierna tappa 7 tra Riyadh e Wadi Al-Dawasir ha lasciato sotto shock l’intera Dakar, in particolare i motociclisti. Paulo, una figura amata della manifestazione, è stato immensamente rispettato sia dai veterani che dai concorrenti meno esperti che hanno ammirato e sono stati ispirati da lui. Dopo aver incontrato i piloti e aver preso una decisione insieme a tutta la famiglia dei motociclisti, gli organizzatori hanno deciso di annullare la tappa 8 per la categoria moto e quad, che avrebbe dovuto svolgersi su un percorso ad anello intorno a Wadi Al-Dawasir, per rispettare il dolore dei piloti che hanno perso un amico e collega.