Nuovi motori “Green” Formula1: Ibridi, 2Tempi e con Bio-combustibili?
Ben tornato 2Tempi!? Negli ultimi anni, la competizione automobilistica più seguita al mondo ha virato nella direzione “ECO“. Il pollice verde, spinto da una campagna politica e pubblicitaria sempre più aggressiva, ha portato a powerunit sempre più raffinate in ottica consumi e prestazioni. L’ultima generazione, come ben sappiamo, è l’unità V6 Ibrida.
Tuttavia, negli ultimi giorni, il responsabile del nuovo progetto powerunit, designato dalla FIA, Pat Symonds ha aperto le porte ad una nuova filosofia: Il ritorno del Due Tempi. Questa rivoluzione non è assolutamente certa, bisogna precisarlo. Sono idee.
La rivoluzione elettrica è ancora lontana e forse lo rimarrà, la riduzione dei cilindri creerebbe maggiori difficoltà nella gestione della potenza e del boost necessario per mantenere intatti i tempi a giro. Si è pensato di aumentare l’efficienza con l’uso dei 2Tempi con un carburatore preciso e di ultima generazione. Si è pensato anche a carburanti liquidi come l’idrogeno per l’abbattimento totale delle emissioni allo scarico. Inoltre si risolverebbe un grave problema per gli appassionati puristi del motore squillante da corsa: Il sound.
L’ingegnere britannico, ha una lunga esperienza nel mondo della ricerca e si fa sentire abbastanza convinto con queste parole:
“Il prossimo motore che produrremo potrebbe essere l’ultimo a funzionare con idrocarburi liquidi“, continua Symonds. “Penso che ci siano buone probabilità che ci sarà ancora un motore a combustione interna, ma forse funzionerà a idrogeno. Sicuramente penso che il motore a combustione interna abbia un futuro e ritengo che abbia un futuro più lungo di quanto molti politici credono. Le autorità stanno spingendo tutto sui veicoli elettrici. Non c’è niente di sbagliato nei veicoli elettrici ma ci sono ragioni per cui non sono la soluzione per tutti”.
Affermando quello che anche noi, come pagina di informazione, abbiamo a lungo affermato nel divario ICE-engine Vs. E-Vehicles. Potete approfondire con questi due approfondimenti:
E_mobility (Parte 1 – Parte 2).
Chiaramente sono idee, lo ribadiamo per evitare confusioni, infatti chi ha già espresso un parere simile è il consigliere Red Bull, Helmut Marko, il quale afferma:
“Al momento questo sembra un discorso carnevalesco – ha dichiarato il consigliere della Red Bull in un’intervista rilasciata ad Auto Bild – Dovrò però discuterne seriamente con i miei ingegneri. Dovremmo sapere quanta potenza si può ottenere da questi motori a due tempi, quanto sono davvero efficienti e se possono davvero lavorare con carburanti alternativi”.
Chiaramente la ricerca sulla fluidodinamica dei motori, della gestione termica e della calibrazione delle powerunit odierne, garantiscono continue migliorie. Non è da tenere in secondo piano l’uso di bio-combustibili e di come i motori dovranno reagire strutturalmente a questo.
Innanzitutto un modello proposto di motore odierno, 2Tempi, efficientissimo è da ritrovarsi in quello dei pistoni contrapposti. Non possiamo pensare di utilizzare il 2Tempi inteso come quello di un semplice scooter o go-kart. Dobbiamo abbattere le emissioni e il primo step è spostarsi con la scienza e la tecnica verso migliori efficienze.
Per capire un esempio pratico di questi motori 2T automobilistici di ultima generazione, vi consiglio l’articolo approfondito:
Achates Power ‘Opposed’ engine: 3 cilindri 2T, 6 pistoni per un’efficienza mostruosa
Chiaramente, dovrà prima validarsi la scelta, poi FIA valuterà le risorse economiche necessarie per lo sviluppo per garantire a tutti i team la possibilità di entrare in gara con un motore efficiente, pulito, ma soprattutto prestante rispetto ai patron (Ferrari, Honda, Mercedes).