Olli debutta a Torino: il minibus con guida autonoma elettrico stampato in 3D
La mobilità sostenibile inizia a diffondersi da Torino. Il primo minibus elettrico realizzato con le moderne tecnologie di stampa 3D si chiama Olli e ha debuttato ufficialmente nella città piemontese. Girerà i primi quattro mesi lungo i viali del campus delle Nazioni Unite, sulla riva del Po, per poi essere spostato in altri ambiti, dal centro città agli aeroporti. Non si tratta di un mezzo di trasporto particolarmente performante, ma contribuisce a rendere più pulita l’aria di città, in riferimento proprio agli ultimi stop alla circolazione dovuti all’eccesso di inquinamento atmosferico.
La batteria presenta un’autonomia di 40 chilometri e il minibus potrà trasportare fino a 12 persone, 8 delle quali sedute. L’80% del veicolo è stato stampato con le stampanti 3D e basta un giorno per assemblare l’intero bus.
Olli: il minibus elettrico ha esordito in Svizzera anni fa
A muovere Olli sono quattro motori elettrici montati nei mozzi delle ruote che consentono di raggiungere una velocità massima di 25 km/h. Per ricaricare interamente le batterie sono necessarie due ore. Per i primi mesi Olli verrà sperimentato all’interno del Centro Internazionale di Formazione della Nazioni Unite (Itc-Ilo) usando un percorso per i dipendenti e gli ospiti del campus stesso.
Olli, però, già da un po’ di anni circolava per alcuni test in Svizzera. Il veicolo, infatti, è stato presentato nel 2017 a Zugo. All’epoca, però, a causa di alcuni problemi di fornitura da parte del produttore, non è stato possibile inglobarlo nel traffico cittadino. Dunque fu deciso di cambiare produttore: si optò per l’azienda francese EasyMile. Nel 2018, il nuovo shuttle, ha dunque memorizzato a velocità di passo d’uomo la mappa che doveva percorrere Olli in origine. Il veicolo è stato “scortato” durante la mappatura da un apposito personale di sicurezza che ha deviato il traffico.
Il team del progetto sta elaborando il concetto d’esercizio, che documenta ogni possibile scenario operativo e rischio con i rispettivi provvedimenti. Per questo motivo, inizialmente ci saranno degli “autisti” di sicurezza che supervisioneranno il minibus mentre guiderà autonomamente ed eventualmente interverranno se qualcosa dovesse andare storto.
I cittadini locali erano talmente interessati al progetto, da chiedere in massa la possibilità di avere delle fermate avanti casa loro. Le batterie dello shuttle sono da 48V e può essere ricaricato con una normale presa per la corrente, o in alternativa, con una spina specifica per una maggiore velocità di caricamento. La velocità massima, qualora tutto dovesse funzionare correttamente potrebbe anche salire a quota 30 km/h. La controparte svizzera di Olli è dotato di 4 laser a ogni angolo, ciascuno con una visuale a 360 gradi per il riconoscimento dell’oggetto. Poi ci sono 2 laser al centro davanti e dietro. Infine, altri due laser sono posizionati sul tetto davanti e dietro per la mappatura della zona e la localizzazione del veicolo.