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Cruise Origin, la navetta a guida autonoma per il ride sharing

Cruise Origin è una vettura a guida autonoma ideata dalla start-up californiana Cruise, ed è pensata per il ride sharing, una nuova forma di mobilità condivisa che sta pian piano prendendo piede.

Chi c’è dietro Cruise

La società Cruise LLC nasce in California nell’ottobre del 2013, e i fondatori sono Kyle Vogt e Dan Kan. Il focus dell’azienda è fin dall’inizio incentrato sullo sviluppo di vetture a guida autonoma che siano fruibili nell’ambito di una mobilità condivisa.

Cruise RP-1, basata sull’Audi A4 MK-III
PH: newatlas.com

La General Motors intuisce le potenzialità di questa start-up californiana e decide di procedere al suo acquisto nel marzo del 2016, facendone una sua sussidiaria. Gli investimenti fatti finora su Origin non sono indifferenti: nell’aprile del 2017 alla start-up arrivano 14 milioni di dollari, e l’obiettivo dichiarato da GM è quello di impiegare entro il 2021 oltre 1100 dipendenti a tempo pieno.

Ma non è solo la GM ad essere interessata all’azienda. Infatti Cruise attira anche investitori dall’estremo oriente, precisamente dal Giappone. Il primo investitore dal paese del Sol Levante è una holding finanziaria, la Softbank, decisa a versare nelle casse della start-up 2,25 miliardi di dollari (maggio 2018), assieme ad altri 1,1 miliardi provenienti da GM. L’ultima azienda a investire in maniera consistente su Origin in ordine di tempo è niente di meno che la Honda, pronta ad investire immediatamente 750 milioni di dollari (ottobre 2018) e 2 miliardi nei prossimi 12 anni.

L’azienda conta attualmente circa 1000 dipendenti a San Francisco e tra 100 e 200 dipendenti a Seattle.

Dal novembre del 2018 il CEO dell’azienda è un uomo con una lunga militanza in GM, in cui ha ricoperto anche la carica di presidente, Dan Ammann.

Caratteristiche della Cruise Origin

La Cruise Origin è basata su una piattaforma GM e la propulsione è elettrica. Al progetto ha collaborato anche la nipponica Honda. L’azienda garantisce che il veicolo potrà coprire negli anni un totale di oltre 1.600.000 km.

PH: dmove.it

Esteticamente la vettura si caratterizza per la forma squadrata ma con, allo stesso tempo, delle superfici arrotondate, e per le ampie superfici vetrate, che contribuiscono a rendere l’abitacolo luminoso. L’assenza di un motore termico permette di avere un interasse molto lungo, il che consente di ricavare un abitacolo molto spazioso. Come potete vedere mancano gli specchietti retrovisori: non sono necessari, perché l’auto è completamente autonoma. Tutti i sensori, i radar e i lidar per la guida autonoma sono “annegati” nella carrozzeria, che risulta così molto pulita.

PH: alvolante.it

L’interno è pensato per ospitare un massimo di 6 passeggeri. L’accesso all’abitacolo può avvenire da entrambe le parti, attraverso un sistema di ampie porte scorrevoli, che quando si aprono vanno a “scorrere” sulla carrozzeria. Ciò, assieme alla ridotta altezza da terra e al pavimento piatto, rende molto agevole l’accesso. Le file di sedili sono due, e stanno una di fronte all’altra. Si tratta di un abitacolo molto innovativo, perché, coerentemente con l’obiettivo di avere una vettura completamente autonoma, è privo dei classici comandi per gestire il veicolo, vale a dire lo sterzo e i pedali per frenare e accelerare. I passeggeri avranno a disposizioni tutti i mezzi necessari per una piacevole vita a bordo, come i punti di ricarica per i vari dispositivi e una connessione wi-fi. Per garantire un buon livello di sicurezza sono presenti inoltre telecamere interne.

PH: venturebeat.com

L’azienda, attraverso il CEO Dan Ammann, dichiara che la Origin è «già ingegnerizzata e avviata verso la produzione». Aspetti come autonomia, potenza e prestazioni non sono però ancora noti.

Caratteristica importante della Cruise Origin è la modularità delle sue componenti, che permetterà di poter aggiornare nel tempo i veicoli delle flotte nelle sue componenti “hardware” e “software”.

Un risparmio di 5000 $/anno

Per il CEO Dan Ammann lo sviluppo di una rete di ride sharing permetterà ai cittadini di San Francisco di risparmiare ben 5000 $ all’anno, e allo stesso tempo vi sarà una consistente riduzione di auto private, con benefici per il traffico veicolare (e anche per l’ambiente).

A Detroit la produzione

Stando al giornale Detroit News, la Cruise Origin dovrebbe venire prodotta nello stabilimento GM di Detroit-Hamtramck, da dove usciva la Chevrolet Volt. Si parla di 20 modelli entro il 2023. I clienti saranno società di mobilità condivisa. L’auto non è ancora scesa in strada per i test, lo sarà prossimamente. Nel frattempo l’azienda sta conducendo dei test su strada con delle Chevrolet Bolt appositamente preparate.

PH: quattroruote.it