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Ferrari SF1000, ecco le prime immagini della nuova F1 di Maranello

La Ferrari SF1000, svelata al Teatro Valli di Reggio Emilia, è la 70ª monoposto prodotta dalla storica Scuderia di Maranello per il Campionato Mondiale di Formula 1. Non è la prima volta che una monoposto del Cavallino non viene presentata a Maranello: era già infatti successo quindici anni fa con la F2005, che fu presentata al Mugello.

Alla luce della stabilità regolamentare del 2020 in attesa della rivoluzione regolamentare del 2021, la Ferrari SF1000 sarà molto probabilmente una profonda evoluzione della non fortunatissima SF90 che ha corso nel 2019. Camilleri nel corso della presentazione ha evidenziato quanto sarà importante sviluppare la monoposto per il Mondiale 2021.

Lo staff tecnico, sotto la guida di Mattia Binotto, ha cercato durante l’inverno di andare a correggere i noti difetti della SF90, vale a dire una trazione non ottimale nelle curve lente, il poco carico aerodinamico e la difficoltà a far lavorare in un range ottimale di temperature le gomme.

Le primissime immagini della Ferrari SF1000

Le parole di Louis Camilleri

Camilleri è stato il primo a prendere la parola. Ecco che cosa ha detto:

«Benvenuti in questo posto fantastico. Vorrei salutare i giornalisti e la dirigenza Ferrari, oltre i 350 uomini e donne del Reparto Corse, qui con noi questa sera. 40 di loro lavorano con noi da più di 35 anni, si tratta di eroi sconosciuti. Li vorrei invitare ad alzarsi in piedi per ricevere l’applauso che meritano.
Siamo qui perché condividiamo la passione per il Cavallino Rampante con milioni di persone. Emozioni fortissime che soltanto la Ferrari riesce a regalare. Ha un appeal davvero magico, potente e difficile da descrivere. Tutti noi siamo ben consapevoli della grande responsabilità e siamo molto concentrati sull’obiettivo finale, la vittoria. Credo che abbiamo il talento, la determinazione per trasformare in realtà queste ambizione. Abbiamo pressione e la gestiamo in maniera positiva, perché ci unisce e ci sprona a fare sempre meglio. Siamo estremamente esigenti verso noi stessi. Guardando al 2020, sarà un anno interessante, concorrenza dura e stagione lunga. In parallelo dovremo sviluppare una vettura completamente nuova per il regolamento 2021. La squadra sarà davvero molto impegnata. Sono molto fiducioso nei nostri uomini e nelle nostre donne. 
Mattia e la squadra stanno facendo un ottimo lavoro. Non vediamo l’ora di avere altri successi in futuro. Siamo anche concentrati sul lungo termine, ho grande rispetto delle capacità di leadership di Mattia, della sua cultura di squadra. Abbiamo Sebastian e Charles su cui contiamo, hanno un talento incredibile e condividono un grande orgoglio per la Ferrari. Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno lavorato per questo evento»

Le parole di Mattia Binotto

«Buonasera a tutti. Presentare una nuova vettura è sempre un’emozione. Enzo Ferrari diceva ‘Chiedete a un bimbo di disegnare una macchina e ve la disegnerà rossa’. Quella è la nostra stessa emozione, quella con cui la sveleremo al mondo questa sera. Anno molto particolare, con molte ricorrenze, i 70 anni della F1 e i 1000 GP della Ferrari, ci siamo sempre stati in F1, siamo i più vincenti di sempre. Arrivare a 1000 GP è speciale e incredibile. La competizione fa parte del nostro DNA, la Ferrari ci sarà sempre.
Sarà un anno particolare. Affronteremo due sfide in parallelo, lo sviluppo 2020 e 2021. Il nostro gruppo deve crescere ancora, è un gruppo ancora giovane. Dobbiamo concentrarci sull’affidabilità. Il progetto 2021 è già partito in modo intenso, è un cambiamento epocale e ci dobbiamo preparare
»

E ancora, sulla nuova Ferrari SF1000:

«Partiamo dal nome, abbiamo già detto prima, è per il 1000° GP della Scuderia. I regolamenti sono rimasti gli stessi, era difficile trasformarla completamente. Partiti dalla SF90, abbiamo spinto ai limiti ogni dettaglio, abbiamo cercato di massimizzare aerodinamica, carico, configurazione monoscocca, power unit. Pacchetto forma molto strette ed aerodinamiche, sospensioni disegnate per garantire maggiore flessibilità in modo da adattarsi ai diversi circuiti. Grandi sforzi per ridurre il peso, tanto lavoro sulla power unit per mantenere prestazioni elevate e far fronte al regolamento. Può sembrare simile alla 2019, ma in realtà è molto diversa, abbiamo portato all’estremo molte idee». 

Le parole del presidente John Elkann

«È la prima volta nella nostra storia che presentiamo la nostra vettura fuori da Maranello e dal Mugello. Siamo lieti di farlo qua, siamo orgogliosi dell’Italia e di rappresentarla all’estero. Nei 70 anni della F1 siamo gli unici a partecipare a tutti i campionati, nonostante 238 vittorie abbiamo una fame enorme. Sappiamo quanto la competizione sia forte, però questo ha sempre dato alla Ferrari un gran senso di forza, sfida e stimolo a far meglio e di più. Non potendo segnare la nostra gratitudine a tutte le persone della Gestione Sportiva, vorrei dimostrare loro gratitudine parlando dei vari reparti. Sappiamo che tutto non si gioca in pista, ma anche fuori pista. La Ferrari ha dato il massimo quando è stata coesa, con lo spirito di essere Ferrari. Pensando a questa unicità, al simbolismo di essere qui dove è nato il tricolore, ci è sembrato che il miglior modo di rappresentare il connubio tra Italia e Ferrari è con la bandiere italiana e quella ‘essere Ferrari‘»