BYD: dalle auto elettriche alla produzione di 5 milioni di mascherine al giorno
BYD decide di reinventarsi. L’industria cinese ha scelto da diverse settimane di introdurre anche la produzione di mascherine e annuncia di aver creato il più grande impianto di produzione al mondo.
Lo stabilimento principale BYD (acronimo di Build Your Dreams, “costruisci i tuoi sogni”) ha sede nella città di Shenzen, nella Cina sud-orientale. Se vogliamo mettere in gioco dei numeri, l’azienda afferma di poter produrre fino a 5 milioni di mascherine e 300 mila bottigliette di disinfettante liquido al giorno. E’ importante sottolineare che questi dati non sono ufficiali né verificati da enti preposti, ma soltanto fonte di quanto rilasciato dall’azienda stessa.
Proviamo a capire come è stato possibile un cambio di produzione così repentino.
BYD – 79.5% sulla vendita di auto elettriche
Il mercato automotive di BYD per quanto riguarda la produzione e vendita di veicoli è calato quasi dell’80% su base annua. A inizio febbraio i dati erano già drammatici a causa dell’emergenza Coronavirus che ha investito tutte le aziende nel campo automotive.
In un contesto simile, dove anche altri famosi e potenti competitors diminuivano produzione e vendite, ma con una percentuale meno negativa, era necessario cambiare rotta. Probabilmente è stato questo il vantaggio di BYD, riuscire ad operare una rapida conversione e riorganizzazione industriale.
Secondo BYD non c’è molta differenza tra mascherine e auto elettriche
Tramite un comunicato stampa, l’azienda mostra che “Per quanto afferma il dipartimento di controllo qualità del governo cinese, quella delle maschere BYD è in maniera significativa migliore rispetto a maschere simili che si possono trovare nel settore“.
Un risultato di questo tipo, a detta di Sherry Li, direttore generale del President Office di BYD, è stato possibile grazie ad una linea di produzione precisa ed efficiente. La linea di produzione necessaria per delle mascherine di alta qualità necessita di migliaia di componenti per i vari macchinari, ingranaggi catene e rulli. Di questi, oltre il 90% sono prodotti dalla stessa BYD.
“In altre parole l‘equipaggiamento di cui disponiamo offre già precisione e qualità decisamente superiori a quelle solitamente richieste per produrre mascherine contro il coronavirus“ afferma Zhao Jianping, direttore generale della divisione di qualità di BYD.
Scopriamo meglio BYD
BYD è una società privata fondata nel 1995. Fin dalla sua fondazione è sempre stata impegnata nella produzione e nel commercio di batterie, sia portatili che ricaricabili.
La sua produzione è iniziata ancora prima che gli smartphones potessero emergere, e anche per questo motivo risulta ora tra i massimi produttori di batterie per cellulari e al vertice della produzione di batterie al nickel-cadmio.
D’altra parte si è sempre occupata anche di componenti -meccaniche e non- del mondo automotive. Per questo nel 2003 è nata anche BYD Auto fondata da Wang Chuan-Fu continuando a far parte della più grande BYD Company.
Le altre iniziative dell’automotive in Cina
Il coronavirus da un lato ha permesso ad aziende di reinventarsi, dall’altro ha obbligato a chiusure preventive e misure eccezionali per i cittadini.
A partire dal 29 gennaio scorso le prime a chiudere sono state Honda e Toyota. In misura precauzionale hanno interrotto le operazioni nei loro stabilimenti per una decina di giorni, salvo poi estendere le misure di sicurezza per una tempistica decisamente maggiore.
Tesla invece ha reso gratuiti i propri supercharger per permettere ai cittadini cinesi di rendere più agevoli gli spostamenti strettamente necessari, messi a dura prova dal blocco dei servizi pubblici.