Ennesimo evento cancellato a causa del Coronavirus. Questa volta il Covid-19 ha fatto chiudere i battenti al Salone dell’auto di Detroit 2020. L’evento era in programma per il mese di giugno di quest’anno e la sede verrà trasformata in un ospedale da campo per ospitare i pazienti che saranno ricoverati a causa della ormai nota pandemia.
Il motorshow di Detroit, ufficialmente noto come il North American International Auto Show (NAIAS), è uno dei più antichi e prestigiosi saloni automobilistici al mondo. Tradizionalmente tenuto a gennaio, quest’anno è stata la prima volta che lo spettacolo si sarebbe dovuto tenere nel mese di giugno.
Il coronavirus ha già costretto gli organizzatori a cancellare il Motor Show di Ginevra all’inizio di quest’anno in Svizzera. Il New York Auto Show, in programma per aprile, inoltre, è stato rinviato. La sua sede, il Javits Center, verrà riproposta come un ospedale da campo che dovrebbe aprire lunedì.
“Sebbene siamo delusi, per noi non c’è nulla di più importante della salute, della sicurezza e del benessere dei cittadini di Detroit e del Michigan, e faremo il possibile per sostenere la lotta della nostra comunità contro la pandemia da coronavirus“, ha spiegato il dirigente del NAIAS Rod Alberts in una nota.
“Con gli oltre 100 centri congressi e strutture in tutto il paese considerati potenzialmente ospedali temporanei, ci è diventato chiaro che il Centro TCF sarebbe stata un’opzione inevitabile per servire come struttura di assistenza per soddisfare le urgenti esigenze sanitarie della nostra comunità“, ha confermato.
Il motor show di Detroit si è tenuto presso il TFC Center, precedentemente noto come Cobo Center, per decenni. Gli organizzatori hanno spiegato che la prossima edizione si terrà il mese di giugno del 2021. Il cambio di mese da gennaio a giugno faceva parte di un piano ambizioso di riorganizzare il salone automobilistico con eventi all’aperto, test drive e altre attività. Con l’annullamento dell’edizione 2020, Detroit passerà più di due anni e mezzo senza uno dei suoi eventi distintivi, poiché l’ultimo si è tenuto a gennaio 2019.
Come ogni evento pubblico cancellato, anche questo avrà importanti ripercussioni sull’economia. I danni non riguardano solo il Salone di Detroit, ma anche tutte quelle attività legate alla ristorazione e agli alloggi prenotati dai turisti che provengono da ogni parte del mondo. L’anno scorso, l’evento ha registrato durante l’intera settimana aperta al pubblico ben 800 mila visitatori, senza considerare gli addetti ai lavori quali giornalisti, rappresentanti delle case automobilistiche, tecnici e simili.
Si parla dunque di milioni di euro letteralmente andati in fumo, anche perché sicuramente i biglietti saranno risarciti in un modo o nell’altro. Tuttavia, essendo la salute ancora più importante del ritorno economico, quella di cancellare l’evento è stata una decisione saggia, seppur difficile, da parte delle figure competenti. L’unica speranza al momento è quello di poter tornare più o meno alla normalità il prima possibile perché i danni arrecati stanno aumentando sempre più.