Mascherine Lamborghini: conversione del reparto selleria
“In un momento di emergenza come questo, ci sentiamo di dover dare un contributo concreto”. Così Stefano Domenicali, CEO di Automobili Lamborghini, commenta la decisione presa per la sua azienda.
Se da un lato vediamo Ferrari organizzata nella produzione di respiratori polmonari, dall’altro lato anche lo stabilimento di Sant’Agata Bolognese ci mette del suo, con una riorganizzazione della produzione in favore delle mascherine Lamborghini.
Mascherine Lamborghini e non solo
Alcuni reparti dello stabilimento produttivo, in particolar modo la selleria, vengono riconvertiti per la produzione di mascherine Lamborghini. Si tratta per lo più di mascherine chirurgiche, con un’iniziale stima di 1000 unità al giorno.
Il reparto selleria è sicuramente un’eccellenza dell’azienda. Da sempre impegnato per la realizzazione e rifiniture degli interni, nonché nelle personalizzazioni finali delle Lamborghini. Un settore quindi del tutto attrezzato per affrontare con dignità l’emergenza, ma ciò non toglie lo sforzo e le difficoltà aggiuntive richieste ai propri dipendenti.
Le mascherine chirurgiche non sono sicuramente le più efficienti, come quelle della classe FFP (filtering facepiece) dotate di valvola di espirazione. In particolare le FFP3 dovrebbero avere un’efficienza di filtrazione tra il 92% e il 98% per essere considerate idonee.
Le mascherine Lamborghini invece sono, come già detto, le classiche chirurgiche, quelle che comunemente venivano utilizzate in ospedale. Lo scopo principale è quello di trattenere saliva e sudore di chi le indossa per un certo numero di ore, salvo poi deteriorarsi a causa dell’eccessiva umidità.
Questo però non è tutto. Parallelamente alla produzione di mascherine Lamborghini, nello stabilimento di produzione compositi e presso il reparto di Ricerca e Sviluppo, verranno prodotte visiere protettive mediche in policarbonato con l’uso di stampanti 3D, fino ad un massimo di circa 200 pezzi al giorno.
A differenza dei classici occhiali, la visiera protettiva offre una protezione notevolmente più ampia creando di fatto una barriera per tutto il volto. In particolare il suo utilizzo non permette alle particelle di saliva di venire a contatto con occhi o bocca di colui che la indossa.
Quali caratteristiche deve avere? Oltre a garantire la presenza di una barriera vera e propria, deve essere ergonomica, pratica e comoda per favorire lo svolgersi del lavoro. Leggerezza e buona visibilità ne aumentano la qualità. Vengono anche spesso utilizzati particolari trattamenti per renderle antigraffio, antiriflesso e anti-appannamento.
Un costante impegno con l’Ospedale S. Orsola-Malpighi
Sia le mascherine Lamborghini chirurgiche che le visiere protettive mediche saranno destinate al Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna, impegnato nella lotta alla pandemia Coronavirus. Il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, dell’Università di Bologna, si occuperà principalmente dei test di validazione di tutti i dispositivi sanitari prodotti da Lamborghini, prima della consegna in Ospedale.
Stefano Domenicali continua:
“In un momento di emergenza come questo, ci sentiamo di dover dare un contributo concreto. Abbiamo così deciso di supportare l’Ospedale S. Orsola-Malpighi, istituzione con cui da anni abbiamo un rapporto di collaborazione, sia per quanto riguarda la consulenza per la promozione dei programmi di tutela della salute delle nostre persone, tramite professionisti del Policlinico, sia su progetti di ricerca. È con l’unione e il sostegno di chi è tutti i giorni in prima linea nella lotta a questa pandemia, che vinceremo insieme questa battaglia.”