Una comparativa ad armi pari tra la Mazda mx5 e la 124 spider Abarth. Differenze, somiglianze e feeling di guida.
Tempo fa ho avuto il piacere di provare la nuova Mazda MX-5 M.Y. 2020 e la 124 Spider Abarth, pertanto la domanda è sorta spontaneamente, qual è la migliore? Cominciamo dalle parti in comune.
Le due vetture sono in realtà entrambe basate sullo stesso telaio con lo stesso comparto sospensivo, differenziato solamente da differente setup di molle ed ammortizzatori.
In comune sono inoltre il servosterzo elettroattuato e la colonna, così come anche gli interni se non per differenti scelte di materiali di rivestimento per sedili e plancia.Le differenze sono racchiuse nell’unità propulsiva.
Se per la quarta generazione della spider di Mazda è stato scelto un 2,0 aspirato con tecnologia Skyactiv, in Abarth hanno optato per il 1,4 multiair turbo. Entrambi i motori hanno un animo sportivo e comportamenti seppur diversi, dovuti alla differente aspirazione, entrambi perfettamente adatti al telaio. Infatti guidando entrambe le vetture si percepisce una differente ispirazione, rallystica della Abarth e di derivazione dalle spider inglesi per la Mazda ma una comune scelta di deviare dalla ricerca della massima prestazione in favore della ricerca del divertimento a qualunque velocità.
Il 2,0 L Skyactiv rivisto nel 2018 eroga 184 CV a 7000rpm e un picco di 200 Nm a soli 4000rpm. Tali caratteristiche si traducono nella facilità di utilizzo cittadino grazie a coppia presente già a bassi regimi ma che non risulta impacciato nel salire di giri, anzi si dimostra sempre pronto ad allungare fino al limitatore di 7800rpm senza stalli o cali di potenza, producendo anche un sound estremamente piacevole e mai invadente.
L’unità propulsiva Abarth invece ha un carattere diametralmente opposto. Il 1,4 con tecnologia MultiAir eroga 170 CV a 5000rpm con un picco di 250 Nm. La scelta di una turbina piccola e molto reattiva ha premiato la ricerca di coppia e potenza a bassi regimi, aiutato dallo scarico record Monza. Il quale oltre a produrre un suono sportivo ad alto volume è studiato appositamente per aiutare ad eliminare il turbo-lag e migliorare la risposta all’acceleratore.
Il motore non ha un allungo coinvolgente come il motore nipponico ma rende più facile accedere alle piene prestazioni del motore grazie alla velocità di risposta del turbo che non si fa mai aspettare. Tale caratteristica può rendere la guida nervosa alle basse velocità se non si sfruttano le marce per “calmare” il setup aggressivo dell’acceleratore elettronico. Se entrambe le vetture utilizzano lo stesso differenziale autobloccante, per gli allestimenti più sportivi, la trasmissione è differente.
La Mazda usa un cambio manuale a 6 marce inedito dalla risposta onesta, gli innesti eccellenti ed un feeling generale di facilità di utilizzo in qualunque condizione, molto ben accoppiato al motore.
L’Abarth utilizza la trasmissione della precedente generazione NC della Mazda MX-5, seppur di poco più pesante, più resistente alla maggiore coppia del 1,4. Anche questo cambio ha un feeling eccellente ma risulta meno veloce nei passaggi di marcia, restituendo un feeling meno positivo nella guida sportiva se confrontato alla nuova unità. Le vetture puntano ad un pubblico molto amplio e nonostante le molte componenti in comune si differenziano molto in carattere di guida.
I setup sospensivi sono entrambi tendenti all’uso stradale, alla facilità di controllo al limite ed oltre, aiutate entrambe da uno sterzo leggero e comunicativo, da una posizione di guida eccellente e da un comparto frenante potente e dalla risposta molto positiva, con un bite iniziale pronto senza però risultare affaticante nella guida di tutti i giorni.
Purtroppo entrambe le vetture accusano un surriscaldamento e un leggero fading dei freni nell’utilizzo più spinto. Infatti per un utilizzo in pista entrambe beneficerebbero da molle più rigide e un maggiore raffreddamento di dischi e pinze.
In conclusione entrambe le vetture rappresentano la scelta di tornare alla sola ricerca del piacere di guida su strada, a qualunque velocità ed in qualunque contesto. Dimostrano che il vero divertimento di guida su strada non deriva solamente dall’avere a disposizione altissime prestazioni. Al contrario, dall’averne la quantità giusta per sfruttare la vettura appieno già a velocità basse.
I prezzi infine risultano adeguati al prodotto sul mercato del nuovo ed estremamente accattivanti cercando tra l’usato.
Articolo a cura di Alessandro Melone.