I mezzi pubblici durante la fase 2: come potremo muoverci?
Il 4 maggio, data fissata per la fine del lockdown, sta per avvicinarsi, e con esso è necessario programmare una graduale ripresa. La mobilità tramite mezzi di trasporto sarà molto interessata e tornerà a crescere, per questo è fondamentale definire delle linee guida comuni per i mezzi pubblici durante la fase 2.
Le misure precauzionali per poter viaggiare sui mezzi pubblici
Alla base di tutto ci saranno tre aspetti più volte ripetuti nelle ultime settimane: distanziamento sociale, utilizzo delle mascherine e forte senso civico.
Purtroppo non tutti questi aspetti possono essere direttamente controllati dall’esterno, ma per i primi due è possibile e opportuno mettere in pratica azioni che mirino ad una maggiore sicurezza sui mezzi pubblici.
A bordo di bus, treni, metro, aerei o traghetti si seguirà una logica comune, ossia quella di trovare un’armonia e un equilibrio tra la possibilità di muoversi e la sicurezza nel farlo.
Per questo motivo, al fine di garantire la distanza minima di sicurezza di almeno un metro, tutti i mezzi pubblici saranno dotati di appositi marker sui sedili. Pertanto i mezzi avranno un numero di posti massimi limitato che sarà contrastato con una maggior frequenza e disponibilità, soprattutto negli orari di punta.
Tra le proposte portate avanti dalla Ministra Paola De Micheli sono presenti anche incentivi per favorire una mobilità alternativa e sostenibile. Si parla quindi di nuovi monopattini e biciclette, anche elettriche, per favorire il trasporto all’interno delle città.
Obbligo di mascherina sui mezzi pubblici
Per evitare la diffusione del coronavirus sarà necessario e obbligatorio indossare la mascherina a bordo di tutti i mezzi pubblici. Non è richiesta una tipologia specifica, oltre alle FFP2, FFP3 e di tipo chirurgico, sarà possibile indossare anche mascherine di stoffa. L’importante è il corretto utilizzo, quindi una copertura completa di naso e bocca.
A tal proposito, con lo scopo di evitare speculazioni, il premier Giuseppe Conte ha annunciato che sarà fissato un prezzo massimo di 50 centesimi per le mascherine chirurgiche. Per diminuire la pressione fiscale, probabilmente, sarà anche azzerata l’IVA e ci si muoverà verso una distribuzioni gratuita per le fasce più deboli della popolazione.
Alle fermate e all’interno delle stazioni?
All’interno di alcune stazioni ferroviarie sono stati predisposti dei percorsi differenziati per prevenire qualsiasi tipo di ingorgo. Sarà opportuno quindi sfruttare la segnaletica e i messaggi sonori delle stazioni per favorire la salita e la discesa dai mezzi pubblici, così come l’ingresso e l’uscita dalle strutture.
Le società di trasporto dovranno attuare interventi gestionali per garantire il rispetto delle linee guida, quindi della loro efficacia. Nonché dovranno predisporre dispenser con soluzioni igienizzanti, soprattutto all’interno di stazioni e in prossimità di sale d’attesa.
Si continuerà con la misurazione della temperatura corporea negli aeroporti e nelle stazioni, sia nei grandi hub che nei gate degli stessi. Dato che rimarrà bloccata la vendita di biglietti a bordo dei mezzi per ovvie ragioni di igiene, aumenteranno le macchinette per i biglietti self-service, che necessiteranno di essere sanificate più volte al giorno.
Si tratta quindi di aspetti e linee guida non troppo particolari e limitative. Tuttavia saranno davvero utili soltanto se accompagnate dall’impegno di ogni cittadino che dovrà mostrare il proprio senso civico, piuttosto che arroganza e disinteresse.