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Ferrari considera la possibilità di entrare in Indycar

Mattia Binotto, Team Principal della Scuderia Ferrari, ha confermato che la casa automobilistica italiana sta valutando possibilità alternative alla Formula 1. Una di esse riguarda proprio l’interessamento alla nota categoria IndyCar. Già in passato, infatti, Binotto aveva spiegato la possibilità di correre in altre categorie automobilistiche qualora il budget cap imposto da regolamento in Formula 1 fosse stato al di sotto dei 145 milioni di dollari.

Al momento, le squadre si stanno concordando per provare a portarlo proprio a 145 milioni l’anno prossimo, per poi ridurlo ulteriormente negli anni a seguire.

L’intervista a Sky Sport di Mattia Binotto

A Sky Sport Italia, Mattia Binotto ha spiegato di voler rivisitare l’organizzazione a seguito della riduzione del budget cap. Inizialmente quest’ultimo era di circa 175 milioni di dollari più alcune spese extra che non rientrano in tali limiti.

Il Team Principal ha spiegato che: “Come Ferrari sentiamo una forte responsabilità sociale verso i nostri dipendenti e siamo preoccupati per il loro futuro. Ecco perché stiamo esaminando anche altre alternative oltre alla Formula 1, come ad esempio IndyCar, e cercheremo di fare la scelta migliore. Oltre alla F1 che fa parte della nostra storia“.

La Ferrari, infatti, è l’unica squadra che ha gareggiato in ogni stagione della Formula 1, anche se non in tutte le gare, da quando il campionato del mondo è iniziato 70 anni fa, nel 1950. L’IndyCar è una categoria molto più tecnologicamente restrittiva rispetto alla Formula 1. I team utilizzano un telaio standard fornito da Dallara, azienda rigorosamente italiana fondata nel 1972. Al momento gli unici produttori coinvolti nella categoria americana sono Honda e Chevrolet. I motori adoperati in tali competizioni sono dei V6 biturbo da 2.2 litri e sono dotati della sola parte termica. Non ci sono dunque motorizzazioni ibride o cose simili. Le vetture dovrebbero aggiornarsi alla motorizzazione ibrida a partire dal 2022.

Ferrari 637

Quando Enzo Ferrari “minacciò” di entrare in IndyCar

In passato già è successo che Ferrari fosse interessata alla IndyCar. Il fondatore Enzo Ferrari, infatti, a metà degli anni Ottanta minacciò di approdare in Indycar, che all’epoca era gestita dalla CART (Championship Auto Racing Teams). Il motivo di tale decisione fu causato da alcuni attriti che si crearono tra il signor Ferrari e la FIA, in quanto all’epoca quest’ultima decise di sospendere il regolamento che avrebbe imposto un passaggio ai motori con cilindrata di 1200 centimetri cubici. La Ferrari però aveva già pronto un nuovo 4 cilindri.

L’auto preparata per il CART prendeva il nome di Ferrari 637. Montava il motore V8 adoperato dalla Lancia LC2 nel mondiale endurance, mentre il telaio venne progettato da Gustav Brunner. Quest’ultimo, parallelamente stava sviluppando anche il telaio della F1-87. L’auto fu anche testata da Michele Alboreto, tuttavia non prese mai parte alla competizione, in quanto la Ferrari decise di continuare la sua avventura in Formula 1 fino ai giorni nostri. La potenza erogata dal motore era di 690 cv a 12 mila giri al minuto. Al momento l’auto è esposta alla Galleria Ferrari, ovvero il museo ufficiale della Casa di Maranello e l’auto è stata posizionata proprio nelle immediate vicinanze del famoso motore 4 cilindri rappresentante la causa della sua costruzione.