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Il primo motore 3 cilindri d’Europa compie 25 anni con la Opel MAXX

I giorni d’oggi sono caratterizzati sempre più da veicoli che montano sotto al cofano un qualsiasi motore 3 cilindri, spesso con 1 litro di cilindrata. L’ampio utilizzo è dovuto principalmente alle sempre più stringenti normative antinquinamento. Ma le origini di tale motorizzazione sono ben più lontane di quanto ci si possa immaginare. Ad esempio, il primo 3 cilindri costruito da Opel risale a 25 anni fa.

Opel MAXX

Era il 1995, quando la casa automobilistica tedesca presentò al Salone di Ginevra la Opel MAXX. L’utilizzo del 3 cilindri era ancora molto raro all’epoca, nonostante i già evidenti vantaggi rispetto ai quattro cilindri. Presentano una maggior efficienza, minor peso, e minori perdite dovute per attrito. Esattamente un anno dopo quella presentazione, la Casa tedesca annunciò ufficialmente di voler montare di serie sulle vetture il tre cilindri in linea. Di fatto, con questa mossa, Opel fu il primo costruttore europeo a sviluppare un tre cilindri pronto per la produzione di massa. La prima al mondo, invece, ad impiegare il 3 cilindri su un’automobile fu la Suzuki con la Alto nel 1979.

Il motore 3 cilindri della Opel MAXX

Opel MAXX: il concetto di modularità

La Opel MAXX per l’epoca era un progetto piuttosto futuristico. Il telaio era realizzato in pannelli di alluminio estruso, invece dei pannelli in acciaio stampato. Il vantaggio di questa soluzione consentiva alla fabbrica di essere più flessibile, in quanto potevano essere prodotte sezioni di varie dimensioni e forme. Le varie sezioni erano successivamente saldate per la realizzazione del corpo vettura.

Il concetto di modularità della Opel MAXX

La filosofia principale della Opel MAXX era quella di esprimere al meglio il concetto di modularità. Grazie all’utilizzo dell’alluminio estruso, era possibile di fatto realizzare pick-up, cabrio, furgone, fuoristrada utilizzando la stessa piattaforma, semplicemente aggiungendo o rimuovendo dei moduli.

Opel MAXX

I clienti avevano un elevato grado di personalizzazione di configurazioni ed interni. La Opel MAXX era una due porte, che presentava delle dimensioni di ingombro di 2.97 metri di lunghezza per 1.57 metri di larghezza. Se fosse stato necessario per il cliente, trasportare dei bagagli, poteva richiedere una variante della MAXX dotata di due posti, più un cofano grande quanto un bagagliaio di una moderna station wagon. Con l’aggiunta di un sedile posteriore ancorato alla struttura in alluminio era possibile ottenere anche una vettura con 4 posti.

I sedili avanti potevano essere ruotati per avere accesso ai sedili posteriori

Opel MAXX e il motore 3 cilindri: la scheda tecnica

In termini di sicurezza, la MAXX montava un airbag per il conducente, e l’ABS. Le sospensioni anteriori erano dotate di montanti McPherson basate sul principio Dynamic SAfety (DSA) di Opel Vectra e Omega. Il serbatoio del carburante era montato tra le ruote posteriori per migliorare la sicurezza. All’anteriore la struttura in alluminio presentava una zona deformabile in caso di incidenti.

Con la Opel MAXX, la Casa tedesca si poneva l’obiettivo di vetture più ecologiche. L’alluminio è facile da riciclare oltre che essere molto leggero. L’auto completa, infatti, pesava 600 kg. La cilindrata del motore 3 cilindri era di 973 centimetri cubici e il propulsore era dotato due alberi a camme in testa e quattro valvole per cilindro. La coppia massima raggiunta a 2500 giri al minuto era di 90 Nm, mentre la potenza erogata era di 50 cv a 5 mila giri al minuto. L’accelerazione da 0 a 100 km/h era coperta in 12.1 secondi, decisamente meglio anche rispetto alle “cugine” con motore 4 cilindri. La velocità massima toccata era di 151 km/h. I consumi erano di 3.9 litri ogni 100 chilometri percorsi.