Albero trasmissione: cos’è, quando va usato e quando va sostituito?

Albero trasmissione: cos'è, quando va usato e quando va sostituito?

Albero trasmissione: cos'è, quando va usato e quando va sostituito?

Uno dei componenti meccanici più importanti di un’autovettura prende il nome di albero di trasmissione. Si tratta di un dispositivo che collega il cambio al differenziale e trasferisce il moto dei pistoni alle ruote motrici. Le sollecitazioni a cui viene sottoposto un comune albero di trasmissione sono notevoli. Di solito, questo componente è soggetto sia a torsione, che a taglio. L’albero presenta dei giunti che possono essere universali, elastici, e talvolta anche scanalati. I giunti consentono di variare l’allineamento e la distanza tra i componenti.

Quando si utilizza?

Il primo albero di trasmissione apparve verso la metà degli anni ‘800, ma per apprezzarne il suo utilizzo nell’ambito dell’automotive, dobbiamo aspettare fino al 1901. In quell’anno, la Autocar, infatti, costruì la prima macchina con motore a benzina della storia dotata di albero di trasmissione. Di solito, tale albero viene utilizzato quando il motore è posizionato all’anteriore e le ruote motrici sono al posteriore. Un tipico esempio di automobili del genere, sono ad esempio, la maggior parte delle BMW, dell’Alfa Romeo e simili.

Organi di trasmissione
Organi di trasmissione

In base alla lunghezza del veicolo, logicamente, che tale albero deve necessariamente adeguarsi alla stessa. Principalmente le varianti utilizzate sono due: la prima è il tubo di torsione con un unico giunto universale. La seconda, invece, si chiama Système Panhard. Prende il nome dalla casa automobilistica che lo brevettò, la Panhard et Levassor. Il Système Panhard è caratterizzato da un’unità Hotchkiss con almeno due giunti. Molti veicoli presentano frizione e cambio montati direttamente sul motore. Dunque, è necessario l’albero di trasmissione per portare la coppia alle ruote motrici. Quando il veicolo è fermo, l’albero non ruota.

Ci sono alcuni casi, però, in cui l’albero continua a ruotare anche quando la vettura è ferma e con il cambio in folle. Le auto sportive, invece, come Alfa Romeo, e Porsche, che puntano ad un miglior bilanciamento dei pesi, montano un cambio posteriore. Questo significa che anche la frizione è montata al posteriore. In questo particolare caso, l’albero di trasmissione ruota sempre, anche con vettura ferma e con il cambio in folle. Prima di questo tipo di albero, le case automobilistiche utilizzavano meccanismi di trasmissione a catena o a cinghia. In alternativa, alcune case automobilistiche, hanno adoperato dei generatori e motori elettrici per inviare energia alle ruote. L’albero ha trovato ampio impiego anche in altri ambiti: ad esempio nei motocicli, nelle navi, nelle locomotive e addirittura nelle biciclette.

Sostituire l’albero di trasmissione

Come già spiegato, tale insieme di componenti, è sottoposto a diversi carichi durante le fasi della rotazione. In particolare, c’è anche il fenomeno della fatica a gravare su di esso. Il fenomeno della fatica è dovuto a dei carichi applicati che sono variabili nel tempo. Si tratta di fenomeni ben più dannosi rispetto alla semplice applicazione della tensione costante nel tempo.

I punti critici, di solito, sono i giunti cardanici. Questo perché essendo posti alle estremità, sono più soggetti ad usura. I primi “sintomi” relativi ad un albero di trasmissione che inizia a dare problemi, sono l’irregolarità nell’erogazione della potenza, vibrazioni costanti e rumori di attrito. Un modo per allungare la vita sarebbe quello di utilizzare uno stile di guida morbido e fluido, evitando strattonamenti, accelerazioni improvvise, buche stradali e simili. In alcuni, casi, però, è inevitabile che l’albero possa dare segni di malfunzionamento. Tra i vari siti su cui è possibile reperire i pezzi, c’è in particolare venditapezziauto.it che è fornito di tutti i componenti necessari, inclusi dadi, bulloni e simili. È possibile anche cercare i pezzi di ricambio inserendo la targa della propria autovettura.

Cover image credits: Ralf Roletschek – Creative Commons Attribution 3.0 Unported