Il mondo dei trattori stradali attira persone da tutto il mondo. Non solo sono utili nel quotidiano per rifornire i supermercati delle città, le industrie e simili, ma ogni anno si svolgono importanti raduni con questi “giganti buoni”. I proprietari personalizzano la motrice con aerografie, decalcomanie e trasformano il trattore in una vera e propria opera d’arte su ruote. Si organizzano dei concorsi per votare la motrice più bella.
Come anticipato, però, il ruolo principale è quello di viaggiare per il mondo con l’obiettivo di rifornire le industrie, i negozi e tutte quelle attività che necessitano di merci. Ma di fatto che cos’è un trattore stradale? È un veicolo da traino per impieghi gravosi che fornisce la forza motrice per il traino di un carico rimorchiato. Possiamo distinguerli in due categorie: i trattori a trazione posteriore pesanti utilizzati per il traino di semirimorchi e quelli molto pesanti tipicamente fuoristrada, spesso con trazione 6×6.
Di solito tali mezzi sono alimentati da motori diesel di grossa cilindrata che garantiscono potenza e longevità. Montano diversi assi e la trasmissione presenta dalle 10 alle 18 marce. Nel momento in cui un carico è agganciato ad un trattore, il peso complessivo viene suddiviso tra i vari assi. la “snodabilità” consente di essere più pratico da manovrare rispetto ad un autocarro rigido delle stesse dimensioni.
Tra i vantaggi più notevoli, oltre alla praticità della guida, troviamo l’attacco a ralla. Esso è costituito da un accoppiamento meccanico ralla/perno. La ralla è quella posizionata sul trattore, mentre il perno è sul semirimorchio. Il collegamento tra le due unità (trattore e semirimorchio) prende il nome di autoarticolato. Si tratta di un attacco più complesso rispetto a quello usato da un autotreno perché oltre a trainare, ha la funzione di sorreggere circa un terzo del carico messo sul semirimorchio. La zona in cui alloggia il perno è fatta a coda di rondine. In questo modo si può garantire il collegamento anche se i due componenti non sono perfettamente allineati. L’attacco a ralla consente limitate oscillazioni trasversali e longitudinali per affrontare dossi e cunette con l’autoarticolato. Per i trattori usati per tratti fuoristrada il collegamento ralla/perno ha maggiori libertà di movimento longitudinale e trasversale per “ammortizzare” meglio le asperità.
L’attacco a ralla garantisce un rapido passaggio da un semirimorchio all’altro. Il trattore stradale può trainare anche rimorchi ribaltabili o furgonati: hanno tutti lo stesso attacco. Nei casi estremi sono utilizzati i ganci di traino per attaccare più semirimorchi sulla stessa motrice.
Entrando più nello specifico, possiamo distinguere tre tipi di cabine, di cui due sono ampiamente utilizzati nel quotidiano. Il primo tipo è una cabina convenzionale. Presenta motore e cofano sull’asse anteriore, avanti alla cabina, come una normale automobile. Questo stile è utilizzato maggiormente in Nord America. In Europa ed in Giappone, invece, si utilizza di solito un’altra tipologia. La cabina in questi ultimi Paesi è posizionata proprio sopra il motore. La motrice presenta un muso piatto e ha il vantaggio di garantire una buona visibilità, una maggior manovrabilità, in quanto il trattore è più corto e compatto. Lo svantaggio è la sicurezza del conducente in caso di incidente.
Il terzo tipo, invece, è piuttosto obsoleto ed era usato in Nord America. La cabina aveva il muso piatto ed era situata più in alto rispetto al motore, con il conducente seduto sopra l’asse anteriore. Ciò consentiva un compartimento dormiente in un trattore corto e una lunghezza complessiva relativa del passo massimo, importante per le restrizioni di peso sui ponti. Con l’allentamento delle restrizioni sulla lunghezza nel 1982, questo modello ha avuto applicazioni limitate e non è più prodotto per il mercato statunitense. Questo stile è tuttavia ancora popolare in Australia, dove le restrizioni sulla lunghezza si applicano ancora su molte strade ed è utilizzato per massimizzare la capacità di carico.
Anche il numero di assi può variare ampiamente in base al carico che si trasporta. Di solito, nelle soluzioni più semplici si utilizzano due o tre assi, avendone uno solo sterzante all’anteriore. Gli altri due sono posizionati al posteriore e sono fissi. I trattori con un numero di assi maggiore di 3, possono avere più di un asse sterzante azionabile dal conducente. L’asse posteriore può essere sollevato da terra quando il carico è relativamente leggero, e può essere abbassato per fornire supporto agli altri assi.
Proprio per i motivi appena citati non è semplice scegliere un trattore stradale. Esistono portali online, come Truck1 Italia , che consentono di effettuare ricerche ben specifiche e mirate sul tipo di trattore che stiamo cercando. Tra i più famosi, abbiamo ad esempio i Trattori stradali Volvo, Man, Iveco.