Stefano Domenicali sarà presto il nuovo capo della F1. Una notizia certamente inattesa anche se da qualche giorno girava già questa possibilità di cambio ai vertici della Formula One Group gestita da Liberty Media. Nel dettaglio, il ruolo che andrà a ricoprire sarà quello di presidente e amministratore delegato, sostituendo l’attuale Chase Carey. Ma per capire meglio chi è Stefano Domenicali dobbiamo vedere parte del suo passato, colmo di esperienze nell’ambito dei motori.
Domenicali è dentro al mondo delle corse e del motorsport da molti anni. Seppur con ruolo differenti, già nel 1991 inizia il suo percorso in Ferrari in un ramo amministrativo dell’azienda grazie al suo background accademico in Economia e Commercio.
Un passaggio fondamentale è stato sicuramente l’approdo nella Squadra Corse con un miglioramento in carriera che l’ha portato a ricoprire il ruolo di Team Principal a seguito degli anni importanti di dominio della Ferrari con Jean Todt.
Questo però è solo stato l’inizio del suo impegno come uomo d’affari all’interno del mondo dei motori. Stefano Domenicali ha infatti raggiunto parecchi traguardi importanti alla guida della Lamborghini, di cui ora è ancora ufficialmente CEO. A partire dal 2016 è riuscito a far crescere enormemente il fatturato dell’aziende, esportando un gran numero di vetture sportive in tutto il mondo.
Senza dubbio, di maggior rilievo, è stato l’avvento del SUV di lusso della casa di Sant’Agata Bolognese, la Lamborghini Urus. Ma anche dei periodi di difficoltà non si è mai tirato indietro: durante i mesi peggiori della pandemia dovuto alla diffusione del Coronavirus, si è messo in prima linea fin da subito per riconvertire parte dell’azienda in modo tale da favorire la produzione di dispositivi di produzione individuale per rifornire gli ospedali locali, in particolar modo il Sant’Orsola. Così il reparto selleria è stato impegnato nella produzione di iconiche mascherine targate Lamborghini.
Quindi, il fatto che Stefano Domenicali arrivi ad essere a capo della F1 vuole essere un’ulteriore sfida personale per dimostrare la voglia e le capacità che ha di gestire e coordinare un mondo così complesso e ambito. Il nuovo ruolo sarà ufficialmente assunto a partire da gennaio 2021, pertanto sicuramente dopo la fine dell’attuale stagione.
“Sono entusiasta di entrare a far parte dell’organizzazione della Formula 1 – ha commentato Stefano Domenicali in una nota – è uno sport che ha sempre fatto parte della mia vita. Vivo a Monza e sono nato a Imola. Sono rimasto in contatto con lo sport attraverso il mio lavoro con la Commissione monoposto della Fia e non vedo l’ora di entrare in contatto con i team, gli organizzatori, gli sponsor e molti partner in Formula 1 mentre continuiamo a portare avanti il business. Gli ultimi sei anni in Audi e poi alla guida di Lamborghini mi hanno dato una prospettiva ed esperienza più ampie che porterò in Formula 1”.
Essere parte di Lamborghini è senza dubbio un grosso obiettivo per molti giovani di oggi. Poterne essere alla guida per quattro anni è un traguardo e un onore che in pochi possono vantare. Per questo dover lasciare un marchio storico italiano non deve essere facile, ma a volte è anche giusto così.
Stefano Domenicali nel corso di questi anni ha saputo aumentare di molto il prestigio dell’azienda. Da un lato con l’incremento di oltre 700 dipendenti nello stabilimento e dall’altro con risultati che mostrano una grossa crescita percentuale di fatturato. Si è trattato quindi di un grande leader che non si è mai tirato indietro:
“Affronterò questa mia nuova esperienza di vita e professionale con la consapevolezza di aver incontrato un gruppo aziendale e dei colleghi straordinari – queste le parole di Stefano Domenicali come futuro nuovo capo della F1 – sono molto legato a tutte le donne e gli uomini della Lamborghini. Insieme abbiamo conquistato traguardi unici e incredibili. Ringrazio Audi e il gruppo Volkswagen per il loro continuo supporto in questi anni di collaborazione. Automobili Lamborghini è stata per me una straordinaria esperienza, umana e professionale, è stato un vero privilegio”.