Il cambio Seamless Ducati sembra essere pronto. Il brevetto depositato, fa capire che la Casa di Borgo Panigale, è in procinto di immettere sul mercato questa soluzione. Così recita il patentino “it is possible to realise a seamless gearbox mechanism integrated into a traditional gearbox, suitable both for mass production and racing”. Ossia, ” è possibile realizzare un cambio seamless, integrato in uno tradizionale, adatto sia alla produzione di serie che alle gare”. Sono ormai tante, le diavolerie portate dal Racing alle moto “comuni”. Dal controllo trazione al cambio QuickShifter alle alette aerodinamiche. Oggi, il cambio Seamless Ducati è pensato per moto stradali, quindi alla portata di tutti gli appassionati.
Il cambio Seamless(qui un approfondimento tecnico) venne introdotto per la prima volta dalla Honda in MotoGp nel lontano 2012. Si trattava di una soluzione così segreta che la Honda aveva il suo addetto alla sicurezza nel paddock. Oggi ogni Casa ha un proprio cambio Seamless, anche Ducati. Ovviamente, tutte le particolarità sono custodite gelosamente. Il principale vantaggio di questa soluzione, è che permette di “colmare gli inevitabili vuoti” di coppia, che si verificano durante un normale cambio marcia.
“Per prima cosa c’è da dire che la differenza sul giro unico non è granché. Abbiamo fatto paragoni con i due cambi, non era gran cosa. La differenza però arriva dopo 20 o 30 giri perché la moto diventa più facile da condurre, più stabile in accelerazione e in frenata, e in più stressa meno le gomme. È fantastico per il pilota perché la moto diventa più facile da portare al limite e commettere un errore diventa molto più complicato”. Parola di Valentino Rossi. Questa maggior fluidità di cambiata, ha effetti positivi anche sulla stabilità della moto, in quanto, non essendoci variazioni significative di coppia, si evitavano gli scossoni dati dalla ruota posteriore, dando sicurezza maggiore ai piloti. E’ ovvio che in una MotoGp questo effetto è accentuato per via della elevata potenza della moto stessa.
“Quando cambi marcia la potenza deve interrompersi nel momento in cui si innesta il rapporto, questo succede chiudendo gas o grazie al Quickshifter, che consente tempi di cambiata di 0,1 secondi. È come se la potenza si spegnesse completamente e quando riprende c’è uno `shift shock’ cioè una grande variazione coppia che si ripercuote sulla sospensione posteriore. Questo effetto, su moto molto potenti come le MotoGP può creare grossi problemi, come la tendenza all’impennata oppure, quando si cambia marcia in curva, può rendere la moto instabile”.
“Con una MotoGP la ruota posteriore slitta sempre, anche in 6a marcia. Quando cambi rapporto peggiori questa tendenza, quindi scaldi gomma, consumi più benzina e la moto tende a impennarsi quando lo pneumatico riprende aderenza: quindi perdi tempo”.
Con questo sistema ci sono due marce inserite nello stesso momento e questo permette di passare da una all’altra in maniera molto dolce e veloce, in appena 0,01 secondi. Spiega Guintoli. “Il guadagno è quello di ridurre lo ‘shift shock, non c’è variazione di coppia e questo significa meno slittamento della ruota posteriore, calore, consumi, tendenza a impennata e una maggiore stabilità in piega”.
Ducati, nel suo cambio Seamless, utilizza un albero di ingresso diviso in due parti. Uno pieno, su cui sono montati gli ingranaggi delle marce dispari. L’altro, cavo e coassiale con l’albero primario, su cui sono presenti gli ingranaggi pari. Le marce dispari, si trovano all’estremità più lontana dalla frizione, mentre le marce pari sono montate su un manicotto che si adatta all’estremità vicino alla frizione. Vi ricorda qualcosa? Fin qui, il funzionamento sembra essere uguale al DCT (Dual Clutch Trasmission) di Honda. Tuttavia, mentre il DCT utilizza appunto 2 frizioni controllate da una sofisticata centralina, il cambio Seamless Ducati è completamente meccanico ed utilizza una sola frizione. Honda adotta questo sistema da ormai un decennio sulle sue moto stradali, tra cui anche la nuova Africa Twin con motore sovralimentato.
E allora perchè la Ducati ha considerato un’altra soluzione?. Il motivo è semplice. Il DCT pesa ben 10kg in più rispetto ad un cambio tradizionale, il ché non è il massimo in ambito Racing. Poi, c’è da dire che, mentre la Honda ha adottato questa soluzione più per offrire una guida sicura, confortevole e fluida; Ducati ha progettato il suo cambio Seamless per aumentare ancor di più le prestazioni delle sue BELVE. E allora perchè non utilizzare il Seamless delle MotoGp?. Sicuramente la delicatezza e l’elevato costo di manutenzione di questi sistemi, sono improponibili per i comuni mortali.
Il cambio Seamless Ducati utilizza un’unica frizione su un mozzo di ingresso che agisce su due cuscinetti a rulli bloccabili , uno su ciascun albero. Quando schiacciamo la frizione, la pressione viene applicata, ad un mozzo di ingresso opportunamente scanalato, il quale blocca i rulli di un cuscinetto, mentre l’altro scorre libero, favorendo così la trasmissione.
Come con il DCT anche il cambio Seamless Ducati innesta 2 marce contemporaneamente, ma solo per un breve periodo. Ricordo che nel DCT ci sono sempre 2 marce innestate, è la centalina a decidere se scalare o meno. La soluzione sembra geniale. Anche perchè non è così lontana da un cambio tradizionale, e ciò fan ben sperare in una produzione di massa.
Vi è un mozzo (109) che trasmette la coppia, attraverso 2 cuscinetti a rulli bloccabili, (105 per le marce dispari e 107 per le marce pari). Quando schiacciamo la frizione, il sistema, esercita pressione su un mozzo di ingresso, il quale blocca uno dei due cuscinetti lasciando libero l’altro, tramite apposite scanalature all’interno del mozzo stesso. L’altro cuscinetto che rimane libero, trasmette la coppia. Particolare il selettore, il quale riesce ad innestare per un breve periodo 2 rapporti simultaneamente.
Questo non si sa. La cosa che fa ben sperare è che nei brevetti non ci sono solo disegni. Quindi, essendoci un vera e propria trasmissione si presume che Ducati sia già avanti con la prototipazione. Verrà montato sulla Panigale? Sulla Monster?. Non si sa, quel che è certo è che questa soluzione è davvero molto interessante.