Audi abbandonerà la Formula E a fine 2021. Nel futuro Dakar ed Endurance

Audi abbandonerà la Formula E per Dakar ed Endurance

Teaser Dakar 2022

Audi lascerà la Formula E al termine della stagione 2021, per concentrare i suoi sforzi su un nuovo progetto che avrà come fine la presenza al Rally Dakar nel 2022. Ciononostante, Audi continuerà a lavorare in Formula E come fornitore di propulsori e manterrà il suo accordo con il team Envision Virgin Racing almeno fino alla fine del 2022. Ecco le parole del team principal del team Audi di Formula E Allan McNish:

“Alla fine della stagione 2020-21, come Audi ufficiale, fermeremo il nostro coinvolgimento nel Mondiale di Formula E, anche se continueremo a supportare i team clienti anche durante la ottava stagione. Per la settima stagione, abbiamo ancora la massima concentrazione per fare bene. È solo che il nostro team ufficiale terminerà questo percorso alla fine del 2021”.

E tutto questo, succede poco dopo che il costruttore ha presentato la nuova e-tron FE07 equipaggiata con il nuovo propulsore elettrico progettato internamente. Questa notizia della decisione di Audi di lasciare la FE arriva solo un giorno dopo che il team Mahindra Racing è diventato il primo team di FE ad impegnarsi per almeno altre tre stagioni, firmando il regolamento Gen3 in arrivo.

Dopo il ritiro del team ufficiale dalla Formula E per Audi una sfida inedita…

Come detto in precedenza sarà il Rally Dakar a sostituire il programma di Formula E, come ha comunicato il marchio dei quattro anelli in un comunicato stampa. Nella prova nel deserto, Audi si confronterà con un sistema di propulsione alternativo combinato, dotato di una trasmissione elettrica con una batteria ad alta tensione e un convertitore di energia ad alta efficienza. Questa sarà la prima volta che l’azienda tedesca prenderà parte alla Dakar come squadra ufficiale. L’obiettivo della società è quello di fare da scuola con il suo nuovo prototipo, proprio come è successo a Le Mans, con la vittoria nel 2006 della la R10 TDI o come nel 2012 con la R18 e-tron. Markus Duesmann, presidente del consiglio di amministrazione Audi AG, ha dichiarato: “Un impegno multiforme nei confronti dello sport motorizzato è e rimarrà parte integrante della strategia Audi”.

…e un ritorno nei campionati Endurance

Proprio parlando di Le Mans, arriviamo alla seconda notizia riguardante la casa di Ingolstadt. Perché come annunciato da Audi, il team tedesco tornerà a sviluppare un nuovo prototipo per le gare di durata, questa volta non per il WEC, ma per la serie americana IMSA per entrare nella nuova classe LMDH. Dal 2023, le auto costruite secondo le regole di LMDH saranno in grado di entrare nel WEC e IMSA Sportscar Championship come alternativa economicamente vantaggiosa alle regole di Le Mans Hypercar che saranno introdotte al WEC il prossimo anno.

Ci stiamo preparando intensamente per entrare nella nuova categoria di prototipi sportivi Lmdh con le sue gare più famose, la 24 Ore di Daytona e 24 Ore di Le Mans”, ha dichiarato Julius Seebach, Amministratore Delegato di Audi Sport Gmbh. “Il messaggio più importante per i nostri fan è che il motorsport continuerà a svolgere un ruolo importante all’Audi”.

Il responsabile Dieter Gass lascia la sua posizione a Julius Seebach

Nuovi cambiamenti anche dal punto di vista societario. Il responsabile Audi Motorsport, Dieter Gass, lascerà la sua posizione a Julius Seebach, che si assumerà la responsabilità delle attività motoristiche internazionali dell’azienda. Queste le parole del CEO Audi Markus Duesmann:

“Sono convinto che Julius Seebach sia la persona giusta per il riposizionamento delle attività legate al motorsport. A nome dell’intero Management Board ringrazio Dieter Gass per il suo instancabile impegno. Soprattutto per il successo quasi incredibile che abbiamo avuto nel DTM negli ultimi due anni. Ma Gass è anche responsabile del successo dell’ingresso in Formula E. Io stesso mi occupo di sport motoristici da quasi tutta la vita e so quanta passione e quanto impegno personale sia necessario per avervi successo”.

Articolo a cura di Carlo Rimoldi