BMW Motorrad ha presentato in grande stile la nuova S 1000 R 2021, che promette un importante salto in avanti rispetto al vecchio modello, grazie anche a parti della meccanica (in particolare di motore e di telaio) in comune con la più performante BMW S 1000 RR, presentata il mese scorso.
“Con la nostra nuova S 1000 R abbiamo cercato di mantenere i punti di forza del modello precedente e di tener conto delle potenzialità che ci sono note dal feedback della stampa e dei clienti. Il team ha anche fatto un uso perfetto dei vantaggi offerti dalla nuova architettura”
Ralf Mölleken, Project Manager Complete Vehicle
Andiamo allora a vedere nel dettaglio la nuova naked BMW S 1000 R 2021. In questo primo articolo parleremo in particolare del propulsore a quattro cilindri e dell’elettronica.
La seconda generazione di S 1000 R è significativamente più mascolina e dalle forme ben definite.
Vianney Selosse, Designer S 1000 R.
La BMW S 1000 R è una naked (o roadster per BMW) sportiva, che sprizza cattiveria da tutti i pori. Come una vera naked è quasi totalmente priva di qualsiasi tipo di protezione aerodinamica e si caratterizza per delle linee molto spigolose e per un aspetto che BMW chiama “tail up – nose down” (letteralmente coda su – naso giù), quindi con un muso basso a cui si contrappone una coda alta. Il faro principale è nuovo e sfrutta la tecnologia LED con fascio abbagliante e anabbagliante ottimizzati.
Il nuovo design si abbina a un miglioramento generale dell’ergonomia. Ad esempio, un morsetto manubrio reversibile ora consente di aumentare lo sbraccio del manubrio di 10 mm. È un accorgimento particolarmente adatto alle persone alte e garantisce una posizione di guida ancora migliore. Inoltre, come opzione sono offerti supporti per manubrio da 10 mm, che possono anche essere ruotati nella direzione di marcia di 0 mm / +10 mm. La nuova S 1000 R offre ulteriori possibilità di regolazione ergonomica per l’altezza del sedile. Ad esempio, l’altezza del sedile standard di 830 mm può essere modificata in 850 mm o 810 mm, a seconda delle esigenze individuali, con i sedili “alti” o “bassi” opzionali.
Il propulsore della BMW S 1000 R è nuovo e si basa su quello che già spinge la BMW S 1000 RR. Si tratta di un’unità 4 cilindri in linea da 1000 cc che rispetto al passato pesa 5 kg in meno ed è del tipo “a corsa corta” o “sottoquadro”: infatti la corsa è di 49,7 mm per un alesaggio di 80 mm. Vanta poi un rapporto di compressione di 12,5:1 (contro il 12.0:1 del precedente) e un sistema di raffreddamento ad acqua. Ogni cilindro è dotato di quattro valvole in acciaio. La potenza erogata da questo motore è di 165 CV a 11.000 rpm e la coppia massima è di 114 Nm disponibile a 9.250 rpm. Di seguito sono riportate nel diagramma le curve di potenza e di coppia:
Come si può vedere, sono due curve piuttosto lineari, a tutto vantaggio della sfruttabilità del motore e della guidabilità del mezzo. A ciò contribuisce una nuova rapportatura di 4ª, 5ª, 6ª marcia, ora più lunghe, che consente una erogazione più lineare, ma non meno grintosa (con il regime di rotazione del motore che cala dell’8 %). Inoltre questo aggiornamento ha consentito di ridurre i consumi dell’8 %. La spinta ai bassi e medi regimi è stata sensibilmente incrementata rispetto al passato e il tempo dello 0-200 km/h di 8.0 secondi ne è una conferma, essendo stato limato del 5 %.
Il quattro cilindri della nuova BMW S 1000 R è a 16 valvole, quattro per cilindro, realizzate in acciaio. Le valvole sono azionate attraverso bilancieri più leggeri del 25 % rispetto a prima e rivestiti in DLC (Diamond Like Carbon). Come prima, le canne dei cilindri sono integrate nella metà superiore dell’alloggiamento del motore e sono levigate in modo uniforme per ottenere un attrito ridotto. Allo stesso modo del modello precedente, la metà superiore dell’alloggiamento ospita anche il cambio a 6 marce leggero e compatto, che ora presenta una precisione di cambiata ulteriormente migliorata. Rispetto al modello precedente, la forza di azionamento richiesta è stata ridotta da 65 N a 20 N grazie all’installazione di una frizione anti-salto auto-rinforzante.
Più in generale, il propulsore è stato rivisto per essere anche più compatto, oltre che più leggero. Ad esempio, gli alberi a camme sono ora azionati direttamente dall’albero motore rendendo non più necessario il precedente ingranaggio folle. L’ingranaggio intermedio per dimezzare la velocità del motore si trova ora direttamente all’interno della testata. Inoltre, la pompa dell’olio e dell’acqua sono combinate per una maggiore compattezza. Sono state ridotte così anche le tubazioni per il circuito di raffreddamento dell’acqua e dell’olio, oltre a ottenere un elevato livello di resilienza agli urti.
La larghezza complessiva rispetto al motore precedente si riduce di oltre 12 mm. Ciò perché ora c’è solo una ruota dentata sull’albero motore, visto che l’ingranaggio intermedio del motorino di avviamento si innesta direttamente con l’ingranaggio della frizione o l’ingranaggio primario. Il motorino di avviamento è stato integrato sulla parte superiore dell’alloggiamento dietro i cilindri. La posizione dell’albero motore viene ora rilevata tramite l’alternatore. Al fine di ridurre l’altezza complessiva del motore, anche la lunghezza delle barre di acciaio trattato termicamente è stata ridotta di 4 mm a 99 mm. Allo stesso tempo le aste pesano il 10% in meno rispetto al modello precedente. Un importante risultato ottenuto, oltre a una maggiore compattezza, è che il nuovo motore pesa complessivamente 5 kg in meno rispetto al motore del modello precedente.
La nuova BMW S 1000 R è dotata dell’acceleratore elettronico, meglio conosciuto come Ride by Wire. L’adozione di questo marchingegno ha come effetto quello di ridurre la forza richiesta per azionare la manopola dell’acceleratore. In tal modo la moto dispone di due curve di erogazione, collegate alle diverse modalità di guida. Queste ultime di base sono tre: Rain, Road, Dynamic. Alla prima è abbinata la curva di erogazione più dolce, con la coppia che viene ridotta dalla prima alla terza marcia; alle altre due è abbinata una diversa curva di erogazione, con coppia ridotta solo in prima e seconda marcia.
Se si acquista il pacchetto “Riding Modes Pro” si ha a disposizione una quarta modalità di guida completamente personalizzabile che si chiama “Dynamic Pro”. E in questa modalità non vi è nessun limite all’erogazione della coppia motrice. Inclusi nel pacchetto troviamo anche la funzione “Engine Brake” come parte del controllo della coppia di trascinamento del motore (MSR), la funzione “Power Wheelie” e il Dynamic Brake Control (DBC) che supporta il pilota durante le manovre di frenata di emergenza.
La nuova BMW S 1000 R prevede nella dotazione di serie l’ultima generazione di Dynamic Traction Control DTC. La nuova scatola dei sensori a 6 assi ora registra anche la velocità del passo, da cui il sistema di controllo della trazione dipendente dall’angolo di inclinazione DTC, che è stato testato e che si è dimostrato valido nella serie World Superbike, beneficia in modo significativo. Con 100 intervalli di controllo al secondo, è quindi ancora più sensibile rispetto al passato e quindi potenzialmente più efficace.
Parliamo del sistema Engine Brake che lavora con il sistema di controllo della coppia di trascinamento del motore (MSR). Ha tre impostazioni a seconda della modalità di guida selezionata:
Il sistema MSR impedisce alla ruota posteriore di slittare a causa di brusche accelerazioni o scalate di marcia grazie al controllo elettronico. Una frizione anti-saltellamento viene aperta da una soglia preimpostata meccanicamente per evitare che la ruota posteriore si schiacci, ad esempio durante la scalata. Tuttavia, se la capacità di aderenza disponibile del pneumatico è inferiore a questa soglia di apertura, ad esempio in condizioni di bagnato, la ruota posteriore potrebbe comunque superare il limite di attrito statico a causa della coppia di trascinamento del motore e dell’attivazione simultanea del freno della ruota posteriore e quindi dello slittamento.
Grazie al sistema MSR, la nuova S 1000 R riesce a prevedere questo pericolo. E allora, a seconda della modalità di guida, le valvole a farfalla vengono aperte in un intervallo di qualche millisecondo fino a quando la coppia di trascinamento viene ridotta adeguatamente per mantenere la ruota posteriore nell’intervallo di attrito statico. Per il pilota questo garantisce una sicurezza ancora maggiore, soprattutto quando si guida su fondi stradali scivolosi.
Di serie è previsto anche il sistema di assistenza alle partenze in pendenza Hill Start Control. In opzione si può avere una variante Pro che fornisce la funzione aggiuntiva Auto HSC. Il menu delle impostazioni consente di personalizzare questa funzione aggiuntiva in modo tale che il freno di stazionamento si attivi automaticamente su una pendenza (maggiore di +/- 5%) quando viene azionata la leva del freno a mano a pedale, subito dopo un punto morto. La funzione aggiuntiva può essere disattivata e attivata manualmente o automaticamente tramite il menu delle impostazioni.
Un’altra funzione disponibile a pagamento è Shift Assistant Pro. Questo dispositivo consente di passare alla marcia superiore senza utilizzare la frizione, consentendo così un’accelerazione perfetta senza avere interruzione di coppia. Consente inoltre di scalare le marce senza usare della frizione. Ciò significa in sostanza che è così possibile effettuare cambiate molto veloci, mentre l’attivazione della frizione è ridotta al minimo.
La nuova BMW S 1000 R 2021 ha un prezzo di 14.900 euro chiavi in mano. L’equipaggiamento di serie prevede:
La lista degli optional è ricca, come da tradizione per la casa bavarese, anche se ancora non si conoscono i loro prezzi: