Data la situazione di emergenza sanitaria da Covid-19, anche la massima categoria del motorsport ha subito un contraccolpo dal punto di vista economico. Per limitare le spese a carico di ogni team, lo sviluppo delle diverse vetture è stato infatti congelato. Pertanto, le monoposto che accenderanno i motori nella stagione 2021 non potranno essere molto diverse da quelle che le hanno precedute lo scorso anno. Formula 1 2021: ecco gli aggiornamenti al regolamento.
La Federazione ha infatti omologato le principali componenti e strutture meccaniche, lasciando a disposizione di ciascuna squadra due gettoni, utilizzabili per eventuali sviluppi. Modificare un componente già omologato può richiedere l’utilizzo di uno o entrambi i gettoni
Vediamo dunque i non pochi aggiornamenti che caratterizzano il regolamento 2021, in attesa della tanto attesa “rivoluzione 2022”; essi riguarderanno principalmente aerodinamica, telaio, power unit e limitazioni di capitale.
Dual Axis Steering: queste tre parole, sintetizzate nell’acronimo DAS, fecero il giro di tutti i paddock a febbraio 2020, non senza clamore. Questo innovativo sistema brevettato da Mercedes F1 consente la regolazione, durante la marcia, dell’angolo di convergenza delle ruote anteriori tramite un’azione sul volante.
Ciò garantisce un cospicuo vantaggio in termini di gestione della temperatura degli pneumatici durante le qualifiche e nel giro di warm-up. Ebbene, da quest’anno il sistema in questione sarà contro le regole, nonostante nel 2020 fosse stato dichiarato legale. I tecnici FIA cercano così di ridurre il divario tra Mercedes e il resto del gruppo.
Il 2021 sarà il primo anno a vedere la limitazione al budget a disposizione di ogni team. Si parte da 145 milioni di dollari per la stagione 2021, i quali saranno probabilmente ridotti a 140 milioni nel 2022 e 135 milioni nel 2023. Di questa cifra non fanno parte alcune spese amministrative come gli stipendi dei piloti e dei tre manager più pagati all’interno dei team, unitamente ad alcune spese di marketing. Inoltre, i team sono autorizzati a gestire autonomamente i costi per l’acquisto di nuovi macchinari, da qui al 2024, per un ammontare di circa 45 milioni di dollari.
Uno dei principali interventi riguarda l’aerodinamica. Infatti, le vetture 2021 saranno caratterizzate da un fondo più liscio e rastremato verso le gomme posteriori, unitamente ad un diffusore posteriore rimpicciolito e a dotti dei freni modificati. Precisamente, i nuovi pavimenti delle vetture saranno caratterizzati da un taglio diagonale della superficie, a partire da 1800 mm dall’asse della ruota anteriore, fino a circa un terzo del battistrada dello pneumatico posteriore.
Durante la scorsa stagione, nel gran premio portoghese di Portimao e in quello arabo di Abu Dhabi Ferrari aveva già portato questo tipo di soluzione, molto probabilmente come test in ottica 2021. Anche nelle autovetture 2021 presentate in questi giorni, come la Alpha Tauri AT02 e la McLaren MCL35M, questo è chiaramente identificabile. Ciò che i tecnici delle due scuderie hanno tentato di fare è stato recuperare, per quanto possibile, la downforce persa per via della rastremazione, grazie all’utilizzo di geometrie diversificate ai bordi.
I diffusori posteriori, invece, presenteranno delle derive più corte di 50 mm dal piano di riferimento, ad una distanza di 250 mm dall’asse longitudinale della macchina. La necessità di questa modifica è nata dalle perplessità sorte in merito all’efficacia del solo restringimento al fondo al fine di ridurre la deportanza.
Infine, l’ulteriore aggiornamento aerodinamico riguarda i profili alari, chiamati winglet, presenti all’interno dei condotti dei freni posteriori. Essi vedono una riduzione di lunghezza, precisamente da 80 mm a 40 mm, mentre le ali anteriori mantengono la lunghezza di 120 mm.
Tutti questi aggiornamenti aerodinamici portano ad una riduzione della deportanza, ossia il carico verticale generato sull’autovettura per via dell’interazione in velocità con l’aria. I tecnici FIA pensano così di ridurre lo stress meccanico sulle gomme Pirelli, giunte alla loro terza stagione dall’omologazione del 2019. Il costruttore di pneumatici milanese punta, inoltre, a portare in pista nel 2021 una gomma più robusta rispetto a quella della passata stagione.
Subiscono un aumento di peso minimo sia le vetture, sia le power unit. Nella fattispecie, le vetture passeranno dai 746 kg del 2020 ai 752 kg del 2021, mentre le power unit avranno come peso minimo 150 kg dal 2021, anziché 145 kg come nel 2020. Il motivo dietro questo cambiamento risiede nel fatto che non tutti i team hanno la possibilità di spendere ingenti quantità di denaro per alleggerimenti, anche minimi, alla carrozzeria.
I tecnici FIA hanno inoltre cercato di limitare lo scambio di informazioni tra team titolari e team clienti, viste le numerose polemiche sorte durante lo scorso anno per via della sospettosa somiglianza tra la monoposto Racing Point del 2020 e quella Mercedes del 2019. In particolare, era stato poi confermato che i cestelli dei freni della Racing Point RP20 2020 erano esattamente uguali a quelli della monoposto di Brackley della precedente stagione 2019, il che non è assolutamente permesso dal regolamento.
Rimane sempre valido il concetto di ispirazione di design, a patto che ciò si limiti ad una visione ad occhio nudo (cosa che probabilmente non potrà mai essere bandita) e che non implichi complessi algoritmi di generazione di superfici tridimensionali da semplici fotogrammi.
Da quest’anno verrà applicata una regola che porrà un tetto alle ore spendibili in galleria del vento per lo sviluppo di alcune componenti della vettura. Ciascuna squadra avrà a disposizione un numero di ore inversamente proporzionali al risultato ottenuto nel mondiale costruttori 2020.
Nell’ottica di rendere la Formula 1 sempre più sostenibile, il regolamento tecnico di quest’anno apre a materiali come lino, canapa, bambù e cotone. Non è tuttavia ancora chiaro come questi materiali possano essere impiegati dalle case sulle proprie autovetture.
A cura di Alessandro Riva