Audi Skysphere Concept: l’elettrica a “lunghezza variabile” da oltre 600 cv

Audi Skysphere Concept: l'elettrica a "lunghezza variabile" da oltre 600 cv

Audi Skysphere Concept: l'elettrica a "lunghezza variabile" da oltre 600 cv

A Pebble Beach ha debuttato ufficialmente un nuovo prototipo chiamato Audi Skysphere. Si tratta di una roadster completamente elettrica con passo vettura variabile in lunghezza. Grazie proprio all’interasse variabile, l’auto può assumere due configurazioni di guida: Granturismo e Sport. I componenti della carrozzeria, infatti, sono scorrevoli e consentono di allungare o accorciare il passo di 25 centimetri. Al contempo l’auto può variare l’altezza da terra di 10 millimetri.

Audi Skysphere - Fonte foto: ufficio stampa Audi
Audi Skysphere – Fonte foto: ufficio stampa Audi

A scegliere la modalità di guida e dunque la lunghezza della vettura è il conducente. In modalità Sport, l’auto riduce il passo e la lunghezza dell’auto si riduce a 4,94 metri. In alternativa, in modalità Granturismo, il passo aumenta e raggiunge i 5,19 metri di lunghezza. In quest’ultima modalità è utilizzabile la guida autonoma di livello 4. Lo spazio per i conducenti aumenta e dunque migliora l’abitabilità. L’auto, poi, è sempre connessa: i passeggeri possono condividere sui social il proprio tragitto condividendo foto scattate in tempo reale dell’abitacolo e dell’ambiente circostante. L’auto gestisce autonomamente anche la fase di parcheggio e della ricarica della batteria.

Audi Skysphere - Fonte foto: ufficio stampa Audi
Audi Skysphere – Fonte foto: ufficio stampa Audi

Audi Skysphere: l’ispirazione per il design arriva dalla Horch 853

Il debutto ufficiale è previsto per il 13 agosto 2021, ma già da oggi sono disponibili le immagini ufficiali. L’ispirazione per il design arriva dalla leggendaria Horch 853, una vettura degli anni Trenta, anch’essa lungha 5,2 metri. La Horch 853 presentava un abitacolo compatto e un cofano di dimensioni importanti. Le proporzioni e le dimensioni di ingombro dell’Audi Skysphere sono pressoché identiche.

Audi Skysphere - Fonte foto: ufficio stampa Audi
Audi Skysphere – Fonte foto: ufficio stampa Audi

Meccanicamente, invece, si tratta di due auto completamente differenti. Negli anni Trenta, sulla Horch fu adottato un 8 cilindri in linea da 5 litri, mentre la Skysphere è completamente elettrica. Infatti, tra il cofano anteriore e il parabrezza troviamo molti dei componenti legati alla propulsione elettrica, come l’on-board charger. Troviamo, inoltre, i servomotori, l’elettronica e i componenti meccanici per la gestione del passo variabile.

L’auto presenta cerchi in lega da 23 pollici e sfrutta pneumatici 285/30. L’impronta a terra è di dimensioni importanti, confermato anche dai passaruota “muscolosi”. Al posteriore il design unisce lo stile di una shooting brake e di una speedster. Sotto le superfici vetrate ci sono due borse da viaggio. Il frontale è caratterizzato da una griglia single frame con il logo Audi illuminato. Gli elementi a LED realizzano delle vere e proprie coreografie di benvenuto e di saluto quando l’auto viene aperta o chiusa. Anche in base alla configurazione del passo, cambia il design delle luci: il passo lungo è caratterizzato da uno stile, mentre quello corto da un altro.

Audi Skysphere - Fonte foto: ufficio stampa Audi
Audi Skysphere – Fonte foto: ufficio stampa Audi

La scheda tecnica

Come già anticipato, l’Audi Skysphere adotta un motore esclusivamente elettrico. Esso è posizionato al posteriore ed eroga 632 cv di potenza massima e 750 Nm di coppia. Anche la trazione è posteriore, mentre il peso della vettura è intorno ai 1800 chili (non leggerissima, ma neanche troppo pesante considerando il fatto che è elettrica e non è di certo un’utilitaria).

L’accelerazione da 0 a 100 km/h viene coperta in 4 secondi. Il pacco batterie costituito da diversi moduli sono posizionati prevalentemente al posteriore. C’è una piccola quantità di essi, però, che è posizionata tra all’interno del tunnel tra i sedili. La capacità è di 80 kWh ed è garantita un’autonomia superiore ai 500 km con il ciclo WLTP.

Lo schema delle sospensioni è a triangoli sovrapposti per entrambi gli assi. Anche il sistema di sterzatura è all’avanguardia: troviamo un sistema del tipo steer-by-wire a gestione elettronica senza connessioni meccaniche. Non c’è infatti, ad esempio, il piantone dello sterzo. Le sospensioni pneumatiche sono adattive sono a tripla camera e all’interno delle molle ogni camera può essere attivata singolarmente per una regolazione ottimale dello smorzamento.

Gli interni - Fonte foto: ufficio stampa Audi
Gli interni – Fonte foto: ufficio stampa Audi

La gestione dell’assetto è di tipo predittiva: ogni ruota viene caricata o scaricata a seconda delle condizioni di guida e delle esigenze. Principalmente ci sono una serie di sensori che raccolgono numerosi input, oltre che una videocamera anteriore che percepiscono anche le irregolarità del fondo stradale.

Audi Skysphere: guida autonoma di livello 4

La Skysphere è solo una delle tre versioni che verranno mostrate. Seguiranno l’Audi Grandsphere e Urbansphere. Tutte e tre saranno caratterizzate dalla guida autonoma di livello 4. Con questo livello di guida autonoma, talvolta, il conducente può far guidare l’auto autonomamente. Si tratta di frangenti in cui pedaliera e volante spariscono aumentando lo spazio occupabile dai passeggeri.

Audi Skysphere - Fonte foto: ufficio stampa Audi
Audi Skysphere – Fonte foto: ufficio stampa Audi

Una volta che i comandi di guida spariscono, lo stile ricorda l’Art Deco. I sedili sono rivestiti in microfibra realizzata con materiali riciclati. Gli interni ricordano la configurazione dei sedili di una prima classe di un aereo. Il cruscotto, i comandi touch e la console possono scorrere longitudinalmente se si vuole tornare a guidare. A quel punto i pedali e il volante riappaiono e sono completamente regolabili per adeguarsi al guidatore. Quest’auto punta tutto sull’effetto “Wow”.