Motorsport

Come faceva Michael Schumacher ad essere così terribilmente veloce?

Il canale YouTube Driver61 ha realizzato un anno fa un video che spiega le abilità e le tecniche che hanno reso Michael Schumacher una vera e propria leggenda nel mondo della Formula 1. In particolare l’analisi è stata incentrata sul suo modo di affrontare le curve. Ogni pilota e campione ha una tecnica specifica che lo avvantaggia al meglio sul resto dei piloti in griglia. Che si tratti dei traversi di Ayrton Senna, della guida aggressiva o della staccata estrema di Daniel Ricciardo, della gestione delle gomme di Sergio Perez, ogni pilota è completamente diverso a modo suo. Ognuno ha una certa tecnica e abilità che gli dà un vantaggio in qualcosa o li avvantaggia in determinate situazioni ed i piloti più leggendari hanno sempre avuto quella tecnica che li distingueva da tutti gli altri.

Nel caso di Michael Schumacher, oltre all’evidente talento, le sue abilità in curva hanno permesso alla leggenda di dominare. L’abilità principale è la sensazione, il senso e la capacità di Michael di conoscere il limite. Avere un’idea del limite con un’auto che va ben oltre i 300 km/h è un fattore che separa le leggende dai grandi piloti. Il 7 volte campione del mondo tedesco è stato in grado di avere una sensazione coerente o un sesto senso delle capacità e dei limiti della vettura su diverse piste e condizioni versatili. Ayrton Senna, Juan Manuel Fangio, Jim Clark, Lewis Hamilton, e così via, hanno la stessa abilità: riuscire a spingere la macchina oltre i limiti sapendo, però, quando tirarsi indietro.

Michael Schumacher

Michael Schumacher: l’importanza di conoscere i propri limiti

Sapere quando spingere i limiti e sapere quando trattenersi, è un’abilità importante in qualsiasi tipo di corsa. Se confronti Michael con i dati di altri piloti durante quell’era e periodo di tempo, vedrai come Michael mantiene il limite per più a lungo e fino in fondo. E questo valeva sia in qualifica che in gara.

Altri piloti hanno superato il limite prima e hanno perso tempo durante i giri successivi. Tuttavia, Schumacher superava i limiti delle sue auto. Avere un ritmo veloce e costante lo premiava registrando i giri più veloci. Tornava rapidamente alla condizione di acceleratore a tavoletta quando usciva dalla curva. Quando Michael andava sull’acceleratore, lo faceva in modo fluido, a differenza di piloti come Ayrton Senna che acceleravano in modo aggressivo. C’era palesemente una differenza nell’erogazione della coppia che era più brutale nel caso di Ayrton. Schumacher entrava lentamente in curva, per poi riaccelerare in uscita in modo fluido, risultando quasi gentile con l’auto, spingendola anche al di limite. Non è facile cogliere la tecnica di Michael ad occhio nudo, tuttavia, quando affrontava le curve, puoi individuare la tecnica che ha reso Schumacher così veloce grazie agli on-board.

Schumacher a Monaco

Se confronti lo stile unico di Michael Schumacher con lo stile di Johnny Herbert, sia dell’acceleratore che del modo di percorrere le curve, puoi notare che Herbert entrava in curva con più acceleratore di quello che usava Schumacher e poi frenava molto più bruscamente. Schumacher, invece, arrivava con meno “gas” e frenava in modo più “dolce”. La chiave principale è come mantenere la velocità e il limite costanti nelle curve. Si può notare che Schumacher faceva molte, innumerevoli micro correzioni, mantenendo l’auto al limite. Mentre quella di Johnny non era una guida vicino al limite, era molto più fluido rispetto al pilota tedesco. Era pulito in curva, ma era anche più lento. Nel video allegato a fine articolo, Schumacher aveva battuto Herbert in quella qualifica di diversi decimi di secondo. È una particolare tecnica di accelerazione che Schumacher usava mentre percorreva una curva che gli faceva guadagnare secondi durante le qualifiche dove contava di più.

Il 7 volte campione del mondo avrebbe anche apportato micro correzioni a metà e in uscita di curva, dimostrando di essere al limite assoluto e che la vettura era al massimo delle sue prestazioni e capacità. Per tutta la lunghezza del tracciato, poi, si può notare un fatto curioso di quando percorreva le curve. Nel video vengono mostrate alcune clip in cui Schumacher dà un primo colpo di sterzo verso l’apice della curva, poi tiene fisso il volante aprendolo anche leggermente, ma l’auto continua a curvare mantenendo la traiettoria. Non si tratta di un errore legato al sovrasterzo. Quest’ultimo in particolare fa perdere molto tempo e indica una brusca perdita di aderenza. Quella manovra in cui l’auto sembrava ad un certo punto curvare da sola, la si può apprezzare con diversi on-board.

Non è così semplice come si possa pensare, non si tratta solo di far curvare l’auto e raggiungere l’apice della curva. Per essere più veloce di chiunque altro ha bisogno di una profonda comprensione dell’auto, dei suoi limiti e delle sue capacità di curvare. Ogni leggenda e ogni pilota rivoluzionario aveva una tecnica unica che li rendeva speciali. Michael Schumacher aveva le qualità descritte in questo articolo.

Di seguito riportiamo il video originale che confronta telemetrie, on-board e altro ancora.