Mazzanti Evantra Pura: scopriamo la nuova supercar dell’azienda di Pontedera
La Mazzanti Evantra Pura è l’ultima variante della supercar toscana. Il teatro della presentazione è la XIII Florence Biennale Art+Design 2021, che si svolge dal 23 al 31 ottobre 2021. In questa occasione, il Museo del Design Toscano proporrà un’esposizione chiamata Eccellenza di Serie presso il padiglione Spadolini della Fortezza da Basso. Questo bolide Made in Toscana animato da un propulsore di origini statunitensi sarà realizzato in soli 5 esemplari, ognuno dei quali sarà unico, dato l’ampio ventaglio di personalizzazioni offerto ai clienti.
Mazzanti Evantra Pura: gli esterni
La variante Pura della Mazzanti Evantra si distingue dalle sorelle 771/781 e Millecavalli R per essere più elegante, mantenendo però le sue peculiarità. Pur avendo uno schema di base comune a molte supercar, ossia un motore centrale e la trazione posteriore, le proporzioni e le linee sono uniche, nate dalla mente di Luca Mazzanti, il fondatore dell’azienda. Gli ingombri sono insolitamente contenuti per una supercar: parliamo di una lunghezza di 4.325 mm, una larghezza di 1.955 mm e un’altezza di 1.255 mm.
La zona anteriore si fa notare per la grande “bocca” frontale, a cui sono affiancate ulteriori due prese d’aria laterali, e lo splitter. La presa d’aria è divisa in due sezioni, e in quella superiore l’aria viene convogliata in due canali che terminano nella parte alta del cofano, generando così del carico aerodinamico. La zona centrale inoltre è molto ribassata rispetto ai prominenti passaruota, ricordando così un’auto da corsa.
Il motore e le sue componenti ricevono l’aria tramite l’airscope superiore e le due prese laterali. La zona posteriore presenta uno spoiler, che genera anch’esso chiaramente del carico aerodinamico, gli sfoghi per l’aria calda e un grande doppio scarico. Da segnalare il meccanismo di apertura delle portiere, anch’esso piuttosto originale, dato che sono incernierate dentro e si aprono verso l’alto.
Dentro te la puoi cucire su misura
All’interno della Mazzanti Evantra Pura, che è omologata per due passeggeri, si respira un’atmosfera racing. La plancia è essenziale nelle forme ed è dominata dal display centrale disposto in verticale, al di sopra del quale troviamo la scritta Mazzanti. Le quattro bocchette del clima sono circolari e sporgenti dalla plancia, molto accattivanti. Il volante a tre razze, con la parte inferiore tagliata, può integrare luci a led per la cambiata e un display che mostra la marcia selezionata e altre informazioni utili nella guida sportiva.
La personalizzazione per il conducente è ai massimi livelli: è infatti possibile farsi cucire su misura non solo la posizione di guida ma anche, per esempio, le palette in fibra di carbonio in base alla forma delle proprie mani. I rivestimenti sono di altissima qualità: i pellami, totalmente naturali e trattati all’anilina, risultano essere morbidissimi al tocco.
La meccanica: 771 CV e un peso contenuto in meno di 1300 kg
La Mazzanti Evantra Pura è realizzata a partire da un telaio realizzato in parte in monoscocca in acciaio scatolato ad alta resistenza ed in parte in tubolare in cromo molibdeno. La sezione laterale dell’abitacolo è molto alta, a vantaggio della sicurezza degli occupanti in caso di urto laterale, e incorpora un roll-bar realizzato anch’esso in cromo molibdeno. Il motore e la trasmissione sono alloggiati in un semi-telaio, collegato alla monoscocca tramite 14 bulloni. La rigidezza del corpo vettura è elevata, equiparabile a quella di un’auto da corsa. Rispetto alle sorelle, la Pura guadagna in leggerezza. Infatti rispetto alla 771 perde 60 kg, per un peso risultante che scende sotto i 1300 kg.
Il cuore della Evantra Pura è un V8 in alluminio da 6,2 litri aspirato di derivazione americana che eroga 781 CV a 6.300 rpm. La coppia massima è invece di 910 Nm erogata a 4.300 rpm. Al V8 è abbinato un cambio manuale a sette rapporti. Le prestazioni, complice anche il peso di 1290 kg, e data la tanta potenza a disposizione, sono fotoniche: lo scatto 0-100 km/h è coperto in 2,9 secondi e la velocità massima supera i 360 km/h. L’impianto frenante è della Brembo e prevede dischi carboceramici da 380 mm con pinze a sei pistoncini all’anteriore e da 360 mm con pinze a quattro pistoncini al posteriore.