Ecco la prima Toyota elettrica: il suo nome è bZ4X
bZ4X è la prima automobile elettrica di Toyota (se si esclude la microcar C+Pod), nonché primo modello della nuova famiglia beyond Zero (da cui l’acronimo bZ), a cui faranno seguito altri sei modelli entro il 2025. Anticipata qualche mese fa dalla concept omonima, ne conserva tutti i tratti distintivi. Si tratta di una crossover dalle linee affilate, che si discosta da tutti gli altri modelli del marchio. La bZ4X, sviluppata in collaborazione con Subaru, ha come base la piattaforma e-TNGA pensata appositamente per modelli a batteria.
Stile e ingombri della Toyota bZ4X
A livello di dimensioni, la Toyota bZ4X non si discosta più di tanto dalla RAV4, rispetto alla quale vanta un’altezza complessiva inferiore di 85 mm, sbalzi più corti e un passo più lungo di 160 mm (noto vantaggio delle vetture elettriche):
- lunghezza: 4,69 m
- larghezza: 1,86 m
- altezza: 1,65 m
- passo: 2,85 m
A livello di stile la bZ4X si distingue dalle altre Toyota. A partire dal frontale, che si caratterizza per la forma cosiddetta “hammerhead”, con gruppi ottici sottili e paraurti parzialmente carenato, che presenta due piccole prese d’aria laterali, e due sottili griglie, una nella parte alta e una in basso. La griglia inferiore è dotata di un elemento mobile che si regola automaticamente per incanalare il flusso d’aria di raffreddamento alla batteria e aiuta a ridurre la resistenza all’avanzamento.
La vista laterale evidenzia le linee tese della bZ4X, che le conferiscono un certo carattere abbinate a dettagli come le modanature nere dei passaruota e il tetto a contrasto. La linea di cintura è bassa, l’altezza complessiva ridotta. Vi è un netto contrasto tra il sottile montante anteriore e quello posteriore, larghissimo alla base e che va a restringersi congiungendosi al padiglione, che scende di netto verso la coda, donando slancio al corpo vettura. Per migliorare l’aerodinamica, il fondo è completamente carenato.
La parte posteriore è piuttosto sportiva. Detto del lunotto molto inclinato, alla sua base è presente un piccolo spoiler, che dà ancora più sportività. Assieme al doppio spoiler sul padiglione, contribuisce a migliorare l’aerodinamica del veicolo. I gruppi ottici presentano una fascia a led a tutta larghezza che si estende fin sui lati della carrozzeria, e sono di grande impatto scenico.
Interni: l’ispirazione è la filosofia “lagom”
Per gli interni della bZ4X la Toyota si è ispirata alla filosofia svedese “lagom” che esprime qualcosa che è “dosato nella giusta misura: né troppo, né troppo poco”. L’impostazione della plancia riflette questa filosofia, con un aspetto essenziale ma non povero. Spicca il display centrale da 12 pollici parzialmente sporgente, alla cui base troviamo i comandi della climatizzazione e le bocchette dell’aria. Il tunnel centrale ha una sorta di ponte, in cui sono stati posizionati alcuni comandi e dei vani portaoggetti, di cui uno a scomparsa.
L’impostazione del posto guida può ricordare quella dei modelli Peugeot. La strumentazione digitale, racchiusa in uno schermo TFT da sette pollici, è in posizione rialzata rispetto al volante, che è a tre razze e ingloba una grande quantità di comandi. Sarà disponibile in un secondo momento anche un volante a cloche, denominato One Motion Grip, che verrà utilizzato sulle bZ4X dotate di steer-by-wire. Con questo sistema viene eliminato il collegamento fisico tra sterzo e ruote; l’angolo del pneumatico viene regolato con precisione in base alle intenzioni del guidatore. Tra i vantaggi di questo sistema vi sono l’eliminazione delle vibrazioni trasmesse dalle ruote e un minor ingombro dello sterzo rispetto alla soluzione più classica. Con questo sistema si può compiere il giro completo dando un angolo di soli 150 gradi.
Grazie al passo lungo dato dall’adozione della piattaforma e-TNGA lo spazio per le gambe è ai vertici della categoria per tutti gli occupanti e la distanza tra le due file di sedili è pari a un metro. Nonostante la forma spiovente del padiglione, lo spazio per i bagagli non manca. Il vano di carico, che ha il piano regolabile su più livelli, ha una capacità dichiarata di 452 litri con tutti i sedili in uso.
Una piattaforma tutta nuova e un’autonomia superiore ai 450 km
La piattaforma e-TNGA ha le caratteristiche comuni alle piattaforme per auto a batteria progettate da altri produttori (si pensi a Hyundai-Kia, o ai gruppi Volkswagen e Renault-Nissan per esempio). Parliamo quindi di una piattaforma flessibile, da cui si possono derivare modelli di diversi segmenti, caratterizzata da un interasse lungo e da un pacco batterie spalmato sul telaio tra gli assi anteriore e posteriore, sotto il pianale, come si può vedere dalle immagini. Questa disposizione ha il duplice vantaggio di abbassare il baricentro (ne beneficia il comportamento su strada della vettura) e di liberare spazio a bordo, sia per i passeggeri che per i bagagli.
Con la piattaforma e-TNGA, la Toyota ha puntato sulla rigidità della struttura nelle sue parti chiave, utilizzando tecniche come lo stampaggio a caldo. Le aree in cui si sono concentrati i maggiori sforzi sono quelle relative al pacco batteria, all’unità elettrica e relativo radiatore e alle sospensioni, sia anteriori che posteriori.
La Toyota bZ4X dispone di una batteria agli ioni di litio ad alta densità dalla capacità di 71,4 kWh che dovrebbe fornire un’autonomia di oltre 450 km, secondo il ciclo WLTP. Toyota prevede entro 10 anni di guida, o 240.000 chilometri, una riduzione delle prestazioni della batteria quantificabile in un 10% circa. Per quel che riguarda la ricarica, la casa dichiara che una carica dell’80% può essere raggiunta in circa 30 minuti con un sistema di ricarica rapida da 150 kW. Per aumentare l’autonomia, Toyota ha previsto l’implementazione di pannelli solari nel tetto, che nell’arco di un anno possono catturare una quantità di energia sufficiente a garantire ulteriori 1.800 km di autonomia. Si tratta di una soluzione proposta a pagamento. Il raffreddamento della batteria, per la prima volta su una Toyota, è ad acqua.
Toyota bZ4X, le motorizzazioni
La Toyota bZ4X verrà proposta in due versioni, una a trazione anteriore e una a trazione integrale. La bZ4X a trazione anteriore ha un motore elettrico posizionato anteriormente che sviluppa 204 CV e 265 Nm di coppia, consentendo un’accelerazione 0-100 km/h in 8,4 secondi e una velocità massima di 160 km/h. La versione a trazione integrale prevede l’installazione di un secondo motore sull’asse posteriore. In questo caso la potenza massima sale a 217,5 CV con 336 Nm di coppia; la velocità massima rimane invariata, mentre l’accelerazione 0-100 km/h è ridotta a 7,7 secondi. La bZ4X a trazione integrale risulta appena più pesante, 2005 kg contro i 1920 kg della versione a trazione anteriore.
La trazione integrale è stata sviluppata in collaborazione con Subaru, che vanta una grande tradizione in tale ambito, ed è dotata del cosiddetto XMode. Si tratta di un selettore di modalità di guida, per adattare la risposta dei motori alle diverse condizioni come neve/fango, neve alta e fango (sotto i 20 km/h). Nel XMode è stata implementata una ulteriore funzione denominata Grip Control per la guida in fuoristrada (sotto i 10 km/h).