Formula 1 e motorsport: ufficiale, i piloti russi potranno correre ma con bandiera FIA

Formula 1 e motorsport: ufficiale, i piloti russi potranno correre ma con bandiera FIA

Le ultime vicende verificare tra Russia ed Ucraina ai danni di quest’ ultima ha scosso il mondo dello sport. Mentre in altre discipline le squadre nazionali russe sono state squalificate dalle competizioni mondiali, in Formula 1 e nel motorsport in generale, i piloti russi potranno continuare a correre ma non con la bandiera russa.

Si tratta di una soluzione neutrale che consente a piloti come Mazepin, Kvyat e altri di poter continuare a competere nelle categorie automobilistiche mondiali e non buttare all’ aria una carriera di ragazzi poco più che ventenni (in alcuni casi anche minorenni).

Nel suo discorso di apertura all’incontro, il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha dichiarato: “Come sapete, la FIA sta osservando gli sviluppi in Ucraina con tristezza e shock e spero in una risoluzione rapida e pacifica della situazione attuale. Condanniamo l’ invasione russa dell’ Ucraina e il nostro pensiero è rivolto a tutti coloro che hanno sofferto a causa degli eventi in Ucraina. Vorrei sottolineare che la FIA, insieme ai nostri promotori, ha agito in modo proattivo su questo argomento la scorsa settimana e ha comunicato di conseguenza sulla Formula 1 , Formula 2, WTCR e International Drifting Cup. Una versione aggiornata dei diversi calendari internazionali FIA sarà presentata al meeting WMSC in Bahrain per l’approvazione“.

Nikita Mazepin, pilota della scuderia americana Haas
Nikita Mazepin, pilota della scuderia americana Haas con sponsor Uralkali (anch’esso russo)

Il comunicato stampa sulla partecipazione dei piloti russi

In conformità con le raccomandazioni del Comitato Olimpico Internazionale, i membri del Consiglio hanno approvato le seguenti decisioni da attuare con effetto immediato. Per le competizioni organizzate in Russia e Bielorussia, fino a nuovo avviso, saranno cancellate. Non si terrà nessun evento in quei territori. Inoltre, nessuna bandiera, simbolo, inno della Russia o Bielorussia saranno utilizzati nelle competizioni internazionali.

Allo stesso modo, nessuna squadra russa o bielorussa può partecipare alle competizioni internazionali. I piloti russi potranno correre sotto bandiera neutrale targata FIA. Infine, non potranno essere applicati simboli, colori e bandiere russe su auto, garage, equipaggi e così via.

Per quanto riguarda i rappresentanti della FIA, coloro che sono di nazionalità russa dovranno ritirarsi temporaneamente dai loro ruoli. Chiaramente, in accordo con quanto detto in precedenza, anche il Gran Premio di Russia di Formula 1 che si sarebbe dovuto disputare quest’anno a Sochi, è stato cancellato.

Il presidente russo al GP di Russia
Il presidente della Russia Vladimir Putin al GP di Russia di qualche anno fa

Il Presidente della FIA ha aggiunto: “Voglio ringraziare i membri del Consiglio per la loro pronta azione nel decidere queste misure nell’ interesse dello sport e della pace. Siamo solidali con Leonid Kostyuchenko, Presidente della Federation Automobile d’ Ukraine (FAU) e la più ampia famiglia FIA nel paese. Le misure adottate oggi riconoscono l’ autorità della FAU in Ucraina e sono anche in linea con le raccomandazioni formulate di recente dal Comitato Olimpico Internazionale. Stiamo discutendo attivamente con i nostri membri mentre continuiamo a estendere il nostro sostegno nel momento del bisogno. Speriamo sinceramente in una soluzione pacifica alle loro intollerabili difficoltà”.

Già in occasione dei test pre-stagionali dei giorni scorsi, poche ore dopo il caos realizzato dalla guerra tra Russia ed Ucraina, la Haas ha rimosso lo sponsor Uralkali da auto, garage e veicoli per la logistica in Formula 1. Non ci resta che aspettare e vedere se le acque si calmeranno. A quel punto, il Consiglio valuterà se riammettere la Russia e la Bielorussia nei campionati e quindi se i piloti potranno nuovamente correre sotto la propria bandiera. Allo stesso modo anche gli sponsor russi potranno continuare nel mondo del motorsport qualora la situazione dovesse migliorare e quindi evolvere verso una possibile tranquillità tra Russia ed Ucraina.