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Ferrari 360: l’ultima Ferrari con il V8 della famiglia Dino

Si tratta di un vero pezzo raro ai giorni d’oggi. Parliamo della Ferrari 360: una delle ultime Ferrari con cambio manuale e ultimo modello ad adottare il motore V8 della famiglia Dino. Dino era il soprannome del figlio di Enzo Ferrari deceduto prematuramente a 24 anni (il suo nome originale era Alfredo). Questa famiglia di propulsori debuttò come V6 da 2,0 e 2,4 litri per utilizzo stradale. Il V8 arrivò solamente negli anni Settanta. A differenza del 2,9 litri nella 308, la 360 ha una cilindrata di 3.586 centimetri cubici. Simile alla 355, questo gioiellino presenta doppie camme in testa che azionano cinque valvole per cilindro.

Il motore della Ferrari 360

Il motore ad aspirazione naturale della 360 (chiamato F131) conserva l’alesaggio di 85 millimetri del propulsore F129 della 355. A Maranello si passò da una corsa di 77 millimetri ad una di 79 millimetri. Ciò ha consentito di guadagnare 90 centimetri cubici in termini di cilindrata. Ferrari ottimizzò i sistemi di aspirazione e scarico per un migliore flusso, abbassando, inoltre, il rapporto di compressione da 11.1:1 a 11.0:1. Fu adottato il drive-by-wire con elettronica firmata Bosch.

Dotato di un albero motore piatto, l’ultimo Dino V8 venne realizzato in lega leggera mentre le bielle furono costruite in titanio. Nella Ferrari 360 Modena, così chiamata in onore della città natale di Enzo Ferrari, il propulsore F131 eroga 400 cv a 8.500 giri al minuto e 373 Nm di coppia a 4.750 giri al minuto.

Un cambio manuale a sei velocità veniva fornito di serie. Come optional, però, poteva essere richiesto il cambio al volante di derivazione F1. Le versioni dotate di doppia frizione erano dotate di paddle in fibra di carbonio per un impatto visivo senza precedenti. Con il cambio sequenziale al volante i tempi di cambiata erano di 150 millisecondi.

Ferrari 360

Come ci si aspetterebbe da una vettura sportiva di fascia alta la 360 adottava un differenziale a slittamento limitato. L’accelerazione da 0 a 100 km/h veniva coperta in 4,4 secondi, ben 3 decimi in meno rispetto alla 355. Scegliendo la versione con cambio sequenziale, era possibile limare altri 2 decimi portando il tempo a 4,2 secondi. Con un peso di 1.390 chili, la 360 Modena poteva superare i 295 km/h.

Lo stile e il design

La Ferrari 360 non ha i fari a scomparsa a causa delle norme sulla sicurezza dei pedoni sempre più stringenti. L’alluminio è utilizzato principalmente per i pannelli della carrozzeria mentre le minigonne laterali e i paraurti sono in fibra di vetro. La 360 poteva generare quattro volte il carico aerodinamico realizzato sulla 355. Questa vettura sportiva sfoggia un fondo piatto con estrattori sovradimensionati.

F360

Basata su un telaio tubolare monoscocca in alluminio leggero sviluppata in collaborazione con Alcoa, la 360 è sia più lunga che più larga della 355 ma più rigida del 40%. L’alluminio viene utilizzato anche per gli ammortizzatori adattivi Sachs progettati per adattarsi in base all’angolo di sterzata, all’accelerazione, alla frenata e alla velocità del veicolo. Sono presenti anche impostazioni dell’ammortizzatore Normal e Sport, barre antirollio anteriore e posteriore e doppi bracci trasversali con molle elicoidali.

Ferrari 360

L’auto cammina su cerchi da 18 pollici e 5 razze tipiche di quegli anni. In origine la gommatura era rigorosamente Pirelli. I dischi perforati e ventilati sono premuti da pinze a quattro pistoncini. Il controllo di trazione può essere disattivato per un divertimento maggiore, soprattutto in pista.

Ai lati del propulsore sono montati doppi serbatoi di carburante. Per quanto riguarda l’abitacolo, la 360 segna un cambiamento in meglio rispetto ai precedenti modelli con motore V8 della casa automobilistica italiana. Il volante dall’aspetto sportivo incornicia un contagiri da 10.000 giri/min. Il tachimetro indica 340 chilometri orari in metri. La Ferrari presentò la Spider al Salone di Ginevra del 2000 e quell’anno la Barchetta fu commissionata come regalo di nozze per Luca di Montezemolo.

La dotazione di serie prevedeva gli interni rivestiti in pelle mentre su richiesta i clienti potevano scegliere la regolazione elettronica dei sedili. La dotazione era completata con doppi airbag, aria condizionata, alzacristalli elettrici, impianto stereo con, a richiesta, il lettore CD.

L’ultima versione della serie, soprannominata Challenge Stradale, è stata presentata al Salone di Ginevra del 2003 con 425 CV e 373 Nm di coppia.

Interni Ferrari 360

Nel 2004, quando uscì di scena per fare spazio alla F430, la 360 vendette 17.653 esemplari in totale. La Modena con carrozzeria berlinetta conta 8.800 unità, la Spider con tettuccio in tela arriva al secondo posto con 7.565 esemplari e la Challenge Stradale conta solo 1.288 esemplari. Se vuoi vedere la mitica Ferrari 360 in azione, di seguito è pubblicato il video di una prova su strada fatta da Davide Cironi un po’ di anni fa.