Mazda: il 6 cilindri in linea sarà il suo ultimo motore a combustione interna
Chi segue il mondo dei motori sa benissimo che Mazda in questi decenni è sempre andata controcorrente in termini di motorizzazioni e soluzioni tecniche. Mazda è la casa automobilistica che più di tutte si è cimentata in esperimenti e cose fuori dal comune. Anche ai giorni d’oggi, mentre la stragrande maggioranza dei costruttori si sposta verso il downsizing (riduzione della cilindrata sfruttando la sovralimentazione), Mazda sta introducendo una nuova famiglia di grandi motori a combustione interna caratterizzati da un’architettura a sei cilindri in linea.
Però anche le cose più belle hanno una fine, un punto. Mazda sembra aver lasciato per ultimo il meglio: un 3.0 a benzina e un 3.3 diesel saranno le versioni definitive e di addio di Mazda nei confronti dei motori a combustione interna.
Mazda: cosa si prospetta per il futuro?
Parlando con Automotive News Europe alla presentazione della CX-60, Joachim Kunz, un membro senior dello sviluppo tecnico presso il centro R&D Mazda in Europa, ha dichiarato: “Questa sarà molto probabilmente l’ultima generazione di motori a combustione interna, quindi ci prepareremo per l’obiettivo atteso più difficile e quindi regolare utilizzando soluzioni di post-trattamento“.
Successivi investimenti saranno destinati ai propulsori Diesel per soddisfare le sempre più rigorose normative sulle emissioni. Mazda è fiduciosa che il suo Diesel soddisferà le normative Euro 7 anche se queste devono ancora essere finalizzate. La Commissione Europea dovrebbe formalizzare lo standard più severo a luglio, ma l’Euro 7 non entrerà in vigore prima della fine di questo decennio.
Molte case automobilistiche hanno già espresso le loro preoccupazioni su come le nuove legislazioni renderanno le auto con motori endotermici più costose per compensare i maggiori costi di ricerca e sviluppo necessari per rendere i motori più puliti ed ecologici. Il costruttore giapponese crede che ci sia ancora posto nel mondo dell’automobile per un sei cilindri.
Perché scegliere un motore 3.3 litri contro il downsizing?
Uno dei motivi per cui Mazda ha deciso di fare le cose in grande, scegliendo il 3.0 litri per il benzina e un 3,3 litri per il Diesel, è di dare agli ingegneri un po’ di margine per poter intervenire. “Avere un motore da 3,3 litri significa che vogliamo essere al sicuro per coppia e potenza“. Kunz stava parlando di come una legislazione più severa sui motori endotermici di solito si traduce in un calo di potenza e coppia. Tuttavia avere un propulsore da 3,3 litri aiuta Mazda a offrire ancora una potenza adeguata pur rispettando gli standard Euro 7.
I dettagli su quanto sarà potente il motore a benzina da 3,0 litri non sono stati divulgati, ma abbiamo i numeri del Diesel. Lo SKYACTIV-D eroga 228 cavalli di potenza massima e 500 Nm di coppia in versione standard. C’è anche un e-SKYACTIV-D con tecnologia mild-hybrid che vede aumentare la potenza a 251 CV e portare la coppia a 550 Nm.
Il Diesel arriverà in tutta Europa, ma forse non nel paradiso dei veicoli elettrici, cioè in Norvegia. Parlando del Vecchio Continente, molte case automobilistiche stanno gradualmente rimuovendo i loro motori endotermici dai Paesi Bassi. Kunz è fiducioso che il diesel da 3,3 litri sarà pulito quanto un quattro cilindri grazie a un processo di combustione altamente efficiente.
La cilindrata di 3,3 litri è interessante considerando che tutti gli altri produttori che vendono auto Diesel in Europa arrivano a massimo 3.0 litri di cilindrata. Il V8 da 4,0 litri TDI del Gruppo Volkswagen è stato ritirato un paio di anni fa. Solo il tempo ci dirà se questa sarà la scelta migliore, o se c’è speranza di rivedere qualcuna delle folli idee di Mazda che tanto piacciono agli appassionati.