Gli incentivi auto daranno respiro al mercato? E’ ciò che si augurano i concessionari che, dal 25 maggio, possono registrare sull’apposita piattaforma i contratti di vendita firmati a partire dal 16 maggio scorso, giorno della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto. Per quest’anno ci sono a disposizione 650 milioni di euro suddivisi su tre diverse tipologie di motorizzazioni: full electric, ibrido, tradizionale.
In queste settimane sono diverse le offerte auto nuove che gli aspiranti compratori possono consultare. Gli incentivi governativi favoriscono diverse fasce di prezzo che vanno dunque a selezionare diverse fasce di capacità di spesa. 220 milioni sono destinati alle auto elettriche “pure” che possono vantare delle emissioni tra 0 e 25 gr/km. Altri 225 milioni per le ibride plug-in comprese nella fascia 21-60 gr/km. Infine 170 milioni per le auto termiche a basse emissioni, vale a dire da 61 a 135 gr/km.
L’opinione più diffusa è che i primi fondi a sparire saranno quelli per le auto endotermiche. Per queste auto ci sono bonus pari a mille euro e il listino auto delle case costruttrici offre un’ampia possibilità di scelta. Tale bonus si può ottenere solo rottamando un’auto antecedente all’Euro 5.
Non esiste solo l’incognita “durata dei fondi”, ma anche quella dei tempi di consegna. Il contratto prevede che l’auto venga consegnata entro 180 giorni: lo prevede il decreto. Se il mezzo non viene immatricolato, il bonus dovrebbe decadere. Usiamo il condizionale, perché il ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha sottolineato, durante l’Automotive Dealer Day, che sarà trovata una soluzione.
Per le full electric, si prevede un bonus di 3000 euro per auto fino a 35.000 euro. A questi, si possono aggiungere altri 2000 euro se si rottama un mezzo inferiore a Euro 5. Per le ibride, invece, la fascia di prezzo arriva fino a 45.000 euro e il bonus è di 2000 euro a cui se ne possono aggiungere altri 2000 se si rottama un veicolo.