L’Aprilia RS-GP 2022 e la novità portata al Mugello
Nel paddock della MotoGP l’Aprilia RS-GP 2022 ha catturato l’attenzione per una novità aerodinamica montata sulla moto del collaudatore Lorenzo Savadori, wild card in occasione del GP del Mugello. Si tratta di un elemento montato sul codone del prototipo di Noale che è considerabile come un alettone in grado di generare carico aerodinamico, di chiara ispirazione Formula 1. Si tratta di una prima volta per una MotoGP. Come ben sappiamo, l’alettone posteriore è un elemento molto collaudato nel mondo dell’automobile, a differenza di quello motociclistico.
I benefici dati dall’ala posteriore
Colui che ha studiato questa soluzione è il direttore tecnico Romano Albesiano, che ai microfoni di Sky Sport ha dichiarato: “L’ala è un tentativo di dare carico soprattutto nella prima parte di frenata ad alta velocità, dove la moto è quasi sempre limitata dal ribaltamento in avanti: più hai carico dietro, più riesci a mettere forza frenante a terra“. Tradotto, significa dare più stabilità in fase di frenata e consentire al pilota di approcciare la curva con una maggiore velocità in ingresso, con i relativi benefici in termini di tempi sul giro. È da precisare il fatto che è stato possibile studiare e installare questa ala posteriore per via di un buco normativo che non pone sostanzialmente limiti di alcun tipo nella zona del codone.
Facendo più attenzione, si può notare l’accurato studio aerodinamico che ha coinvolto il codone stesso, di forma diversa rispetto a quello classico che troviamo sull’Aprilia RS-GP 2022. Infatti la sua forma è più rastremata al fine di ottimizzare il flusso aerodinamico, con la creazione di due canali, a dimostrazione degli elevati livelli raggiunti anche in MotoGP dal punto di vista della ricerca aerodinamica.
La ricerca delle massime prestazioni e i contro dello sviluppo dell’aerodinamica
L’esasperazione dell’aerodinamica ha dei chiari benefici prestazionali anche sulle moto, ma al contempo, come dichiarato alcuni piloti, ha tra i contro una maggiore difficoltà nei sorpassi (proprio come avviene in Formula 1). Ciò vale in particolare per la Ducati – vedi le alette, introdotte proprio dalla casa di Borgo Panigale – e per l’Aprilia stessa, che da qualche anno portano regolarmente nuove soluzioni aerodinamiche che portano le MotoGP a essere ancora più incollate a terra e ad alzare sempre più l’asticella delle prestazioni. Un esempio che riguarda proprio l’Aprilia RS-GP è la carena che integra una sorta di alettone con due profili alari.
Rimarrà ora da vedere come verrà accolta questa nuova soluzione e se farà scuola nel caso dovesse risultare efficace. Non è da escludere una possibile messa al bando dell’appendice, nonostante il buco normativo precedentemente citato. Si scoprirà solo