La Lightyear 0 si avvia alla produzione di serie dopo uno sviluppo che è durato ben sei anni. Lightyear è una start-up olandese nata proprio con l’obiettivo di arrivare a produrre in serie una vettura elettrica che fa un esteso uso dei pannelli solari. La Lightyear 0 fu presentata per la prima volta nel 2019, e passati questi tre anni, si appresta a essere realizzata in una tiratura limitata di soli 946 esemplari, che saranno venduti a un prezzo unitario di 255.000 euro.
Ciò che caratterizza la Lightyear 0 è la presenza di 5 m2 di pannelli solari brevettati a doppia curvatura sul tetto e sul cofano dell’auto. Questi danno alla Lightyear 0 la possibilità di ricaricarsi utilizzando l’energia solare e, in estate, coprire completamente il tragitto medio di lavoro. Passando ai numeri, l’azienda assicura che, con l’energia catturata attraverso i pannelli solari (fino a 1,05 kW di carica costante), la Lightyear 0 guadagna fino a 70 km di autonomia al giorno. Se consideriamo un intero anno, si possono ottenere in questo modo – a seconda anche del clima – tra i 5000 e gli 11000 km di autonomia in più. Questa tecnologia viene utilizzata dalla Toyota sulla bZ4X, ma in quel caso si parla di soli 1800 km di autonomia aggiuntivi (solo il tetto può essere rivestito, a richiesta, coi pannelli solari).
La soluzione dei pannelli solari fotovoltaici così estesi ha anche il non trascurabile vantaggio di rendere sensibilmente meno dipendente l’auto dalle prese di ricarica. In ogni caso, l’azienda sostiene che, con una tradizionale ricarica a casa, si può accumulare un quantitativo di energia sufficiente a raggiungere ben 625 km di autonomia. Le prestazioni sono da vettura tranquilla: lo 0-100 km/h è coperto in 10 secondi e la velocità massima è di 160 km/h. Per quanto riguarda i consumi la casa ha dichiarato un consumo di 10,5 kWh per 100 km a una velocità autostradale di 110 km/h.
Il ragionamento della Lightyear è chiaro: investendo in modo così massiccio sull’utilizzo dei pannelli solari è possibile ridurre la capienza delle batterie, andando così a risparmiare peso, uno dei talloni di Achille delle auto elettriche. Lo spiega bene Lex Hoefsloot, co-fondatore e CEO, in un discorso più ampio in cui parla anche del futuro prossimo in cui aumenteranno le auto elettriche circolanti:
“Le auto elettriche sono un passo nella giusta direzione. Entro il 2030, possiamo aspettarci 84 milioni di veicoli elettrici sulle strade della sola Europa. Però l’accesso alle stazioni di ricarica non terrà il passo con la domanda di auto elettriche. Per ridurre al minimo la ricarica della spina e massimizzare l’autonomia, la strategia del settore, finora, è stata quella di aggiungere batterie. Ciò aumenta la quantità di carbonio prodotta e, a sua volta, aumentano il peso e la necessità di stazioni di ricarica ad alta potenza. La nostra strategia ribalta questo approccio. Lightyear 0 offre più autonomia con meno batteria, riducendo il peso e le emissioni di CO₂ per veicolo”.
E in effetti la Lightyear 0, nonostante le dimensioni importanti – è lunga 5,08 m, larga 1,97 m e alta 1,44 m – pesa “solamente” 1575 kg (la Toyota bZ4X, ad esempio, pur essendo più compatta pesa intorno ai 2000 kg). Le batterie gravano relativamente poco sul peso, grazie al fatto che si è lavorato duramente per massimizzare la densità di energia per chilogrammo di peso (60kWh in 350kg).
Concorre al raggiungimento di un’elevata efficienza della Lightyear 0 l’aerodinamica raffinata, certificata dal dato del Cx di 0,19 e favorita dalla forma fastback della carrozzeria, con una parte posteriore particolarmente spiovente. Per migliorare ulteriormente l’efficienza aerodinamica sono presenti le coperture dei cerchi per ridurre al minimo le turbolenze e una parziale carenatura delle ruote posteriori. I pannelli esterni della carrozzeria dell’auto sono realizzati con carbonio riciclato, un tocco di ecologia che ritroviamo poi anche nell’abitacolo.
Gli interni della Lightyear 0 sono improntati al minimalismo e sono realizzati quasi interamente con materiali riciclati. Le forme sono semplici, con quasi tutte le funzioni che si gestiscono dal generoso display centrale da 10,1 pollici. Tra i materiali utilizzati spiccano la pelle vegana per i sedili, il PET riciclato a partire dalle bottiglie e le palme di rattan. L’abitacolo è accogliente e spazioso. Può ospitare cinque passeggeri e lo spazio per i bagagli è di ben 640 litri. All’interno non mancano i protaoggetti, per un totale di 12 litri utili.