Se oggi diamo un’occhiata ai titoli dei principali giornali sportivi, in primis la mitica Gazzetta dello Sport, oppure ai servizi dei vari telegiornali e ci si concentra sul settore motori, allora, la domanda riguarda sempre e solo la F1: la Ferrari può credere nel titolo?
Ma cerchiamo ora di non addentrarci più di tanto in quello che succede dalle parti del cavallino rampante, ma bensì andiamo un po’ sul leggero. Vediamo ora assieme cinque curiosità che, forse, non conoscevate sul fantastico mondo della Formula 1!
Siamo nel 2012 e, dopo due anni di assenza, in casa Lotus ritorna quel fulmine finlandese che prende il nome di Kimi Raikkonen. In aria permaneva ancora una certa aria di scetticismo sulle capacità del pilota, ma Gérard Lopez pensò comunque di dargli un “incentivo” non da poco.
Alla firma del nuovo contratto, infatti, Lopez inserì una clausola che prevedeva un bonus di circa 50.000 Euro per ogni punto che il pilota avrebbe portato a casa. Beh, la risposta di Raikkonen non si fece certo attendere e nelle stagioni che seguirono ne portò a casa ben 390 per un bonus di quasi 20 milioni di Euro. Alla fine venne pagato in parte e tutto si sistemò con un accordo tra il pilota e la Lotus.
La prima pilota donna fu la campana Maria Teresa De Filippis (1926 – 2016), figlia di un conte che ovviamente stravedeva per le gare automobilistiche. La sua carriera comincia già in tenera età, a cinque anni, e la prima vittoria arriva poco tempo dopo, a 8.
Negli anni Quaranta partecipa ad una corsa dietro l’altra al volante della sua Fiat Topolino. Detta anche “Pilotino” per la sua corporatura minuta, la De Filippis ebbe alcuni problemi negli anni Cinquanta per quanto riguardava le iscrizioni ai tornei (vi lasciamo immaginare il motivo). La sua carriera termina ufficialmente nel 1959 con la morte del pilota Jean Behra, lo stesso che le costruì la Porsche Formula 2, avvenuta in pista.
Nella Formula 1, così come in tutti gli altri sport e Guinness dei Primati, è sempre interessante vedere come la competizione e la spettacolarità non sembrano conoscere età. Tra i piloti più “anziani”, e rimarchiamo le virgolette, ad aver vinto un titolo c’è di sicuro l’argentino Juan Manuel Fangio. Nel 1957, infatti, a 46 anni il pilota argentino si porterà a casa il suo quinto ed ultimo titolo mondiale concludendo così la sua carriera in bellezza. Mica male come risultato, non trovate anche voi?
E per quanto riguarda i giovani piloti? È presto detto! Leclerc esordì a 21 anni, Rodriguez a quasi 20, ma per quanto riguarda le vittorie? Naturalmente il primato spetta a Vettel che inaugura la sua carriera nel 2010 a poco più di 23 anni!
Se andiamo a considerare che ci sono 20 piloti in gara e che ognuno di loro, in media, fa da uno a tre pit stop con un cambio di quattro gomme allora, sempre in media, si arriva alla bellezza di 240 pneumatici a gara!