Sebbene viviamo in una società tecnologicamente avanzata, dove i media dedicano tanto tempo e spazio ai veicoli ecocompatibili, per il vero appassionato di auto è sempre un grande piacere trovare un’azienda che combini l’ingegneria Old School con l’innovazione tecnologia. L’auto che unisce entrambi gli “universi” risponde al nome di Rodin FZero. Prima di dirti di più sul progetto, dovremmo presentarti il costruttore che l’ha realizzata. Questa azienda potrebbe non essere un nome familiare. Tuttavia ha ottenuto pareri favorevoli dagli addetti ai lavori, piloti inclusi. Il loro primo modello realizzato si chiama Rodin FZED e ha sbalordito i fanatici del track-day con la purezza del design, le prestazioni e il peso leggero che assicurano caratteristiche di guida sublimi. La Rodin FZED non è l’auto originale costruita da zero ma una completa evoluzione del progetto Lotus T125, acquistata da Rodin Cars nel 2016.
Tuttavia, Rodin non si è limitata ad utilizzare i telai avanzati, a ribattezzarli e a venderli come auto proprie. Al contrario, gli ingegneri di Rodin hanno speso molto tempo e sforzi per riprogettare in modo significativo numerosi aspetti del veicolo per migliorare le prestazioni e ridurre la massa. Molti componenti del telaio sono stati anche sostituiti con parti in titanio sviluppate internamente. Il risultato è stato il veicolo ancora più leggero che ora pesa 609 chilogrammi (per un’auto non verniciata), in calo rispetto ai 650 kg originali. Alimentata dal venerabile motore Cosworth V8 da 3,8 litri (tipo GPV8) con 675 CV, la Rodin FZED vanta un rapporto peso/potenza di oltre 1100 CV per tonnellata.
Dopo il successo della Rodin FZED, il fondatore dell’azienda ha deciso di creare una nuova base a Donington Park, il fulcro della scena del motorsport britannico e la Mecca per tutti i piloti di auto da corsa che sono i suoi clienti dedicati e lavorare ad un nuovo progetto. Il nuovo modello prende il nome di Rodin FZero e ha le sembianze di una Batmobile. Si tratta di un’auto omologata per l’utilizzo esclusivo su pista, ideale per i track day. Il cuore pulsante di questa vettura è un V10 4.0 litri biturbo abbinato al motore elettrico. La potenza combinata raggiunge quota 1.176 cv e i 1.026 Nm di coppia.
Il propulsore è stato sviluppato da zero grazie anche alla collaborazione con Neil Brown Engineering. Il solo motore a combustione interna può erogare 1000 cv di potenza e 910 Nm di coppia da inviare alle ruote posteriori tramite un cambio automatico al volante ad 8 marce, raggiungendo una velocità massima di rotazione di 10 mila giri al minuto. L’obiettivo è stato quello di realizzare un motore V10 quanto più leggero e compatto possibile: il risultato? Pesa appena 125 chili. L’auto al completo, invece, pesa 698 chili.
Il V10 utilizza un albero a gomiti piatto, comunemente utilizzato nei motori da corsa e ad alte prestazioni. Si tratta di un albero a gomiti che consente di raggiungere elevati regimi di rotazione. Tuttavia, quando si dispone di un motore V8 con albero piatto, le vibrazioni sono troppo brusche e influiscono sull’esperienza di guida. Se si opta per un’unità V12, il blocco motore è spesso troppo lungo, il che significa che il motore è più pesante e anche le sollecitazioni sull’albero motore sono maggiori. Il V10 era la soluzione perfetta; un’unità molto equilibrata in grado di raggiungere i 10.000 giri/min (con l’ausilio di un sistema di iniezione diretta del carburante ad alta pressione) con un’erogazione di potenza regolare, ideale per una guida precisa.
Il motore è stato ulteriormente sviluppato per essere compatibile anche con componenti in titanio stampate in 3D. A livello di dimensioni, quest’auto è lunga 5,50 metri, larga 2,20 metri e alta 1,13 metri. Per quanto riguarda l’impianto frenante, troviamo dischi carboceramici da 380 mm sia all’anteriore che al posteriore. Rodin, inoltre, afferma che la FZero riuscirà a generare 4.000 chili di deportanza e raggiungere una velocità massima di 360 km/h. Di Rodin FZero ne saranno realizzate solo 27 e ognuna di esse costerà 2,2 milioni di euro. Successivamente è prevista la realizzazione anche di una versione omologata per l’utilizzo su strada.