Automobili Maggiore, azienda toscana con sede a Forte dei Marmi (LU), nata nel 2019 da un’idea del fondatore Gianluca Maggiore, attiva nella creazione di vetture uniche o in serie limitata realizzate con metodologie artigianali per dare la massima possibilità di personalizzazione, ha fatto il suo debutto al “Concours of Elegance”, l’evento automobilistico internazionale dedicato alle auto più belle e rare al mondo, che si svolge dal 2 al 4 settembre nella lussuosa cornice di Hampton Court Palace, nel Regno Unito con la GranTurismO.
Automobili Maggiore trasforma auto classiche in vetture uniche. Questo processo si chiama Restomod: lo stile originale di una vettura iconica del passato viene mantenuto intatto sia esteticamente che negli interni, mentre si apportano modifiche alla meccanica allo scopo di rendere più moderna la vettura. Troviamo inoltre tutti i sistemi di sicurezza necessari alla guida su strada, potenziando motore, freni e assetto. È una chiara unione tra lo stile Old School e le prestazioni delle vetture moderne. piacere di guida “vecchio stile” dell’auto originaria, nel caso della Progetto M, una Ferrari 308 GTS Quattrovalvole, senza snaturare l’impostazione originale, ma concentrandosi su un restyling rispettoso del modello di partenza, per rendere un’icona veramente speciale.
Meno di due anni fa Automobili Maggiore lanciava il progetto M (Magnum), primo progetto restomod su base Ferrari al mondo. La base usata è stata quella di una 308 GTS Quattrovalvole. La re-interpretazione della Ferrari 308, pur completamente ridisegnata e re-ingegnerizzata in fibra di carbonio, è infatti molto simile alla vettura originale degli anni ‘80. Oggi, Automobili Maggiore, in occasione di “Concours of Elegance” ha svelato il suo secondo progetto: GranTurismO.
Con GranTurismO, l’azienda ha deciso di seguire un approccio più aggressivo in termini di stile, design e performance. L’ispirazione viene dalla 288 GTO, la prima vera Supercar Ferrari e punta massima dell’evoluzione della 308. La GranTurismO nasce dall’esigenza di soddisfare le richieste di quei clienti che amano gli anni ’80, ma che cercano atmosfere più “hardcore” rispetto al Progetto M. Sotto il cofano della GranTurismO troviamo un motore turbo da 600 CV.
GranTurismO nasce dalla volontà di celebrare due miti: il primo motore turbo della Ferrari, nato nel 1982 e l’ingegner Nicola Materazzi, colui che ha progettato capolavori come 288 GTO, GTO evoluzione, F40, EB110 ed Edonis. L’ingegnere Materazzi, che purtroppo è scomparso in questi giorni, ha portato i motori turbo a un livello di performance senza precedenti, lavorando sia sui motori di Formula 1 sia su quelli di vetture stradali. Non era solamente un motorista, ma un ingegnere a 360 gradi che progettava anche telai e carrozzerie, sviluppando da zero vetture incredibili come la famosissima F40.
Già dopo i primi colloqui l’ingegnere Materazzi era rimasto positivamente colpito dalla realizzazione del Progetto M, proponendosi di supportare l’impostazione e lo sviluppo di questo nuovo progetto nonostante le sue condizioni di salute non fossero ottimali. Sfortunatamente il Signor Materazzi non ha potuto assistere al lancio di questa nuova vettura.
Il telaio riprende quello della famiglia 208-308-328 il quale viene completamente restaurato e rinforzato per sostenere i nuovi livelli di sollecitazione. A questo viene collegato un sottotelaio per ancorare il motore montato in posizione longitudinale e il nuovo cambio manuale a 6 marce.
Le carreggiate sono state allargate sia all’anteriore sia al posteriore. Le sospensioni sono completamente nuove nella geometria e verranno realizzate in Ergal, una lega di alluminio di derivazione aeronautica per avere una migliore risposta alle sollecitazioni dinamiche insieme a un minor peso, a tutto vantaggio dell’handling della vettura. A queste verranno abbinate molle e ammortizzatori regolabili e un impianto frenante racing firmato Brembo.
Il motore di base è il V8 originale Ferrari, del quale verrà mantenuto il basamento, mentre sono in fase di completa riprogettazione le teste per accogliere il nuovo sistema di aspirazione: sarà del tutto inedito con un sistema attualmente utilizzato solamente nei motori da competizione di più alto livello con tamburi rotanti gestiti elettronicamente e intercooler aria/acqua direttamente alloggiati nel collettore di aspirazione in modo da migliorare la risposta del motore al richiamo dell’acceleratore e ridurre il lag di risposta nel cambio marcia. Anche dal punto di vista estetico, la soluzione proposta consentirà di unire l’estetica dei motori aspirati con trombette di aspirazione e treno iniettori a vista con le performance dei motori turbocompressi. E questo grazie a un plenum in carbonio specificatamente progettato e con inserti in materiale trasparente resistente a elevate pressioni e temperature e posizionati nell’estremità del plenum monolita.
Il posizionamento del motore nel vano sarà di tipo longitudinale sia per una miglior distribuzione di masse e carichi termici sia per garantire la simmetria del motore all’interno del suo alloggiamento. In termini dimensionali il propulsore trasformato – grazie al sistema di lubrificazione a carter secco e al rifacimento di sotto-basamento, coppa olio, cam carriers, carter distribuzione, collettori di aspirazione e scarico e giro cinghia servizi – avrà un ingombro inferiore di circa il 30% in tutti gli assi rispetto al motore di origine.
In termini assoluti di densità di potenza, massa, potenza specifica areale e ingombri il propulsore sarà in linea con le specifiche dei propulsori V8 leader nelle competizioni GT3 (488GT3 etc), potendo però, rispetto a questi ultimi, godere di alcune soluzioni tecniche esclusive, quali il sistema di sovralimentazione sequenziale-selettivo bi-turbo e il doppio sistema di alimentazione sviluppate da Italtecnica, azienda che è da quasi 30 anni nel settore delle competizioni sportive e della sperimentazione motori. Grazie a questo innovativo sistema di sovralimentazione, che fa confluire i gas di scarico di entrambe le bancate su un turbo ai bassi carichi e su entrambi i turbo agli alti carichi, permette di utilizzare due grandi gruppi turbocompressore, così da sviluppare 600 cv di potenza massima, ma anche una notevole coppia ai bassi regimi in assenza di ritardi di risposta.
L’intera vettura è stata completamente ridisegnata ispirandosi alla 288GTO e tutta la carrozzeria sarà realizzata in fibra di carbonio. All’anteriore lo spoiler basso, insieme alla bocca squadrata, richiamano fortemente lo stile degli anni ’80, così come la striscia di LED per i fari diurni e gli iconici fari a scomparsa che in questa reinterpretazione sono più piccoli degli originali e utilizzano una coppia di faretti alogeni di ultima generazione incastonati in due tubi di carbonio.
I parafanghi hanno volumi importanti, ma sono stati alleggeriti da nervature che accentuano la sensazione di forza di tutta l’autovettura insieme alla rastrematura della zona portiere che porta ad avere la forma a coca-cola nella vista dall’alto, tipica delle vetture da Formula 1.
Le prese d’aria, molto importanti per l’alimentazione e il raffreddamento del motore, sono molto ampie: 3 su ogni lato e realizzate con una forma più moderna e squadrata. La presa principale sulla porta ha origine sulla nervatura alta della spalla e conferisce dinamicità a tutta la fiancata, quella dietro al finestrino laterale ha un volume tridimensionale che ne enfatizza il carattere e la terza è nascosta nella parte finale della minigonna. Al posteriore l’estrattore domina la parte bassa, mentre nella parte alta i fari incastonati in dei piccoli vulcani vengono come tagliati a metà da una fascia di materiale lucido, a richiamare concetti delle più recenti produzioni di Maranello. Il cofano motore è imponente e lo spoiler posteriore può essere implementato con dei piccoli nolder che ne accentuano la sportività. Le “branchie” sono un tratto distintivo che ritroviamo sia sul cofano anteriore sia su quello posteriore e sui fianchetti posteriori per aumentare l’evacuazione di calore dal vano motore.
Sulla parte anteriore una reinterpretazione moderna delle griglie delle vetture di origine permette l’uscita dell’aria calda che investe il radiatore. I cerchi in lega da 18”, disegnati appositamente per la GranTurismO, reinterpretano il concetto della stella a 5 punte, ma con un Design 3D più moderno e ricercato. Gli interni sono moderni ma con richiami vintage e, ovviamente, saranno completamente personalizzabili nei materiali, nei colori e negli accessori.
La Maggiore GranTurismO verrà prodotta in un numero limitato di unità e ogni modello sarà realizzato seguendo le specifiche del cliente e corredato da uno libro che ne ripercorrerà la storia, rendendo di fatto unico ogni esemplare prodotto.