Quando si parla di Lotus si pensa subito alla vocazione sportiva: il Marchio inglese, infatti, oltre ad ideare da sempre vetture “grintose”, ha corso anche diverse stagioni in Formula Uno con diversi campioni, tra cui Ayrton Senna e Kimi Raikkonen. Questo contesto storico, dunque, non poteva essere dimenticato, così, il 15 Settembre presso Garage Italia Milano, sono state presentate le vetture che rappresentano l’innovazione della Casa: Emira, Evija ed Eletre, quest’ultimo il primo hyper-SUV al mondo completamente elettrico.
Dopo un apprezzato aperitivo di benvenuto offerto all’entrata di Garage Italia, lo staff Lotus ha invitato gli ospiti ad accomodarsi nella sala della presentazione, dove le vetture, ancora coperte ovviamente, erano immerse nel suggestivo contesto del locale, del quale parleremo più tardi raccontando alcune curiosità.
Ad aprire l’evento è stato Giuseppe Mele, responsabile del marketing europeo, il quale, dopo aver ringraziato tutti della presenza, si è riferito alla storia sportiva del Marchio, punto cardine per lo sviluppo concettuale e tecnico della nuova gamma.
La parola è stata poi ceduta a Peter Horsbury, capo del design, il quale ha spiegato in maniera interessante ed “interattiva” la storia dell’automobile dalle origini fino ai giorni nostri, facendo capire così quali sono i concetti base dei nuovi modelli. Infine, il compito di svelare le vetture è stato di Ben Payne, ovvero il direttore in ambito tecnologico. Proprio lui, infatti, ha esposto alcuni aspetti tecnici delle vetture, come gli studi aerodinamici e motoristici.
Il discorso di Payne ha concluso la parte iniziale della serata, dando così, da quel momento, la possibilità di ammirare le auto da vicino. Andando con ordine, iniziamo con la Evija, il primo modello Lotus ad avere propulsione completamente elettrica. La vettura infatti monta 4 motori elettrici (1 per ruota) che, complessivamente, sviluppano 1500 kW, ovvero circa 2000 cv, spingendo la vettura alla velocità di 320 km/h. Il dato impressionante, però, è un altro: la Evija ci impiega 9.1 secondi da 0 – 300 km/h, mentre lo 0 – 100 km/h è stimato sotto i 3 secondi; tutto ciò avviene anche grazie ad una coppia massima di 1700 N/m, mentre la trazione è integrale.
La vettura, lunga 4469 mm, larga 2000 mm ed alta 1122 mm con un peso di 1680 kg, ha un’estetica molto interessante basata, soprattutto, sulle funzioni aerodinamiche, con la presenza di diverse prese d’aria e condotti. Il retrotreno, in particolare, è unico nel suo genere, con vistosi estrattori d’aria uniti ad un’ala mobile superiore che si aziona alle alte velocità; al posteriore si nota anche l’accattivante disegno dei fanali, sottili ed arrotondati. Altro aspetto interessante sono gli interni, avveniristici e con stile racing, in cui la fibra di carbonio è il materiale più utilizzato; il volante ricorda le vetture da corsa mentre il tunnel centrale presenta il pannello dei comandi con una forma particolare.
I cerchi sono in magnesio, da 20” all’anteriore e da 21” al posteriore, mentre gli pneumatici sono sviluppati insieme a Pirelli. Interessante è inoltre la possibilità di personalizzare diverse componenti della carrozzeria, degli interni ed altri dettagli in generale. Questo avviene anche grazie al fatto che l’Evija è prodotta manualmente nella storica sede di Hethel, in 130 esemplari a partire dal 2020.
Proseguendo in ambito di motorizzazione elettrica, parliamo di Eletre, il primo hyper – SUV al mondo completamente elettrificato. Esso è equipaggiato di 2 motori elettrici da 450 kW, ovvero 600 cv, che alimentano tutte e 4 le ruote e spingono l’Eletre a 260 km/h, con uno 0 – 100 km/h in 2.95 secondi; l’autonomia stimata è di 600 km. Anche per questo modello, l’aerodinamica è uno dei concetti cardine della vettura: molte funzionalità, infatti, derivano dall’ esperienza ereditata da Evija ed Emira (descritta successivamente), migliorate con condotti e forme particolari della carrozzeria “Carved by air”, “scolpita nell’aria”. Da notare, ad esempio, le scanalature sul cofano anteriore e sulle fiancate, dove il flusso viene convogliato fino al condotto del passaruota posteriore, donando fluidità alla vettura oltre ad ottimizzare baricentro e stabilità.
La linea, come detto, è accattivante quanto pulita, anche grazie alle telecamere di dimensioni contenute, anziché gli specchietti retrovisori, ed ad alcuni sensori radar che sono integrati alla carrozzeria; nello specifico, l’Eletre monta un sistema LIDAR avanzato, tecnologia di altissimo livello che consente alla vettura di parcheggiare e dirigersi autonomamente verso la posizione del proprietario. Le dimensioni della vettura ovviamente non sono ridotte trattandosi di un SUV, con una lunghezza superiore ai 5 metri, larghezza poco più di 2 metri ed altezza di 1,60 metri circa, donando però spazio all’interno.
Per quanto riguarda gli interni, infatti, si ha un’ottima abitabilità unita a diverse comodità, tra cui un ormai classico schermo touch screen centrale sulla plancia insieme uno posteriore per i passeggeri. Un aspetto interessante riguardante gli interni è anche la qualità dei materiali, con l’utilizzo di tessuti sintetici altamente resistenti e miscele di lana leggere e sostenibili. Inoltre, la fibra di carbonio è ampiamente adottata sulla Eletre, recuperando la quantità in eccesso per la creazione di alcuni dettagli, come nella zona dei comandi sulla portiera.
La produzione del SUV elettrico Lotus sarà avviata entro fine anno nel nuovissimo impianto hi-tech in Cina, mentre le prime consegne ai clienti sono previste nell’estate 2023 a partire da Cina, Regno Unito ed Europa; per il prezzo bisognerà attendere la fine di ottobre.
Infine l’Emira, vettura sportiva di dimensioni contenute ma dall’estetica accattivante. La vettura, commercializzata da quest’anno con la “First Edition”, è l’ultimo modello Lotus con motore a combustione interna; in particolare, è equipaggiata di un propulsore V6 turbo 3.5 litri, posizionato posteriormente, che sviluppa dai 360 ai 400 cv circa, a seconda della versione, spingendo l’Emira fino a 290 km/h. L’accelerazione 0 – 100 km/h avviene in 4.5 secondi, mentre la coppia massima è di 420 N/m. Il motore, per la versione di lancio, è di derivazione Toyota.
L’aerodinamica è un altro aspetto interessante della vettura, ottimizzata rispetto ai modelli precedenti creando maggior deportanza che conferisce stabilità e prestazioni migliori soprattutto ad alte velocità. Guardando il frontale della vettura, ad esempio, si notano le prese d’aria sul cofano che guidano i flussi sulla scocca. I concetti aerodinamici vengono poi ripresi sulle fiancate e sul posteriore, grazie ad ulteriori prese d’aria pensate anche per il raffreddamento del motore.
Inoltre la Emira dispone di due assetti: Tour per un uso quotidiano, mentre Sport irrigidisce le sospensioni per un utilizzo più sportivo. Altre caratteristiche interessanti riguardano i cerchi da 20 pollici e gli pneumatici appositamente sviluppati per la vettura. Le dimensioni della sportiva di Casa Lotus, come accennato, sono contenute: l’Emira è lunga 4412 mm, larga 1895 ed alta 1225.
Capitolo interni. L’Emira ha un abitacolo pensato in maniera efficiente che abbina la sportività alla qualità, presentando alcuni elementi interessanti. Il volante è a fondo piatto, mentre il cockpit non è troppo elaborato ed assolutamente sportivo; le superfici con bordi morbidi risaltano i dettagli dell’artigianato britannico, insieme ad un cruscotto armonioso. Nella zona del tunnel centrale, l’Emira ha diversi vani e portabicchieri, mentre il touch screen da 10,25 pollici è posto anch’esso centralmente senza ingombrare molto.
Garage Italia Milano è un luogo pensato da Lapo Elkann insieme al famoso chef Carlo Cracco, in cui il mondo dei motori e della ristorazione si fondono, creando qualcosa di unico. Il tutto è nato grazie alla matita dell’architetto Michele De Lucchi, il quale ha ridato vita ad un’antica stazione di servizio degli anni ’50 situata al Portello, zona già conosciuta dagli appassionati per la presenza degli storici stabilimenti Alfa Romeo.
Il locale è molto moderno oltre che curioso, con molti riferimenti al mondo nautico, sia per la forma esterna che potrebbe ricordare un’imbarcazione sia per l’allestimento interno. All’entrata sono stati appesi al soffitto modellini di auto sportive, stradali e da corsa, mentre poco più avanti è presente una libreria con altri modellini e cataloghi, inerenti al mondo dei motori e non solo.
Il salone dove sono stati presentati i nuovi modelli Lotus è invece al fondo del corridoio principale, famoso per essere uno dei luoghi più iconici del locale, con la presenza del logo “Garage Italia” posto al centro della sala, mentre sedie e “tavoli” a tema sono sistemati ai lati. A fare da sfondo a tutto ciò, ci sono diverse stanze con vetrate, in cui è stato riprodotto il tipico atelier per la personalizzazione della vettura, ormai presente in tutte le case automobilistiche produttrici di auto esclusive. Ad oggi, dunque, Garage Italia Milano è un punto di incontro e luogo in cui poter organizzare eventi di prestigio, proprio come è stato per la presentazione di Eletre, Emira e Evija.