Lamborghini Estoque, la berlina del Toro con il DNA da supersportiva

Spesso quando si annunciano cambiamenti importanti di stile, riguardanti certi marchi, a qualcuno potrebbero non piacere le novità esposte. Nel 2008, Lamborghini presenta, al Salone di Parigi, una vettura unica, la Estoque, berlina a 4 porte, 4 posti e con un motore posizionato anteriormente. Una rivoluzione che, tra l’altro, anticipa alcuni aspetti interessanti adottati negli anni successivi.

Il nome ed il progetto

Lamborghini Estoque
La Lamborghini Estoque vista lateralmente. Credit: lamborghini.com

Mantenendo la tradizione della maggior parte dei modelli Lamborghini, anche la Estoque ha un nome derivato dal mondo delle corride: il termine, infatti, indica la spada con cui i Matador uccidono il toro a fine evento. Come anticipato precedentemente, la Estoque è presentata nel 2008 in veste di show car, nonché alternativa alla comune idea di auto sportiva, mantenendo comunque il DNA Lamborghini. Iniziando dalla carrozzeria, si notano linee scolpite ed accattivanti, derivanti probabilmente dalla Reventon, vettura concepita su base aeronautica, nel 2007, ed ispirata all’aereo da caccia F22 Raptor.

Lamborghini Estoque
La Reventon, modello del Toro ispirato al mondo aeronautico militare, su cui è basata la Estoque. Credit: lamborghini.com

Le forme e lo stile

Disegnata dal Centro Stile Lamborghini, la Estoque ha l’aspetto di un’ “ammiraglia supersportiva”, concetto completamente nuovo per la Casa di Sant’Agata Bolognese. Le dimensioni, infatti, non sono ridotte, con una lunghezza superiore ai 5 metri e l’interasse di oltre 3 metri, insieme alle ruote di grandi dimensioni (22″ anteriori, 23″ posteriori). Tutto questo, però, è ben proporzionato grazie ad un tetto ribassato e di poco più alto rispetto alla Reventon, il quale fa sembrare la Estoque una vettura più corta e soprattutto compatta.

Lamborghini Estoque
Immagine in cui si notano le forme della Estoque. Credit: lamborghini.com

Un altro aspetto sicuramente curioso è la mancanza di maniglie, caratteristica che conferisce fluidità e leggerezza alla carrozzeria. Per quanto riguarda gli altri dettagli stilistici, indubbiamente alcuni avranno notato la somiglianza con molti modelli attuali, come ad esempio il frontale ripreso nella Huracan oltre che, con qualche differenza, nella Urus e le altre vetture moderne. Il posteriore, non troppo lungo ed in armonia con il resto della berlina, ricorda anch’esso lo stile odierno, soprattutto nella configurazione dei fanali, ormai adottata in diverse versioni Lamborghini degli ultimi anni.

Lamborghini Estoque
Il posteriore con gli ormai tipici gruppi ottici adottati sui modelli odierni. Credit: lamborghini.com

Gli interni della Lamborghini Estoque

Su un’auto di lusso gli interni sono un elemento importante, così anch’essi non sono stati trascurati. Oltre ai 4 posti già citati, la Lamborghini ha pensato ad un sistema di intrattenimento per i passeggeri posteriori insieme ad un’interessante strumentazione digitale. Inoltre, la plancia raffinata e bicolore rende l’abitacolo lussuoso ma allo stesso tempo sportivo, anche grazie al cockpit da vera vettura ad alte prestazioni. Il volante, semplice senza troppi comandi, rispecchia il carattere Lamborghini, “tagliato” nella parte inferiore e con palette laterali per il cambio.

Il motore

La Lamborghini Estoque è stata presentata come prototipo, senza svelare la tipologia di propulsione, dunque lasciando spazio a diverse ipotesi. La Casa di Sant’Agata Bolognese, infatti, non ha mai rilasciato informazioni in merito al motore ma, principalmente per motivi di costi e comodità, la scelta sarebbe dovuta ricadere su un V10 o un V12, con una potenza tra i 560 ed i 600 cv. Qualcuno ha anche ipotizzato una propulsione ibrida ed un telaio di derivazione Porsche Panamera, supposizioni che non hanno mai trovato conferma.

La Porsche Panamera. Credit: porsche.com

Il futuro della Lamborghini Estoque

L’Estoque, dunque, non è mai stata prodotta nonostante le molte voci inerenti ad un possibile lancio nel 2014. Il progetto, però, non abbandonato del tutto, è stato ripreso negli anni, riadattando alcuni elementi stilistici ed aspetti tecnici, soprattutto per quanto riguarda gli studi di un’auto a 4 porte. Ad esempio, parlando della Urus, presentata nel 2018 e primo SUV Lamborghini, sono state molto utili le innovazioni descritte per la Estoque.

Lamborghini Estoque
La Lamborghini Urus. Credit: lamborghini.com

Per quanto riguarda le possibili concorrenti della Estoque, al momento della presentazione si era parlato di Maserati Quattroporte ed Aston Martin Rapide, oltre alla già citata Panamera. Questi modelli hanno mantenuto il DNA sportivo nonostante fossero anch’essi delle berline, caratterizzate dall’anima di una supercar però.

Riguardo al prototipo Lamborghini, infatti, molti erano incerti sulle qualità alla guida e se l’Esstoque rispecchiasse effettivamente le aspettative del Marchio, ma questo, purtroppo, non lo sapremo mai. L’unica cosa certa dell’ Estoque è che, ancora oggi, esprime modernità, sportività ed innovazione.

Credits Immagine di copertina: Lamborghini_Estoque_2.JPG: Neef – 2derivative work: Hic et nunc, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons