Il mondo ferroviario dell’alta velocità è molto complesso e contraddistinto da un progresso rapidissimo e vorticoso. Pensando che solo fino a qualche decina di anni fa i treni proiettile giapponesi ( Shinkansen) rappresentassero l’apice tecnologico di questo settore, si capisce come i tempi siano cambiati.
Per carità, i 300 km/h di questa tipologia di treni non sono assolutamente da considerare poco. Di fatto, in quanto a prestazioni equivalgono ai nostri Frecciarossa, il segmento di punta dell’Alta Velocità italiana. Considerando però la classifica dei treni più veloci del mondo, i rotabili che raggiungono i 300 km/h si posizionano agli ultimi posti della top ten.
Stante la sempre più crescente scelta di viaggi eco-fiendly e green, l’orientamento in questo senso da qualche anno a questa parte è quello di puntare a dei treni superveloci che possano rappresentare una valida alternativa ai viaggi aerei. Attualmente la tecnologia più performante in esercizio è quella dei treni a levitazione magnetica (maglev in gergo). Con questa si possono raggiungere, ad oggi, velocità di 600 km/h, limitatamente alla sola Cina (unico paese finora ad impiegarla). Con possibilità di arrivare oltre tale velocità, esistendo già un treno in grado di raggiungere tale velocità e in attesa della realizzazione dei binari adatti a farlo muovere.
Anche queste velocità, in un futuro più o meno prossimo, potrebbero comunque impallidire. Al vaglio c’è infatti la tecnologia di viaggio ferroviario nei tubi a vuoto, di cui il progetto Hyperloop (che coinvolge anche l’Italia) è forse la declinazione più famosa. Sempre che, come spesso accade, la Cina non ci metta lo zampino di giustezza.
Prima di spiegare meglio a cosa facciamo riferimento, è meglio fare il punto su cosa sia la tecnologia a levitazione magnetica maglev. I treni di questo tipo viaggiano su una piattaforma ferroviaria speciale, senza ballast (massicciata o pietrisco), e senza nemmeno toccare direttamente le rotaie! Questi treni infatti levitano a qualche millimetro dalle rotaie-guida sottostanti grazie all’azione di potenti magneti permanenti uniformemente disposti lungo la linea ferroviaria. L’assenza di attrito fra rotaia ed assili ferroviari consente al rotabile di potersi muovere a velocità molto più elevate di quelle dell’alta velocità tradizionale.
Il Maglev (viene gergalmente chiamato così un treno che sfrutta questa tecnologia) ha battuto il record mondiale di velocità. Ha toccato i 603 km/h riuscendo a mantenere i 600 km/h per ben 11 secondi. l treni a levitazione magnetica, come detto, si muovono entro una trave-guida in calcestruzzo a forma di U, sfruttando per il moto il principio di attrazione e repulsione magnetica. Come è noto, i due poli di un magnete si attraggono se sono di segno opposto e si respingono se sono dello stesso segno. Con questo semplice principio è possibile “spingere” a velocità elevatissime il rotabile lungo la tratta ferroviaria.
Il sistema è costituito da tre componenti di base fondamentali:
Con questo sistema il treno galleggia quando raggiunge almeno i 100 km/h, mentre in fase di accelerazione e decelerazione è supportato da rotabili che si ritraggono solo quando il treno galleggia, come i carelli di un aereo in volo.
Stando a quanto riportato sulle pagine del China Daily, quotidiano statale internazionale avente sede a Pechino, la potenza asiatica sarebbe la prima nazione al mondo ad aver eseguito un test entro tubi a vuoto impiegando un rotabile tipo maglev. Ricordiamo a titolo informativo che i principali progetti di trasporto ferroviario all’interno di strutture tubolari a vuoto (come Hyperloop, per l’appunto) prevedono l’impiego di capsule progettate ad hoc. L’utilizzo di treni già esistenti e regolarmente in esercizio come il CRRC Qingdao Sifang 2021 Maglev accelererebbe molto, in questo senso, questa tecnologia trasportistica ferroviaria.
Sulle pagine del quotidiano cinese si riporta come l’esperimento sia stato condotto utilizzando un binario di lunghezza pari a 2 chilometri nella provincia dello Shanxi, nel nord della Cina. La massima velocità raggiunta, 130 km/h, è ben lontana da quella teorizzata (fino a 1000 km/h), ma chi ben comincia è a metà dell’opera. Il prossimo step infatti è molto più ambizioso. Si prevede prossimamente la costruzione di un binario di prova 60 km, per provare ad arrivare alla tanto agognata velocità di 1000 km/h!
Come detto, il test ha raggiunto obiettivi lontani anni luce da quello che vuole essere l’obiettivo di un sistema di trasporto di treni superveloci che possano colmare il gap fra treni ad alta velocità convenzionali ed aerei nel quadro trasportistico mondiale. Si tratta, comunque, di un successo del paese asiatico, che ben fa sperare per gli sviluppi futuri dei viaggi in treno in tubi a vuoto. Il test cinese va visto anche come una prova di forza vinta nei confronti degli eterni rivali USA, ancora impegnati col progetto alta velocità fra le principali città del paese, con l’italiana Webuild a curarne l’esecuzione. Che dire, la corsa agli armamenti… ferroviari è più viva che mai.