Da Roma a Milano in appena tre ore. Basta forse solo questo dato per rappresentare la rivoluzione dell’Alta Velocità Frecciarossa sui binari italiani, arrivata all’incirca all’inizio del nuovo millennio. A prezzi tutto sommato abbordabili (specie se, nel caso di pendolarismo, ci si abbona ai pacchetti promozionali) è possibile spostarsi fra i principali centri italiani in poche ore.
Sono ormai lontani i tempi degli interminabili viaggi con gli Intercity, o l’obbligo di dover ricorrere all’aereo per spostarsi con celerità da un punto all’altro dell’Italia. Certo, non tutto il territorio è capillarmente servito dall’Alta Velocità (abbreviabile AV, anche se sono in corso importanti lavori in questo senso, come le tratte Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria e Palermo-Catania), ma il servizio è comunque estremamente soddisfacente e comodo.
Attualmente il segmento Alta Velocità Frecciarossa è in fase di upgrade su molteplici fronti: estetico, logistico e geografico. Scopriamo di più su quella che si potrebbe definire “Frecciarossa 2.0”.
Partiamo dalle basi, ossia dall’inquadrare il concetto di segmento Frecciarossa. Si tratta, come anticipato prima, della punta di diamante del trasporto ferroviario di passeggeri. Commercialmente conosciuto come “AV FR”, che sta per Alta Velocità Frecciarossa, questo servizio entra ufficialmente in vigore 10 anni fa, nel 2012.
È, assieme al “fratellino minore” Frecciargento, la naturale evoluzione del segmento Eurostar Italia Alta Velocità, precedentemente circolante suo binari italiani. Come detto, il segmento Frecciarossa è il più performante che circola sull’infrastruttura ferroviaria italiana. È in grado, circolando su linee appositamente attrezzate con sistemi all’avanguardia, di viaggiare ad una velocità massima omologata di 300 km/h offrendo comfort e tranquillità ai passeggeri durante tutto il viaggio.
All’occorrenza, essendo dotati di sistemi di alimentazione elettrica propria delle linee convenzionali (ossia non adibite all’alta velocità), possono circolare anche sulle linee convenzionali. Ovviamente, per motivi tecnici, la velocità massima raggiungibile in questi casi non sarà la massima omologata AV, ma la massima dichiarata sulla linea specifica. Un piccolo scotto da pagare, con il vantaggio dall’altra parte di poter usufruire di questi treni ultratecnologici praticamente ovunque.
Gli attuali livelli di servizio a bordo (per gli originari Frecciarossa) sono ben 4:
Originariamente, i rotabili ferroviari del segmento Frecciarossa sono:
Entrambi i modelli, fino a Maggio 2022, hanno livree identificative differenti, originarie dalla nascita del segmento. Rossa lucida con un sottile baffo grigio e nero che dal muso ingloba i finestrini di entrambi i lati per il Frecciarossa 1000. Rosso più opaco, e con il baffo che diventa una striscia grigia predominante, per il più vecchio Frecciarossa.
Gli ETR.500, secondo recenti indiscrezioni, entro qualche anno verranno “pensionati” in favore di rotabili più moderni. Da oltre 30 anni impegnati sulla linea AV italiana, hanno fatto gloriosamente il loro corso. Non dovrebbero, comunque, venire demoliti, più verosimilmente saranno trasferiti in Turchia per impiego sulle nuove tratte AV in corso di realizzazione. Al loro posto, in Italia verranno impiegati nuovi rotabili a seguito del maxi bando di gara (oltre 3 miliardi di euro) che uscirà ad inizio 2023.
A partire dall’orario invernale 2022 di Trenitalia (dal Dicembre 2021), il segmento Frecciarossa ha visto un radicale rinnovamento interno. Cambiano infatti sia l’originaria flotta che la livrea dei rotabili, in ottica del processo di potenziamento del segmento e del progressivo downgrade di Frecciargento e Frecciabianca (quest’ultimo a rischio soppressione definitiva).
Oltre ai già citati ETR.500 ed ETR.1000, altre due categorie di rotabili ferroviari stanno gradualmente inserendosi nel segmento Frecciarossa:
L’evoluzione Frecciarossa è evidente anche nella nuova livrea, uguale per tutte e 4 le tipologie di treni dal 2022. Rossa lucida con una doppia linea argentata a fasciare i finestrini.
Frecciarossa, forse non tutti lo sanno, non è solo trasporto passeggeri alta velocità. Esiste infatti una speciale categoria di Frecciarossa ETR.500 avente una missione giornaliera completamente diversa dal precedente. Si tratta del servizio Mercitalia Fast, dedicato al trasporto merci ad alta velocità. Questo servizio, introdotto a Novembre 2018 (e cessato ufficialmente la mattina del 19 Novembre), è una rivoluzione ferroviaria. È il primo servizio al mondo di trasporto alta velocità dedicato alle merci.
Il capostipite di questi Frecciarossa, l’ETR.500 M01, si distingueva per via della sua livrea unica. Il rosso, colore distintivo del segmento, è minimo, ed era visibile sul muso del treno e sulla scritta “FAST” laterale su ciascuna carrozza. Domina il grigio, accompagnato da una striscia verde scuro presente su muso e sull’intera fiancata ambo i lati. Le 12 carrozze che lo costituivano, originariamente del tipo passeggeri, sono state adibite ad hoc per permettere questo particolare servizio.
Sfruttando la linea AV/AC, questo treno percorreva la tratta fra Interporto di Bologna e Terminal di Maddaloni/Marcianise (Caserta) in circa 3 ore e mezza alla velocità di 250 km/h. La scelta di non far viaggiare questo treno alla massima velocità possibile (300 km/h come gli analoghi) era puramente prudenziale. Così facendo si consentiva una minore usura del materiale rotabile a fronte di un trascurabile aumento dei tempi di percorrenza e della salvaguardia dei roll containers trasportati.
Generalmente si contavano un paio di corse al giorno fra i due scali summenzionati; sembra poco, ma così non è, anzi. Mediante l’introduzione del segmento Mercitalia Fast , infatti, l’impatto dei mezzi pesanti sull’autostrada A1 (un’arteria fondamentali d’Italia) è stato notevolmente ridotto. Meno 9000 camion in giro ogni anno, riduzione dell’80% di emissioni di CO2. Servizio veloce e green!
Essendo uno dei segmenti trasportistici di punta dell’intero paese, Frecciarossa è periodicamente coinvolta in eventi culturali, sociali e mediatici di notevole impatto ed importanza. Solo per citarne alcuni fra gli ultimi, Trenitalia ha legato il nome del proprio segmento di punta al calcio profondamente. Dall’anno scorso, infatti, Trenitalia e Lega Serie A hanno stretto una partnership di title sponsor per la Coppa Italia Frecciarossa, la principale coppa calcistica italiana, nonché la seconda competizione professionistica nazionale per prestigio dopo il campionato di Serie A. Tale sponsorizzazione andrà avanti almeno fino all’edizione 2023/2024, a riprova dell’importanza del peso specifico del brand ferroviario. Ma non è tutto, Frecciarossa è anche Travel Partner di Serie A Tim e di eSerie A Tim, la competizione virtuale legata al mondo dei videogiochi.
Passando dal pallone alle quattro ruote, è recente (datata scorsa estate) la partnership fra Frecciarossa e Ferrari, tenutasi nel museo del Cavallino Rampante di Maranello. Sulle livree dei due veicoli compaiono i loghi dell’altro, in uno scambio vicendevole di cortesie basato su valori condivisi come eccellenza del prodotto, velocità, alta ingegneria e, non ultimo, colore rosso che caratterizza sia il treno più veloce del Paese che la Scuderia automobilistica più titolata d’Italia.
Infine, ma non meno importate, l’iniziativa “Frecciarosa – la prevenzione viaggia in treno”, relativa ai temi della salute e della prevenzione del tumore al seno. Per tutto il mese di Ottobre su alcuni ETR.500 e su alcuni regionali è stato possibile richiedere una consulenza medica ed effettuare una visita a bordo treno in spazi dedicati e riservati, mentre a bordo di alcuni ETR.1000, Frecciargento, Frecciabianca e Intercity è stato possibile richiedere una consulenza medica rivolgendosi ai volontari.
L’upgrade interno di metà 2022 non è l’unica mossa di espansione del segmento. Parallelamente il gruppo si sta muovendo per portare l’eccellenza ferroviaria Made in Italy anche all’estero.
Una delle prime mosse in questo senso è stata la rinascita del vecchio segmento Thello S.A.S., azienda francese afferente al gruppo di Ferrovie dello Stato Italiane addetta alla gestione delle tratte ferroviarie AV fra Italia e Francia. Il servizio, pur efficiente che fosse, ha visto un rapido declino durante la pandemia da Covid-19, finendo per essere di fatto soppresso.
Nell’estate del 2021 Trenitalia investe nuovamente in questo segmento coi Frecciarossa. Storica è, in questo senso, la corsa prova eseguita fra le stazioni di Torino Porta Nuova e Parigi Gare de Lyon il 28 Agosto dello stesso anno.
Nasce così, ad Ottobre 2021, un brand tutto nuovo, nominato Trenitalia France, che prevede dei Frecciarossa 1000 collegare quotidianamente la stazione di Milano Porta Garibaldi con quella di Parigi Gare de Lyon (passando anche per Torino) sfruttando la linea AV. Questi treni sono uguali in tutto agli ETR.1000 che circolano in Italia (tranne la livrea, che sul lato sinistro presenta un baffo blu scuro e sul muso la bandiera UE). E sono anche più veloci dei diretti competitors, i TGV francesi, che non possono circolare sulla rete AV italiana.
Non solo Francia. Dal 25 Ottobre infatti è possibile viaggiare sui Frecciarossa 1000 anche in Spagna grazie ad Iryo. Si tratta del marchio commerciale di ILSA (Intermodalidad de Levante S.A.), il principale operatore ferroviario privato ad alta velocità in Spagna, nel quale Trenitalia partecipa al 45%. La flotta, costituita da 20 Frecciarossa 1000 (nella codifica spagnola chiamati Frecciarossa 109) viaggia quotidianamente fra Barcellona e Madrid spingendosi fino a 360 km/h.