Quando andavo a scuola, un bel po’ di anni fa ormai, mi piaceva immaginare come sarebbero state le auto del futuro. Tra di esse mi frullava sempre in testa l’idea di un’auto alimentata con l’energia solare, magari installando dei pannelli solari sulla carrozzeria. Lightyear ha realizzato la prima auto elettrica alimentata da energia solare al mondo: parliamo della Lightyear 0. Dopo sei anni di sviluppi, difficoltà, sfide, finalmente arriva il traguardo più importante: la Lightyear 0 entra ufficialmente in produzione. Con un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,175, la prima auto solare al mondo è anche l’auto di serie più aerodinamica della storia.
La linea di assemblaggio è in Finlandia e si occupa di realizzare esclusivamente questo modello in particolare per il momento. Nel giro di poco, dunque, le Lightyear 0 inizieranno a circolare sulle strade di tutta Europa. La linea di produzione è stata costruita da zero. Ma analizziamo nel dettaglio il processo di costruzione.
Il processo di produzione inizia con la carrozzeria “nuda” bianca, che funge da scheletro del veicolo. La carrozzeria proviene dal Regno Unito e dopo un profondo controllo vengono installati il cablaggio principale e la moquette. Il veicolo viene quindi spostato nella fase successiva della catena di montaggio, dove viene applicato tutto ciò che riguarda l’isolamento e vengono installati tutti i cavi necessari.
Poi arriva la cella robotica. In questa sezione, un robot applica le gocce di colla sui pannelli solari. Quindi, a quel punto, si passa a posizionare il vetro e i pannelli solari sulla carrozzeria, ancora bianca. Durante questa operazione, i sottogruppi anteriori e posteriori, contenenti il telaio ausiliario, le sospensioni, i motori delle ruote e altre parti meccaniche ed elettriche vengono preassemblati. In altre celle di premontaggio vengono assemblati anche il cruscotto, la consolle centrale, le porte e il portellone.
Passiamo ora ad una fase in cui il tutto viene messo insieme. Quindi, viene installata la batteria ad alta tensione da 61,2 kWh. Con soli 350 kg, questa batteria ha la più alta densità di energia di qualsiasi veicolo elettrico disponibile. Il peso relativamente ridotto rispetto ad altre batterie in commercio, consente di avere un peso complessivo del veicolo di circa 1575 chili. Una vettura più leggera rispetto ad altri veicoli elettrici aiuta l’autonomia e l’efficienza.
Dopo si passa all’installazione del cruscotto preassemblato, la consolle centrale, i sedili e infine le porte e il portellone. Come ultimo passaggio, vengono montati gli pneumatici Bridgestone. A ciò segue una serie completa di ispezioni di fine linea, come test di freni e potenza, calibrazione di ruote e fari, controlli del software e vari altri test. L’ultima fase del processo è un approfondito controllo di qualità. A quel punto il veicolo è pronto per la consegna. Verrà prodotto un esemplare a settimana inizialmente, aumentando la produttività man mano.
Sul tetto e sul cofano troviamo circa 5 metri quadrati di pannelli solari. La Lightyear 0 verrà prodotta in 946 esemplari ad un prezzo di 250 mila euro (tasse escluse). Il gruppo propulsore è composto da 4 motori elettrici, uno per ogni ruota ed eroga 130 kW di potenza (l’equivalente di 176 cv). Secondo il ciclo di omologazione WLTP, l’auto ha un’autonomia di 625 km. Come si può notare non sono le prestazioni l’obiettivo del costruttore: il peso ridotto e il coefficiente Cx particolarmente basso puntano tutto sull’autonomia.
I pannelli solari sul tetto e sul cofano generano una potenza massima di 1.05 kW in condizioni ottimali: quindi in una giornata soleggiata è possibile percorrere circa 70 km in più, oltre all’autonomia fornita con la batteria già caricata completamente prima di un viaggio. In un anno, Lightyear conferma che l’energia solare consente di percorrere 11 mila chilometri in più.