Porsche: i nuovi fari Matrix con 16384 LED illuminano fino a 600 metri di distanza
L’illuminazione notturna è un fattore estremamente importante. Considerando che molte strade a scorrimento veloce in Italia, nel 2022, non hanno neanche mezzo lampione, avere dei buoni fari sulla propria auto può rivelarsi estremamente utile e in alcuni casi può anche salvare da incidenti potenzialmente pericolosi. Porsche ha svelato una nuova tecnologia innovativa per i fari che introdurrà nella sua gamma nel 2023. La nuova tecnologia LED HD Matrix funziona sia per gli anabbaglianti che per gli abbaglianti attraverso due sorgenti luminose in ciascun gruppo. Invece di avere un’unica matrice abbagliante al centro del faro, il nuovo design incorpora due unità a matrice HD nella sezione inferiore di ciascun faro.
Ciascuna delle quattro unità ha 16.384 LED o pixel rispetto alle attuali luci a matrice di LED a unità singola che hanno 84 pixel per faro. Il nuovo sistema è stato sviluppato insieme a Hella/Forvia, Infineon e Nichia. Le luci funzionano a un’intensità fino a 160 lx o 300 lx con gli abbaglianti abilitati.
Esse sono ulteriormente differenziate da quelle utilizzate sugli attuali modelli Porsche a causa della tecnologia micro-LED. Con la nuova tecnologia, ogni LED ha lo stesso spessore di un capello umano. Porsche osserva che anche le auto in arrivo possono essere oscurate dalla proiezione della luce grazie in parte a una telecamera montata all’interno del parabrezza.
I nuovi fari Porsche
“A 300 lx, è possibile proiettare gli abbaglianti fino a 600 m“, ha dichiarato ad Autocar il manager Light Module e responsabile della regolamentazione dei moduli di illuminazione, Benjamin Hummel. “Ma non si tratta solo della distanza di illuminazione. Hai bisogno anche di una buona distribuzione della luce all’interno dell’intero campo. Abbiamo ottenuto questo risultato con quattro sorgenti luminose. La luminosità delle aree centrali e laterali può essere regolata in modo continuo per una maggiore illuminazione stradale. Una maggiore illuminazione porta a migliori prestazioni di illuminazione”.
I nuovi fari presentano anche un’animazione di benvenuto e arrivederci e hanno alcune impostazioni per ridurre l’abbagliamento sui segnali stradali. Il nuovo sistema Matrix è controllato da un’altrettanto nuova ECU (centralina elettronica), che garantisce una frequenza di aggiornamento di 16 millisecondi. Naturalmente, l’ECU farà affidamento sulla navigazione, sui sistemi di telecamere, sui sensori a infrarossi e sulla posizione dello sterzo per adattare le luci. La nuova illuminazione di Porsche può essere regolata in 124 step differenti. Il funzionamento a 60 Hz può ridurre l’abbagliamento dei segnali stradali e impedire che le persone di fronte alla vettura vengano accecate.
Tra le funzioni disponibili vi sono gli anabbaglianti e gli abbaglianti, gli abbaglianti anabbaglianti, gli abbaglianti adattivi per l’autostrada, la zona di sicurezza dinamica e la riduzione dell’abbagliamento dei segnali. Porsche non ha su quali modelli arriverà questa nuova tecnologia di nuovi fari a LED HD Matrix ma potrebbe arrivare sui modelli più gettonati come optional, come ad esempio la Macan e le Cayenne. Sarà interessante sapere quanto costerà ai proprietari sostituire dei LED del genere anche se, possedendo una Porsche, difficilmente si faranno problemi di prezzo.
Come funzionano i fari Matrix a LED
La necessità di inventare i fari a matrice nasce dal fatto che, anche avendo a disposizione dei fari che commutano automaticamente gli anabbaglianti in abbaglianti, basta un solo veicolo proveniente contromano per dover ritornare sulla posizione degli anabbaglianti. Con i fari a matrice, invece, il faro viene scomposto in tantissime unità singole a LED e in prossimità di persone o veicoli, solo alcune di esse tornano sull’anabbagliante, continuando a proiettare con i fari più luminosi nel resto del campo visivo. L’intera gestione dei singoli diodi (è il nome tecnico delle unità a LED) è affidata alla centralina che regola modularmente i componenti da accendere e quelli da spegnere. Ciò consente quindi, attraverso una telecamera e un software di riconoscimento delle immagini, di creare zone buie intorno ad altri veicoli o pedoni/ciclisti provenienti dal senso opposto.
Questo sistema però, viene fatto funzionare solo al di sopra di 50 km/h, perché il software presuppone che sotto tale velocità si è in centro abitato dove è estremamente comune incrociare altre auto e pedoni. La prima comparsa dei fari Matrix è avvenuta sul prototipo di Opel Insigna presentata nel 2012. Per vederli su un modello di serie è stato necessario aspettare il 2013 con l’Audi A8.