FinX vuole sviluppare una mobilità nautica responsabile, sicura e pulita. Lo scorso Dicembre, la start-up francese ha presentato al Salone Nautico di Parigi il suo nuovo motore, il FinX Fin5. Trattasi di un motore fuoribordo elettrico senza elica. Tale innovazione unica sul mercato è stata sviluppata per le pompe di trasferimento dei fluidi industriali. In seguito, è stata adattata al campo medico per le pompe di assistenza cardiaca. Ora, dopo anni di ricerca e sviluppo e una licenza esclusiva con 14 brevetti internazionali riconosciuti, FinX Fin5 rappresenta l’applicazione di questa tecnologia al settore nautico.
Come già accennato trattasi di un innovativo motore per barche senza elica, 100% elettrico, funzionante tramite una batteria da 48V. Risulta essere dal 20 al 30% più efficiente delle eliche. Il FinX Fin5 ha una potenza di 2000 W, equivalente a quella di un fuoribordo a benzina da 5 CV. Inoltre, è ideale per tender, altre piccole imbarcazioni e barche a vela fino a 3 tonnellate.
I propulsori FinX realizzano l’accoppiamento tra un fluido ed una membrana elastica deformabile posta tra due flange. La membrana, eccitata sul suo bordo d’attacco da un motore lineare, diventa il supporto per un regime di onde di deformazione, progressive e smorzate. Le onde così create si propagheranno dall’ingresso all’uscita, situata sull’altro bordo della membrana.
La relativa occlusività tra le onde e le flange ottimizza la propulsione aumentando i valori della forza di pressione. Il lavoro delle forze di pressione applicate alla membrana corrisponde ad una diminuzione dell’energia meccanica della membrana elastica: le onde di deformazione vengono smorzate nel loro movimento trasferendo la loro energia meccanica sotto forma di energia idraulica, gradiente di pressione e flusso del fluido. Leggi anche: Aircore Mobility di Infinitum: nuovo motore a flusso assiale
Per muoversi, i delfini agitano la loro pinna caudale con una grande ampiezza, a bassa frequenza. FinX si ispira a questa ondulazione per far avanzare una barca con grande efficienza. Il segreto è una membrana ondulata in elastomero. Per mitigare gli effetti del beccheggio e massimizzare la densità di potenza dei suoi motori, la “pinna” del FinX Fin5 funziona a bassa ampiezza e alta frequenza.
L’azienda offre oltre al motore un’interfaccia web accoppiata con i sensori di bordo che permette il monitoraggio in tempo reale della barca. Una società di noleggio barche, gestore di flotte, può visualizzare i parametri di autonomia e velocità della barca, ma anche monitorare gli impatti. Può così armonizzare il tempo di navigazione delle sue diverse barche, ma anche utilizzare il dispositivo per proteggere i suoi FinX Fin5 dal rischio di furto. Il prezzo al pubblico del motore è di 3 200 euro IVA inclusa.
Il propulsore FinX Fin5 è composto da poche parti. Non contiene alcun albero motore, riduttore o giunto rotante. Solo la membrana ei suoi magneti (a diretto contatto con essa) oscillano. L’assenza di parti rotanti limita il numero di parti soggette a usura e semplifica la manutenzione. La durata della membrana è di 2 anni e può essere sostituita in pochi minuti. “Non c’è anche il rischio di catturare pezzi o lenze nell’elica e successivamente danneggiare la piastra di base, creando un’infiltrazione d’acqua che alla fine danneggerebbe il motore. C’è un vantaggio reale nella manutenzione”. Afferma Harold Guillemin, fondatore di FinX.
La scelta del motore elettrico offre molti vantaggi, anche se criticato per le batterie. Oltre ad avere un basso impatto ambientale non ha bisogno di benzina o olio. Quindi non ci sarà: nessun odore, nessuna macchia d’olio, nessun carburante o gas di scarico rilasciati nell’acqua.
L’assenza di un’elica è un vantaggio chiave di FinX. “È la garanzia della massima sicurezza, soprattutto per le società di noleggio, i gestori di flotte negli uffici turistici o i ristoranti sulla banchina. Si può nuotare e toccare la membrana durante il funzionamento senza alcun rischio”, dice il manager. Le sue membrane ondulate consentono la propulsione alla stessa velocità di un’elica, senza mescolare l’acqua. Questa tecnologia provoca molta meno turbolenza ed è più silenziosa dei motori termici.