In vista del nuovo anno di motorsport cominciato proprio questo weekend con il Rally di Monte Carlo a cui, nel giro di massimo un paio di mesi, si aggiungeranno Formula 1, WEC, IMSA, Indycar e Motomondiale, è utile ogni tanto rinfrescare alcuni concetti di base, almeno dal punto di vista teorico. Ogni volta che guardiamo una gara sentiamo i commentatori parlare del punto di corda (chiamato anche Apex o apice). In alcuni casi, soprattutto i commentatori più tecnici, menzionano termini come punto di corda ritardato o anticipato. Mentre alcuni appassionati di corse già sanno dove vogliamo arrivare, alcuni potrebbero avere ancora qualche dubbio su cosa sia, a cosa serva e perché un pilota dovrebbe deviare dalla traiettoria ideale in alcuni casi.
Cominciamo dalle basi: che cos’è il punto di corda e cosa c’entra con la traiettoria? La traiettoria è pensata per essere il modo più veloce per girare su una pista o percorrere un percorso specifico. Dal momento che la realtà non implica sempre una pista perfettamente piana, senza inclinazioni e senza altri fattori che potrebbero cambiare le carte in tavola, il modo più veloce per girare in pista, o percorrere una curva, nel “mondo reale” potrebbe essere quello di non utilizzare la traiettoria ideale.
Per fornire una risposta chiara, dovresti sapere che l’apice è un punto sul bordo interno di una curva in cui il veicolo è il più vicino possibile al centro della curva stessa. Di solito, raggiungere il punto di corda è una parte essenziale della traiettoria, almeno quella ideale. Tuttavia, l’apice non è un punto preciso, perché si riferisce al punto in cui dovresti raggiungere la velocità più bassa per dare maggior angolo sterzo possibile. Non è quindi un punto particolare che puoi individuare con una X sulla mappa del circuito. È il motivo per cui i piloti hanno stabilito che è possibile parlare di punto di corda anticipato, ritardato e tradizionale (sebbene questa definizione non sia utilizzata nella pratica, nel quotidiano si parla solo di apice).
Non ci sono vantaggi nel cercare un punto di corda anticipato quando si entra in una curva. È, infatti, il modo peggiore di entrare in curva, ma anche il motivo più comune per cui molte persone finiscono fuori strada nelle giornate di Track Day dei weekend. Mentre chi era alla guida si può semplicemente giustificare con “il veicolo non girava”, o “non ha curvato correttamente”, o “non ha rallentato abbastanza”, la vera ragione dell’incidente, nella maggior parte dei casi, e qui stiamo generalizzando, è che all’inizio l’automobilista non ha sterzato abbastanza, era troppo sicuro di come stavano andando le cose, ha valutato male la situazione e non ha potuto percorrere la curva nella sua interezza restando in pista.
A seconda della situazione, quando si tocca il punto di corda anticipato, alcuni commettono anche l’errore di dare gas prima di entrare in curva, mentre devono ancora passare il punto di corda tradizionale o quello ritardato. Se si verifica questa situazione su una pista e stridono le gomme mentre il veicolo è in sottosterzo, molti tendono ad accelerare ancora di più o dare maggior angolo sterzo. In alcuni casi fanno entrambe le cose: NON FARLO! È la situazione peggiore in cui ti puoi trovare. Se noti che la vettura va in sottosterzo (cioè che l’auto tende ad allargare eccessivamente la traiettoria slittando), bisogna ridurre l’angolo di sterzo e rallentare perché gli pneumatici devono riprendere aderenza. Se ricordi la fisica a scuola o almeno la geometria, dovresti sapere che se la velocità del veicolo aumenta in una curva prima di un apice, il raggio della traiettoria aumenterà. In altre parole, stai facendo una curva “più larga” se provi ad attaccarla con troppa velocità, e questo ti porterà a finire fuori strada sul lato esterno.
Questo errore è comune tra i piloti inesperti e gli appassionati alle prime armi. Tuttavia può capitare, anzi sicuro sarà così, che in pista non ci sia solo tu ma anche altre auto guidate da altrettanti automobilisti. Quando decidi di superare un’auto più lenta in prossimità di una curva, prendi la traiettoria più interna ma devi fare attenzione a non uscire dalla curva troppo largo per evitare di colpire l’altra macchina. Chiarito ciò, il punto di corda anticipato non ha senso su una pista, su strada aperta o su una tappa di rally. Implica mettere la fisica contro di te e non puoi mai vincere contro la fisica. A meno che non ci sia una visibile perdita di olio sulla traiettoria ideale o un ostacolo che deve essere evitato a tutti i costi, prendere l’apice in anticipo, non è una strategia saggia. Nel caso di gare su circuito, nella maggior parte dei casi, potresti vedere piloti che scelgono la traiettoria tradizionale, con l’occasionale punto di curva ritardato scelto solo da alcuni piloti in particolari condizioni.
La traiettoria di corsa convenzionale ha più senso se il percorso non è pieno di residui di gomma di altri veicoli (i marbles) e magari in pista sei da solo. Le cose saranno diverse quando più piloti vogliono affrontare la stessa curva contemporaneamente, oppure quando ci si appresta ad affrontare una serie di curve. Per situazioni più particolari, le curve possono avere un raggio decrescente, il che significa che la curva si restringe man mano che la si percorre (vedi ad esempio la prima curva del circuito di Shanghai, foto sotto), e ci sono anche le curve con doppio apice, che sembrano avere una forma a U. A volte, nelle gare su circuito, quando ci sono le sequenze di curve si tende a ritardare l’apice per preparare già l’ingresso nella curva successiva. In altri casi, entrare tardi in curva aiuta nelle battaglie in pista perché il pilota può raddrizzare prima il volante e quindi accelerare prima.
Nei rally, la maggior parte delle curve viene affrontata con la strategia del punto di corda ritardato, con alcune situazioni in cui andrà bene la traiettoria convenzionale, come una curva a raggio crescente, che si apre all’uscita. Il tornante è il miglior esempio di curva con apice ritardato, poiché devi sempre “aspettare” la svolta prima di iniziare a raddrizzare le ruote e tornare ad accelerare. Ora, ricorda, tutto questo ha senso in pista, ma puoi provarlo anche usando un simulatore di corse. Ti consigliamo di provare nuove cose sul simulatore di corse prima di provarle nella vita reale in una giornata in pista, con un po’ di cautela in più, poiché non esiste un pulsante di ripristino nel mondo reale.